Conad in buona salute: oltre 13 mld di fatturato con tanti progetti rivolti al sociale - InformaCibo

Conad in buona salute: oltre 13 mld di fatturato con tanti progetti rivolti al sociale

di Informacibo

Ultima Modifica: 15/12/2017

Conad chiude il 2017 con un giro d’affari superiore di 600 milioni rispetto all’anno scorso: «In Italia le cose cominciano ad andare meglio e noi andiamo meglio dell'Italia», ha commentato Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, in occasione della presentazione del preconsuntivo 2017 a Milano
Milano 14 dicembre 2017. Offrire i migliori prodotti ai propri clienti e, allo stesso tempo, garantire una buona qualità del lavoro ai propri dipendenti e fornitori, prestando anche attenzione all'ambiente e al benessere delle comunità in cui si opera. Gli ingredienti del fare impresa in modo etico sono questi e sono gli stessi che Conad ha deciso di inserire nel proprio modello di business, come se volesse riattualizzare gli insegnamenti di quell'imprenditore del passato estremamente lungimirante, che si chiamava Adriano Olivetti.

Per riuscire a mettere le persone al centro e a sviluppare un'imprenditoria al servizio del bene comune serve però una grande capacità negli affari, perché senza guadagno le buone intenzioni rischierebbero di restare lettera morta. I dati dimostrano che Conad ha saputo incrementare in modo considerevole la propria solidità, assicurando così una base economica ai progetti rivolti al sociale.

«In Italia le cose cominciano ad andare meglio ma noi andiamo meglio dell'Italia e cresciamo a tassi superiori alla media di mercato», commenta Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, in occasione della presentazione del preconsuntivo 2017, mentre il sociologo Aldo Bonomi, presidente di Aaster, sul Sole 24 Ore nei giorni fa aveva scritto che «la via seguita da Conad ridà dignità, senso e prospettiva, ad una moderna economia sociale di mercato adeguata ai tempi, che guarda alla contemporaneità e al futuro avendo nell’esempio olivettiano un importante punto di riferimento nel passato».

Conad chiude il 2017 con un giro d’affari di 13 miliardi di euro, 600 milioni in più rispetto all’anno scorso. L’incremento è del 5%, il doppio del mercato previsto in chiusura al 2,5%. La quota di mercato è salita al 12,1% (era il 9,5% nel 2006) e si rafforza la posizione nei supermercati, al 21% (12,7% nel 2006). E' in crescita anche il patrimonio netto, passato a 2,4 miliardi di euro, 180 milioni in più rispetto al 2016.

I buoni risultati dipendono anche dalla distribuzione capillare dei negozi Conad sul territorio – i punti vendita sono 3.198 – e da servizi che puntano a liberalizzare il mercato a vantaggio del consumatore. A tal riguardo, va ricordato che Conad dispone di 38 distributori di carburanti, con un fatturato di 390 milioni di euro, capaci di rifornire 15,6 milioni di automobilisti all’anno, di 122 parafarmacie che impiegano 400 farmacisti e forniscono un servizio a 5,5 milioni di clienti con un fatturato di 75 milioni di euro e prezzi in media inferiori di oltre il 20% rispetto alla farmacia tradizionale. Nei 19 Ottico lavorano inoltre 50 ottici specializzati che danno risposta a 200 mila clienti che risparmiano 2 milioni euro all’anno. Il fatturato è di 7 milioni, con politiche di sconto tra il 20 e il 50%.

Parlando delle liberalizzazioni, Pugliese le ha definite un tema «sul quale questo Paese è a livelli quasi scandalosi, perché se pensiamo alle farmacie e alle parafarmacie quello che è stato fatto è stato favorire più i monopoli che non le liberalizzazioni. Condivido il pensiero che il ministro Carlo Calenda ha dato di se stesso: “io ho fatto drammaticamente meglio di Bersani sulla politica industriale con Industria 4.0, ma ho fatto drammaticamente peggio di lui sulle liberalizzazioni”».
Francesco Avanzini, direttore commerciale Conad, durante l'incontro milanese ha parlato dei piani di sviluppo.
In particolare per riuscire a rafforzare la propria posizione sul mercato, Conad ha preparato un piano strategico di sviluppo che per il triennio 2017-2019 vede investimenti complessivi per 1.101 milioni di euro.

Tali investimenti saranno finalizzati a nuove aperture e ristrutturazioni, all’efficientamento energetico dei punti di vendita e dei magazzini, alla realizzazione di nuovi centri distributivi.

«Nessun uomo è un’isola e neanche un supermercato lo è» è la frase che racchiude il senso del fare impresa secondo Conad ed è anche lo slogan che compare alla fine del nuovo spot di Natale del regista bolognese Pupi Avati che, durante l'incontro di Milano, ha ricordato come è nato la collaborazione con Pugliese e la Conad.

Ideato da Aldo Biasi Comunication, il filmato è stato girato all'interno di un punto vendita di Taranto ed è impreziosito dalla colonna sonora firmata da Giovanni Allevi.

