La lectio montiana sulla Lasagna e sulla Cucina italiana - InformaCibo

La lectio montiana sulla Lasagna e sulla Cucina italiana

di Informacibo

Ultima Modifica: 18/10/2012

Milano, 15 ottobre 2012 – Si è conclusa nel fine settimana nei padiglioni della Fiera la tre giorni degli oltre mille delegati dei 105 Paesi già iscritti all’Expo del 2015. 

”L’Italia non ha mai deluso chi ha riposto in essa fiducia”. E’ questo il messaggio, di ottimismo e speranza, con cui il presidente del Consiglio,Mario Monti, si è rivolto in occasione del suo intervento alla giornata conclusiva dell’International Participants Meeting di Milano.

Alla presenza, tra gli altri, del segretario Bie,Vicente Loscertales, dell’ad Expo 2015,Giuseppe Sala, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del presidente di Confindustria,Giorgio Squinzi, del commissario generale dell’Expo 2015, Roberto Formigoni, investito proprio negli stessi giorni dalla bufera politico-giudiziaria che ha colpito la sua Giunta, il premierMonti oltre a confermare “l’impegno concreto dell’Italia verso l’Expo”, che, assicura il premier, “richiede un ruolo forte di coordinamento da parte del governo” e che non va visto “solo come un grande evento, ma come un grande progetto sistemico, che deve vedere fianco a fianco il governo, tutte le istituzioni e il sistema delle imprese”, si è lanciato nel parlare di lasagne, di tipi di pasta (forse perchè era stato contagiato a Parma nei giorni precedenti per inaugurare lo stabilimento Barilla?) dando a tutti una vera lezione gastronomica.

La lectio montiana sulla Lasagna

A Milano è andata in onda l’elogio della lasagna, della pasta e più in generale della cucina italiana da parte del presidente del consiglio, Mario Monti.

Il premier si è soffermato sulle tradizioni e varietà alimentari dell’Italia, spiegando che “con i suoi 300 kmq e 60 milioni di abitanti” il nostro Paese “e’ l’area del mondo piu’ densamente attraversata da tradizioni alimentari e da una peculiare biodiversita’ di cibi, metodi e strumenti di produzione”. La nostra cucina “si e’ formata dall’assorbimento di prodotti e tradizioni” avvenuta con lo “scambio tra popoli diversi. Pensate alla pasta e alle sue 400 varieta’..

Poi riprende. “Se la lasagna, che come e’ noto a tutti era gia’ un prodotto degli antichi romani, furono gli arabi della Sicilia a inventare la pasta secca. La pasta fino all’antichita’ era condita con burro e parmigiano, formaggio stagionato prodotto da 1000 anni. Ma e’ solo con gli spagnoli nello’800” che nasce “l’idea di condire la pasta con il pomodoro, fino allora pianta decorativa, quale spreco! Vedete torna ancora il tema degli sprechi…”. Furono poi “i nostri emigranti negli Stati Uniti ad aggiungere la carne come condimento della pasta”. Merito dei “governanti austriaci” fu invece quello di “convincere alla coltivazione del mais, delle patate e del riso” nella pianura padana “per affrontare le carestie del Settecento che furono devastanti”. Insomma, spiega ancora Monti, “la cucina italiana nasce come cucina che mischia alimenti ricchi e poveri, nobili e villani. Si e’ persa la memoria, ma e’ l’Italia del Rinascimento che porta in Europa l’uso degli ortaggi e delle verdure e a raccontarci in modo didattico” tutto questo “sara’ Diana Bracco, nominata commissario del Padiglione Italia” all’Expo 2015, che sara’, avverte il premier, “una vera e propria camera della meraviglia”. Ma, a scanso di equivoci, aggiunge con ironia e precisa: “Non sto proponendo una forma tricamerale, men che meno, in sostituzione delle camere esistenti”. Si tratta, di “una Camera delle meraviglie, un archivio della memoria di cibi, oggetti, tavole, animali e focolari. Sara’ un’esperienza indimenticabile”. 

Insomma, chiude Monti, l’alimentazione “e’ il gesto piu’ naturale che accompagna la nostra vita”.

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Capo Redattore