La Guida Oro Vini Veronelli, nel 2018 nasce l’ Alta Scuola italiana di gastronomia - InformaCibo

La Guida Oro Vini Veronelli, nel 2018 nasce l’ Alta Scuola italiana di gastronomia

di Informacibo

Ultima Modifica: 22/10/2017

La Guida, vademecum per "camminare la terra" – espressione coniata da Luigi Veronelli che del Seminario Permanente fu socio fondatore e presidente onorario – sarà disponibile in tutte le librerie italiane a partire da giovedì 26 ottobre scrivendo così un nuovo capitolo della lunga storia che lega questa pubblicazione al mondo del vino di pregio
Il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha presentato in anteprima a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, la Guida Oro I Vini di Veronelli 2018, il ritratto delle migliori produzioni enologiche del Paese, dalla Valle Isarco a Pantelleria.

Durante la presentazione del volume, inoltre, è stato annunciato pubblicamente l’avvio di una partnership tra Seminario Permanente Luigi Veronelli e Fondazione Giorgio Cini, fondazione istituita nel 1951 da Vittorio Cini in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l’Isola di San Giorgio Maggiore, reinserendola nella vita di Venezia e facendone un centro internazionale di attività culturali. Dalla collaborazione nata sulla base del comune interesse a promuovere le eccellenze culturali italiane, nel 2018 nascerà l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, centro di alta formazione dedicato ai professionisti del vino e del cibo italiani.

L’edizione 2018 della Guida prevede alcune importanti novità, in primo luogo il team dei curatori: accanto a Gigi Brozzoni, firma storica del volume, a valutare e raccontare i vini d’Italia sono quest’anno Marco Magnoli, collaboratore del Seminario Veronelli, e Alessandra Piubello, giornalista e scrittrice veronese, degustatrice professionista, nonché direttore responsabile di periodici e autrice di libri di argomento gastronomico.
I vini premiati, meno numerosi degli anni precedenti, testimoniano il rigore tenuto dai curatori nell’attribuire le ambite 'tre stelle blu': su 2.084 produttori censiti, per un totale di 16.137 vini classificati secondo il giudizio in centesimi e l’intuitiva scala in stelle, sono stati 314 i campioni insigniti delle Super Tre Stelle in ragione d’un punteggio uguale o superiore a 94/100.

Dopo alcuni anni, il Piemonte torna sul gradino più alto del podio nella consueta 'sfida regionale': è, infatti, il regno del nebbiolo e della barbera ad aver proposto il maggior numero di vini eccellenti, conquistando ben 87 Super Tre Stelle. La Toscana si ferma, invece, al secondo posto, a quota 83 riconoscimenti. Tra le regioni del Sud, infine, è la Sicilia a distinguersi, come di consueto, con 15 referenze ai vertici delle produzioni vitivinicole nazionali. Ai 28 vini che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore a 94/100, essendo recensiti per la prima volta o rientrando in Guida dopo lunga assenza, è stato assegnato il titolo di Grande Esordio: per accedere alle ambite 'tre stelle blu' dovranno confermarsi eccellenti anche nella prossima edizione.
Il riconoscimento più atteso tra quelli attribuiti dalla Guida Oro I Vini di Veronelli è, tuttavia, il Sole, premio speciale della redazione assegnato, indipendentemente dal giudizio in centesimi, a dieci etichette che ben rappresentano l'intelligenza, la creatività e la dedizione dei vignaioli italiani.

Ecco i nomi dei dieci vini 'solari' svelati nel corso della presentazione: Valle d'Aosta Petite Arvine 2016 dell’Institut Agricole Regional (Aosta), Barolo Ciabot Mentin 2012 di Clerico Domenico (Monforte d’Alba, Cuneo), Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2015 di Terre Bianche (Dolceacqua, Imperia), Vin de la Neu Vigneti delle Dolomiti Johanniter 2015 di Nicola Biasi (Predaia, Trento), Colli di Conegliano Refrontolo Stèfen 1624 2012 di De Stefani (Fossalta di Piave, Venezia), Arbis Blanc Venezia Giulia Bianco 2015 dell’azienda Borgo San Daniele (Cormons, Gorizia), La Pineta Toscana 2015 di Podere Monastero (Castellina in Chianti, Siena), Capri Bianco Scala Fenicia 2016 di Scala Fenicia (Capri, Napoli), Le Braci Salento Negroamaro 2010 prodotto da Vigneti e Cantine Garofano (Copertino, Lecce) e, infine, Carignano del Sulcis Riserva Gavino 2014 della Cantina Vitivinicola Mesa (Sant’Anna Arresi, Carbonia-Iglesias).
Immutato, per definizione, è il numero dei Migliori Assaggi, cinque vini che, nella rispettiva tipologia, hanno ottenuto il più alto giudizio in centesimi nelle degustazioni dei curatori. Miglior vino spumante è stato riconosciuto il Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Cuvée Annamaria Clementi 2007 di Ca’ del Bosco (Erbusco, Brescia), mentre il titolo di Miglior Assaggio per la tipologia vini bianchi è andato, a sorpresa, al Montepepe Bianco Vintage Toscana 2012 di Montepepe (Montignoso, Massa Carrara).

Una conferma è arrivata nella tipologia vini rosati, avendo il Vigna Mazzì Salento R osato 2015 di Rosa del Golfo (Alezio, Lecce) conquistato questo titolo per il secondo anno consecutivo. Al vertice qualitativo dei vini rossi italiani è una'etichetta rossa' di Bruno Giacosa (Neive, Cuneo), il Barolo Riserva Falletto Vigna Le Rocche 2011, infine miglior vino dolce o da meditazione è stato giudicato il Carmignano Vin Santo Riserva 2010 della Tenuta di Capezzana (Carmignano, Prato).

"L'edizione 2018 – – ha dichiarato Andrea Bonini, direttore del Seminario Veronelli, associazione senza scopo di lucro che da oltre trent'anni anni promuove la cultura gastronomica 'secondo Veronelli' – segna un ulteriore passo in avanti nel processo di graduale rinnovamento della Guida Oro I Vini di Veronelli intrapreso nel 2014. 
All’interno di una chiara ripartizione di ruoli e competenze, l’esperienza di Gigi Brozzoni unita al contributo dei due nuovi curatori, Piubello e Magnoli, ha permesso una programmazione dettagliata delle sedute di degustazione e la condivisione costante di idee, spunti e opportunità".

"L’obiettivo della redazione è sempre lo stesso: accompagnare il lettore alla scoperta dei vini d’Italia, supportandolo nel riconoscere le produzioni di pregio all’interno di un vastissimo panorama produttivo, ma anche a cogliere ciò che di più interessante accade nei singoli distretti produttivi. La sezione 'Il punto', posta quest’anno in apertura delle singole regioni, e l’accurato corredo cartografico rappresentano, in questo senso, interessanti novità", ha aggiunto.

Alla presentazione hanno partecipato Andrea Bonini, direttore del Seminario Veronelli, Pasquale Gagliardi, segretario generale di Fondazione Giorgio Cini, Michele Curami, Project Manager di Fondazione Acra, Andrea Alpi, redattore, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli 2018.

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Capo Redattore