Milano: racconti enogastronomici e di botteghe da Niguarda e dintorni - InformaCibo

Milano: racconti enogastronomici e di botteghe da Niguarda e dintorni

di Informacibo

Ultima Modifica: 19/12/2017

1) Il Presepe in una forma di pane realizzata da Roberto Cella. Roberto è il continuatore di una tradizione famigliare di panettieri e pasticcieri, difatti il padre Antonio aprì nel 1925 in via Paolucci de Calboli, nelle vicinanze dell’ingresso della antica Villa Trotti (purtroppo in drammatico abbandono).
2) Con la “Drogheria La Casa del Miele” continuiamo le botteghe storiche. Nel 1929 a Milano viene costruito il palazzo di Viale Zara 132 e vengono previsti diversi negozi, tra i quali uno a due luci dove il Sig. Ghiringhelli apre una piccola drogheria, facendo fare gli arredi su misura in noce massello e frassino. Il Sig. Ghiringhelli gestisce la bottega fino al 1933/1934 e poi la cede al Sig. Arturo Curti. Questi la conduce con molta difficoltà durante la seconda guerra mondiale, la bottega era un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere e veniva distribuito cibo con le tessere. Nel 1963 il Sig. Curti cede la drogheria al Sig. Giuseppe Montorfano che in seguito nel 2004 passa la proprietà a Simona Fregoni, una cara amica della Campagna Mangiasano di Vas Onlus.
3) All’ Enoteca Carpe Vinum, di Via Ornato al quartiere Niguardanei giorni scorsi si è festeggiato il primo anno di attività della gestione di Beppe e Pamela. E’ propria quest’ultima che a partire dal novembre dello scorso anno, ha lentamente selezionato, un centinaio di vini italiani di buona e ottima qualità e una ventina di distillati delle regioni del nord. Bella figura fanno anche i vini sfusi: su tutti ricordiamo il “Glera” e il “Merlot”.

All’interno è presente una piccola collezione di bottiglie storiche : si va dal 1955 agli anni ‘70.

4) Grande ingegno e senso artistico: una enorme tazzina di caffè, arricchita con fiori e piantine, per evitare a macchine e furgoni di parcheggiare davanti alla vetrina del “Grey Pink”, la gelateria aperta nel 1991 in Via Ornato 7 a Niguarda da Antonio.
Il “tazzone” serve come argine per il naturale passaggio delle carrozzine di un centro disabili presente nel palazzo che è uno dei primi interventi della storica Cooperativa Edificatrice di Niguarda. I lettori di INformaCIBO conoscono il nostro bravo gelataio in quanto nel suo locale è presente uno dei pochi vasi porta amarene della Fabbri

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