Al Ristorante dell'Hotel Calgary e allOsteria di Campagna "Fuoco '26" - InformaCibo

Al Ristorante dell’Hotel Calgary e allOsteria di Campagna “Fuoco ’26”

di Informacibo

Ultima Modifica: 23/04/2016

di Alba Simigliani – Foto di Nicola Zinni

Grandi passi avanti nel campo della ricettività, della ristorazione, dell'enogastronomia si stanno compiendo in Abruzzo. Merito dell'impegno, della passione, della competenza, studio, ricerca e lungimiranza di molti imprenditori del settore che investono nella produzione o nella scelta delle materie prime di qualità del territorio, che puntano sulla formazione specialistica del personale, sulle attività di comunicazione e di promozione.
 
Il recente Tour  “Lungo le vie della Transumanza: i sapori e i paesaggi dell'Abruzzo Citeriore” ha messo in luce molte attività che operano in tal senso. Fra questi, voti alti meritano senza dubbio due realtà che si affacciano sulla costa teatina entrambe di Casalbordino (in provincia di Chieti), diverse fra di loro,  ma ugualmente degne di nota, di conoscenza e di riconoscenza: il Ristorante dell'Hotel Calgary e l'Osteria di Campagna “Fuoco '26”.
 
In questa stagione un paesaggio suggestivo, unico, sorprende chi visita questi luoghi. Nel solo tratto dove il Tratturo Magno passava lungo la vasta spiaggia, resiste un ambiente dunale di rara bellezza . Qui la primavera fiorisce sul mare ed un lungo colorato giardino si tuffa nell'Adriatico. Tutto intorno colline ricche di uliveti e coltivazioni di uve pregiate.
Mentre la maestosa Majella, ancora candida di neve, abbraccia l'intero paesaggio, a ricordare la civiltà agropastorale e il passaggio delle greggi qua e là cippi in pietra bianca del Monte sacro sono disseminati lungo questo tratto di spiaggia dunale. A pochi metri dal mare e vicino  al noto Albergo Calgary, un cippo più grande sormontato da quattro simboliche teste di Ariete, indica l'inizio del Percorso Didattico della Transumanza costituito da cinque pannelli illustrativi del Regio Tratturo o Tratturo Magno L'Aquila-Foggia. Lungo di esso  sono dislocate due fontane in pietra con abbeveratoi che ricordano le origini e suggeriscono agli autoctoni e ai forestieri di affidarsi al “Genius Loci” per poter ascoltare  il respiro del passato e scoprire l'anima di questo luogo che dà carattere distintivo e identità a queste terre e a chi le abita. 
L'Arte pastorale è così antica, che nacque allorché fu creata la terra in que' primi avventurosi tempi quand'era latte il cibo del pargoletto mondo, e culla il bosco…” (Stefano Di Stefano – La Ragion Pastorale)
 


Casalbordino Lido

 
Seguendo il Tratturo si giunge all' Hotel Calgary.  A gestire insieme alla sua famiglia l'accogliente Albergo sul mare è la gentile Signora Giuseppina Tiberio.  Il figlio Nicola Bussoli cura al suo interno in modo particolare il Ristorante che si va affermando sempre più come cucina di assoluta qualità. Nella Sala Ristorante, ampia ed elegante, regnano il buon gusto, l'appassionato e competente impegno, lo studio assiduo e la ricerca dell'infaticabile Nicola  e  del talentuoso chef Carmine Fiore. “Ogni piatto – ci racconta Carmine – nasce da ricordi di sapori e profumi  rimasti impressi fin dall'infanzia e cresciuti attraverso tanta scuola, confronto con i maestri della ristorazione, conosciuti anche andando fuori regione e fuori nazione”.
 


Brodetto alla vastese
 

Con uno sguardo rivolto al presente e proiettato con consapevolezza verso il futuro, affidandosi anche ad una innata creatività e  vocazione per questo lavoro, Carmine non rinuncia ai saperi e ai sapori del passato. In questo Ristorante la ricerca è continua e lo chef, in stretta collaborazione con  il Patron Bussoli, per la visita dei giornalisti del settore enogastronomico,  ispirandosi alla Transumanza e alla tradizione, ha voluto sposare  il mare con i prodotti caseari della pastorizia e della rigogliosa campagna. Sono nati  piatti eleganti, esteticamente e sostanzialmente gustosi ed appaganti capaci di rivisitare in chiave originale e moderna la storia culinaria di questa parte d'Abruzzo. Mentre, secondo tutti i crismi del rigido disciplinare, nella “tijelle”, il tradizionale tegame di coccio, un superbo  brodetto alla vastese viene eseguito magistralmente e sorprende e stupisce per la sua spettacolare bontà tutti i commensali. Una cucina di alta qualità quella del Calgary capace di sapienti ed eleganti rivisitazioni che appagano pienamente la vista e il palato, adatti anche ad un gusto moderno ed esigente.
Quanto lavoro c'è dietro le quinte! In un ambiente in cui si curano i particolari e le sfumature sono importanti, sappiamo che prima di arrivare a tavola questi piatti hanno richiesto una lunga esperienza e ricerca delle materie prime e la perizia scrupolosa anche di Nicola Bussoli. Pochi conoscono il territorio come lui! Fine intenditore anche di vini, cura personalmente la fornitissima Cantina del Locale ed è un piacere ascoltare raccontare i piatti che vengono serviti ai tavoli e i vini che propone in abbinamento alle speciali pietanze. Nel suo Ristorante il cibo riesce a coordinare tutte le peculiari bellezze dell'Abruzzo e di un patrimonio immateriale più ampio che affonda le radici in un Paese, come il nostro, unico per tradizioni regionali diversificate. Appassionato studioso si resterebbe per ore ad ascoltarlo quando parla dei  piccoli e grandi  tesori di questa terra fortunata. Da vero operatore culturale egli mette intelligenza e cuore nel suo lavoro e sceglie di affermare i valori più profondi del territorio con una forza vitale, una ammirevole generosa professionalità che coinvolge piacevolmente gli ospiti “costretti” ad essere contaminati dal “mal d'Abruzzo”!
 
