Il rapporto Istat sull'agroalimentare: Italia al top in Ue per qualità - InformaCibo

Il rapporto Istat sull’agroalimentare: Italia al top in Ue per qualità

di Informacibo

Ultima Modifica: 26/03/2016

Roma 26 marzo 2016. Secondo il rapporto “I prodotti agroalimentari di qualità DOP, IGP E STG” pubblicato  dall’Istat, l'Italia si conferma il primo Paese per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall'Ue, con 269 prodotti agroalimentari di qualità, 8 in più rispetto al 2013.
 
Dai dati Istat emerge che i settori con il maggior numero di denominazioni sono ortofrutticoli e cereali (103 prodotti), formaggi (49), oli extravergine di oliva (43) e preparazioni di carni (38).
 
Per quanto riguarda la classifica delle Regioni, sul podio ci sono Emilia-Romagna e Veneto, rispettivamente con 41 e 36 prodotti riconosciuti.

Quanto ai numeri, calano gli operatori certificati, 79.848, 587 in meno rispetto al 2013 (-0,7%), di cui il 91,4% svolge esclusivamente attività di produzione e il 6,6% di trasformazione; il restante 2% effettua entrambe le attività. Un mondo dove prevale nettamente il genere maschile, cui appartiene l'80,1% dei produttori e l'86,3% dei trasformatori.
 
Complessivamente, segnala l'Istat, il numero dei produttori registra un calo dello 0,8% tra il 2013 e il 2014, sintesi della diminuzione registrata al Nord (-1,7%) e al Centro (-1,0%), solo parzialmente compensata dall'aumento del Mezzogiorno (+0,6%). In discesa anche il numero dei trasformatori (-3,5%), dovuto alla contrazione registrata nel Centro-Nord, che supera l'aumento rilevato nel Mezzogiorno (+3,3%).
 
Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina ha così commentati i dati: “Il primato del nostro Paese nel settore dei prodotti di qualità certificata conferma la distintività del nostro modello agroalimentare. Una leadership fatta dall’unione tra territori, tradizione, passione ed eccellenza. Un modello garantito anche dall’efficiente sistema dei controlli e riconosciuto all’estero. Come Governo siamo in campo con azioni mirate sul fronte internazionale e nazionale per essere sempre più competitivi. Le Dop e le Igp, già protagoniste in Expo Milano 2015, sono state infatti al centro del piano di internazionalizzazione sul quale abbiamo investito 70 milioni di euro solo per il settore agroalimentare. Ma penso anche al grande lavoro di promozione portato avanti per la prima volta in Italia con la Grande distribuzione organizzata, per valorizzare le nostre Dop e Igp all’interno dei punti vendita e renderle più facilmente riconoscibili da parte dei consumatori. Proprio nei mesi scorsi abbiamo lanciato anche la campagna istituzionale per aumentare la conoscenza e sostenere il consumo di questi prodotti. Oggi le prime 10 Dop e Igp nazionali sviluppano l’80% del fatturato del settore. Non ci accontentiamo. Vogliamo arrivare ad almeno 20 prodotti nei prossimi tre anni. Ma per farlo è necessario sostenere ancora i produttori, migliorare sul fronte organizzativo e fare rete”. 
QUI il rapporto Istat al completo

QUANTO VALGONO I PRODOTTI DI QUALITÀ CERTIFICATA
Attualmente l’Italia conta il maggior numero di prodotti certificati: 805 quelli iscritti nel registro UE, di cui 283 Food e 523 Wine, per un valore complessivo di 13,4 miliardi, pari al 10% del fatturato totale dell’industria alimentare.
L’export delle Ig vale 7,1 miliardi, ovvero il 21% dell’ammontare complessivo delle esportazioni agroalimentari nazionali.

CONTROLLI
Il Ministero delle politiche agricole è l’unica istituzione al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per rimuovere dal web i falsi Dop e Igp dagli scaffali virtuali.
Ad oggi l’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) ha bloccato flussi mensili di vendita di oltre 136mila tonnellate di falso Parmigiano Reggiano (pari all’intera produzione annuale di quello autentico), più di 15mila tonnellate di falso Gorgonzola, 3.986.610 di finto Aceto balsamico di Modena e oltre 25mila tonnellate di Pecorino Romano non autentico.

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Capo Redattore