Giuseppe Zuliani, direttore customer marketing e relazioni esterne di Conad, ha intanto confermato che l'investimento in comunicazione effettuato dal gruppo è stato pari a 37 milioni di euro e che il prossimo anno tale investimento arriverà a quota 38 milioni. «Crediamo in una strategia di comunicazione continuativa e capillare – ha spiegato – per questo siamo always on in pubblicità».

Zuliani ha anche anticipato alcuni dettagli sulle future strategie comunicative, spiegando che verranno investite ancora più energie su Sapori & Dintorni, al fine di promuovere le eccellenze italiane, e su Verso Natura, la linea dedicata al consumo consapevole, a conferma dell'attenzione di Conad verso il benessere collettivo. A proposito di Verso Natura, questa linea ha garantito 150 milioni di euro di fatturato in poco più di un anno e mezzo dal suo lancio, avvenuto a fine 2016, e si prevede che a pieno regime arrivi a quota 250 milioni.

Le due aziende hanno firmato, dopo solo tre settimane, un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica, che prevede l'installazione, entro il primo semestre 2018, di circa 250 postazioni di ricarica nei supermercati, centri commerciali e ipermercati presenti dal Nord al Sud Italia. In virtù di questo accordo, Enel installerà nei parcheggi dei punti vendita Conad le colonnine Pole Station (22 kW), che permettono la ricarica dei veicoli in meno di un’ora, e Fast Recharge (50 kW) in grado di garantire un pieno di energia in circa 20 minuti.

«Nel nostro Paese sta crescendo in modo significativo l’attenzione verso modelli di consumo più rispettosi dell’ambiente e Conad da tempo si pone come obiettivo quello di soddisfare questa nuova domanda, dando maggiore forza all’offerta di prodotti e servizi che si inseriscano in un'ottica di responsabilità ambientale. Il servizio di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici è parte di questo disegno», sottolinea l’amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese.

La prima infrastruttura Fast Recharge è stata installata, proprio nella giornata della conferenza stampa, presso il supermercato Conad di Altopascio, in provincia di Lucca, e rientra nel progetto EVA+, cofinanziato dalla Commissione Ue e coordinato da Enel, che prevede 180 punti di ricarica veloce lungo le strade extraurbane per favorire gli spostamenti di lungo raggio. Nello specifico, l’accordo siglato tra Enel e Conad prevede l’installazione fino a 40 stazioni di ricarica Fast Recharge nei parcheggi dei punti vendita situati in prossimità dei caselli autostradali e circa 210 colonnine Pole Station per veicoli, quadricicli leggeri e motocicli elettrici.

«L’accordo con Conad – ha detto Francesco Venturini, responsabile di Enel X presente all'incontro stampa a Milano– testimonia l’importanza di avere partner innovativi disponibili a scommettere e impegnarsi per la diffusione delle auto elettriche in Italia attraverso la realizzazione di una infrastruttura di ricarica capillare».

E' utile ricordare che esistono altre iniziative intraprese da Conad per assicurare un miglioramento della qualità di vita delle comunità, ed è il caso di «Insieme per la scuola», oltre agli sforzi per promuovere l’educazione a una corretta alimentazione portata avanti da ognuna delle sette cooperative Conad, per raccogliere risorse a favore della ricerca scientifica, per la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con «Liberalizziamoci», per i giovani e il lavoro con «Resto al Sud», per il reinserimento nella società delle donne carcerate, per aiutare gli sport minori e la battaglia contro l’abbandono dei cani.
Le imprese lungimiranti sempre più spesso hanno capito che è necessario il loro intervento a favore delle comunità in cui operano, al fine di favorire lo sviluppo e il senso di solidarietà all'interno delle comunità stesse. Fra queste imprese un posto di primo piano se lo è ritagliato Conad grazie a «Tessiture sociali. La comunità, l'impresa, il mutualismo, la solidarietà», l'iniziativa realizzata in collaborazione con Aaster e con il patrocinio del Comune di Milano, per capire come rafforzare la reputazione di impresa investendo a favore dei territori.

La Fabbrica del Vapore, a Milano, nei giorni scorsi ha ospitato il dibattito organizzato per fare il punto sui risultati dell'indagine sociologica intitolata Osserva Italia e condotta da Aaster per conto di Conad all'interno del programma Il Grande Viaggio Insieme. L'itinerario ha toccato sette comuni (Gubbio, Lecce, Sanremo, Sassari, Siracusa, Trieste e Vigevano) scelti non a caso, ma per il fatto di essere stati colpiti da crisi del sistema produttivo. 

«Noi di Conad promuoviamo un modello di impresa che va oltre l'essere socialmente responsabili. La coesione e il legame con le comunità locali sono il nostro pilastro identitario. Sostenibilità economica, sociale e ambientale, questo è il valore competitivo della nuova prossimità!», ha commentato su Twitter Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad.

«Da tre anni Conad batte i territori per ragionare con le comunità locali di prossimità come valore competitivo attraverso Il Grande Viaggio, che ha toccato 26 città italiane, dapprima con un format ludico e di promozione sociale, poi in maniera sempre più articolata per temi e iniziative», aveva invece scritto Aldo Bonomi, sul Sole 24 Ore.

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