Casalbordino è una cittadina di poco più di 6.000 abitanti con un territorio vasto compreso tra i fiumi Osento e Sinello, dove una serie di Tratturi formavano il tessuto comunicativo dell'Abruzzo preromano e romano. Questa zona era, per Roma, importante per il collegamento con la Puglia attraverso la via Valeria e il Tratturo Adriatico. La sua origine è collocabile intorno al IX secolo e grazie all'influenza esercitata dal Monastero Benedettino di Santo Stefano in Rivo Maris l'intero territorio casalese ha conosciuto  un lungo periodo di crescita e di grandi trasformazioni. Ancora oggi sono visibili tracce di mura romane e lungo il tracciato della litoranea sono ancora presenti le antiche mura della Basilica Paleocristiana e del Monastero medievale di Santo Stefano, un sito archeologico molto interessante, purtroppo lasciato all'incuria e ai rovi nell'indifferenza delle Istituzioni non consapevoli, forse, di avere un tesoro di richiamo turistico di grande valore!
 
Nella terra abitata fin dall'antichità da fieri pastori, laboriosi contadini e bravi artigiani, terra di benedettini e di fieri popoli preromani, Casalbordino sorge su una rigogliosa e lussureggiante collina a ridosso del mare.  Lasciandosi alle spalle il mare e risalendo verso i ruderi di  Santo Stefano, inoltrandosi solo un po' nella bella campagna  si raggiunge facilmente il Ristorante Fuoco 26 di Amalia Sallese e Sergio Presenza (nella foto) una coppia ben affiatata che dirige in modo egregio questa interessante “Osteria di Campagna”, come amano definirla i padroni di casa. Qui il fascino del passato permane in tutta la sua forza nel sapiente lavoro di restauro dell'antica masseria, nell'accurato arredo, nei ricordi di famiglia e di quella civiltà contadina ancora così presente e palpitante anche negli ampi e curati spazi esterni.
L'indole agreste e pastorale di questa parte dell'Abruzzo Citeriore qui riemerge e dà carattere anche a tutti i sapidi piatti serviti con cura e raccontati con particolari toccanti, perfino commoventi dalla gentile Amalia: “la nostra attinge alla cucina povera della tradizione contadina, quando le donne esprimevano a tavola tutta la loro fantasia per rendere gustosa anche la miseria”.  Il cibo della tradizione a Fuoco 26 si fa rituale nella mescolanza di sacro e profano con inevitabili elementi di modernità che anche in questo posto si sono introdotti con sfumature appropriate, con eleganza, buon gusto e professionalità che  rendendo ancora più interessante e contemporaneo il fascino del passato. “Anche il nome che abbiamo voluto dare al nostro locale – spiega ancora la padrona di casa – vuole riferirsi al passato e rendere omaggio ai nostri antenati. In passato i casolari di campagna venivano indicati dal fumo dei loro comignoli e questa casa era il 26 camino, cioè fuoco, di questa contrada: Piane Sabelli di Casalbordino”.
 


 

Fra una miriade di indimenticabili assaggi del meglio della tradizione, spiccano la coratella di agnello con immancabile “cacio e ove”, le verdure “strascinate”, i primi con pasta fatta in casa e le insuperabili carni alla brace. Qui si possono gustare prelibatezze fortemente legate al territorio, alla stagionalità, alla qualità dei prodotti locali. “Ho scelto questo lavoro per passione – afferma il Patron-cuoco Sergio – è un lavoro impegnativo, ma anche affascinante e pieno di soddisfazioni. Trovo ispirazione dalla cucina dell'infanzia, quella di casa, ma condisco i piatti tradizionali con l'inventiva che mi consente di esprimere in modo personale anche la tradizione e le specialità tipiche del mio paese”.
 
Ideale per belle cene conviviali, punto di forza di questo luogo è senza dubbio l'interconnessione tra le bellezze naturalistiche e l'atmosfera accogliente della location “country chic”, il calore familiare, la gentilezza e la professionalità della padrona di casa, del personale di sala, insieme alla passione dello chef e senza dubbio alla buona cucina.
 

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Capo Redattore