GINA PARK: una chef innamorata della cucina italiana con le canzoni di Eros Ramazzotti - InformaCibo

GINA PARK: una chef innamorata della cucina italiana con le canzoni di Eros Ramazzotti

di Informacibo

Ultima Modifica: 22/03/2015

di Giuliano Belloni

Gina Park, chef, giornalista, scrittrice, personaggio televisivo l'ho incontrata a Roma. In un posto romantico e carico di storia di un sabato pomeriggio: Trastevere.

Ho voluto incontrarla a Trastevere tra i colori, profumi e gli odori delle viuzze che intercettano turisti, passeggiate romantiche nel centro della storia romana e tra le meraviglie della chiesa di santa Maria in Trastevere.
Gina Park ha voluto raccontare la sua Italia, dall'inizio.

Ecco un ritratto della chef attraverso le su parole.

– Perchè questo amore per l'Italia.
E' stata la musica di Eros Ramazzotti. Non sapevo un'acca della lingua italiana ma mi ha conquistato il ritmo sinuoso, l'armonia e le emozioni del suo canto. Un anticipo di quello che poi avrei scoperto, conosciuto, approfondito e vissuto.
Ho fatto le scuole in Corea entrando la mattina alle sette e uscendo a mezzanotte. Tutti i giorni. Pensa che alle dieci di sera avevamo gli approfondimenti scolastici in biblioteca.

– Quello che dici è impressionante

Si. Ma questo spiega però la ragione del perchè il mio paese è ai vertici della tecnologia mondiale. Sono nata a Dae Gu, e ho fatto gli studi in Corea.

– E quando sei venuta in Italia?

Le mie prime tappe sono state Perugia e Firenze, dove ho studiato " Arte culinaria Cordon Bleu". Sono uno chef e voglio conoscere l'Italia anche dal punto di vista del gusto.
Nella città di Dae gu, dove sono nata insegno nell'Università un corso di cucina italiana. Corso che spazia dai sughi, brodo e cose più eccelse.
Sono entusiasta dell'Italia. Infatti sto scrivendo un libro sulla cucina regionale italiana. Sarà in lingua coreana e per il pubblico coreano. Con un unico obiettivo, dare un cuore e un' anima al gusto. La mia Università è molto orgogliosa di invitare personaggi di spicco della cucina italiana perchè crede molto nei scambi interculturali.

– Sei anche un personaggio televisivo

Si. I miei interventi in televisione sono incentrati in luoghi e nelle bellezze italiane. Non solo sotto il profilo paesagistico ma anche ma anche negli aspetti culinari.

– Ti senti quasi un " ponte", un tramite?

Lo confermo. Sono innamorata dell'Italia, della sua arte e della sua cultura. Mio compito è costruire un ponte ideale tra i due paesi.
Ho una rubrica fissa nei giornali dove collaboro, " Chef Ginapark real Italy" . Rubrica dove parlo dell' Italia e delle sue meraviglie.

– A questo punto cosa è l'arte per te

L'arte è tutto quello che sta intorno a te. Non è un vestito che tu indossi a seconda delle circostanze e delle occasioni. L'arte è la tua anima. E l' anima ha bisogno di alimentarsi giorno dopo giorno.

– Vieni da un paese che ancora oggi ha elementi di sofferenza e di apprensione, la divisione in due delle due "Coree".

Noi giovami questo peso non lo percepiamo tanto. Ma il ricordo è ancora forte e vivo nella generazione di mio padre e di mio nonno.

– Parliamo un pò di gastrlnomia, di piatti coreani

Abbiamo un modo diverso di proporre e di mangiare. Non abbiamo l'attesa riempita con un antipasto. Nè poi un primo e subito dopo un secondo. C'è un piatto unico. Sul tavolo viene deposto riso, carne, pesce, verdure. Per cui la scelta e il consumo viene lasciato alla libertà di ognuno. Curiamo molto i particolari. Usiamo molto il coltello per tagliuzzare le verdure e poi alla fine decoriamo i piatti con raffinatezza. La mia filosofia è questa. Nei miei ristoranti faccio cucina italiana utilizzando anche specialità coreane. Per esempio su un filetto di manzo metto una giulien di verdure e soia. Tutto con eleganza.

– Quale è il rapporto con i colori

Amiamo molto i colori. E la cucina coreana è un invito alla primavera, ogni giorno. I colori simbolo del nostro paese sono: bianco, giallo, nero, rosso, nero.
Questo desiderio poi di colorare la vita lo ritroviamo poi in altri settori e ambiti della vita coreana.
Il piatto tipico coreano è " bi-btm-bap.. Piatto storico che presuppone l'unione del riso per il bianco, giallo con l'uovo, verde associato nelle verdure, nero abbinato con il nero e in ultimo rosso viene associato con le salse piccanti.
Questo piatto unico lo vediamo nei messaggi pubblicitari a Time Square. È un piatto che indica identità, armonia, gusto, tradizione, arte.

-Cosa è la cucina italiana

I miei ristoranti in Corea cucinano solo italiano. I miei clienti sono disposti a fare anche molti chilometri per mangiare italiano e respirare italiano. Mangiano quello che avrebbero mangiato nelle loro case. I miei pasti sono una sfida. Offrire il " pranzo della domenica" , con stile e accorgimenti coreani. Voglio precisare che la pasta è rigorosamente cotta e scolata al "dente".
Sono convinta che la cucina, in particolar modo quella italiana possa svolgere un ruolo di conoscenza e di cultura. Ma può anche assumere un ruolo di ambasciatrice tra i popoli e le nazioni, tessendo un legame di condivisione, di apparttenenza e di collaborazione reciproca.

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L'Autore

Capo Redattore