Parma per l'Expo 2015: le frecce di Parma per l'Expo con un gruppo di lavoro coordinato da Parma Alimentare - InformaCibo

Parma per l’Expo 2015: le frecce di Parma per l’Expo con un gruppo di lavoro coordinato da Parma Alimentare

di Informacibo

Ultima Modifica: 28/05/2014

Parma 28 maggio 2014. Mentre le nubi sull'Expo 2015 non si sono del tutto diradate, dopo gli ultimi arresti di Milano e la scoperta della cupola per condizionare gli appalti, le città italiane continuano a sfornare progetti e iniziative per valorizzare al massimo le potenzialità di ogni territorio sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, che è il tema dell'edizione 2015.

E' il caso della città di Parma che ieri ha presentato il “Tavolo di lavoro Parma per Expo 2015”, per affrontare come sistema Parma la grande sfida dell'Esposizione Universale puntando, in particolare, sulle eccellenze agroalimentari e agroindustriali del territorio parmense.

Non a caso a coordinare il lavoro di squadra sarà proprio Parma Alimentare, il consorzio promozionale nato proprio per diffondere nel mondo l’informazione e la conoscenza del settore agro-alimentare di Parma.

Cultura gastronomica, agroalimentare, sostenibilità e turismo sono le frecce nell’arco di Parma in vista di Expo 2015.

Durante l'incontro presso la Camera di Commercio di Parma, il sistema Parma, cioè Comune di Parma, Provincia di Parma, Camera di Commercio di Parma, Università di Parma, Fondazione Cariparma e Fondazione Monteparma e Fiere di Parma, si è presentato unito per coordinare le iniziative già pianificate dai diversi soggetti, pubblici e privati, con l'obiettivo di fare squadra e sviluppare nuove sinergie in vista del grande appuntamento milanese.

La città ducale vuole vincere la sfida dell'Expo tanto da aver creato addirittura un suo logo ufficiale di “Parma of Expo 2015” che accompagnerà tutte le iniziative del territorio legate all’evento internazionale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, e che sarà visitata, secondo le stime, da 22 milioni di persone provenienti da 140 paesi del pianeta.

«Parma, ha spiegato Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, si impegna a giocare un ruolo da protagonista nell'iniziativa, abbiamo infatti l’opportunità di offrire al mondo un’immagine forte di noi, facendo delle nostre eccellenze, dall'alimentare alla cultura e all'eccellenza tecnologica, elementi vincenti”.
Cesare Azzali, amministratore delegato di Parma Alimentare e direttore dell'Unione parmense degli industriali di Parma, ha rimarcato l'importanza di questo coordinamento del sistema Parma per “valorizzare nel mondo le eccellenze che il nostro territorio vanta in campo alimentare, scientifico e tecnologico", una “semina” di conoscenze che ritorneranno  utili oltre i sei mesi della durata dell'Expo milanese.

Sulla stessa linea il Vice Presidente della provincia di Parma, Pierluigi Ferrari, che ha parlato di “coraggio per far diventare le peculiarità agroalimentari del nostro territorio un punto di forza e di conoscenza per tutti i visitatori dell'Expo”.

Stop al progetto di “Parma Food Valley Station” ma nasce un hub in piazzale della Pace
E’ in questa chiave che Parma intende avvicinarsi all’Expo, insistendo anche sui temi del turismo come ha detto l'assessore al Commercio e Turismo del Comune di Parma, Cristiano Casa, “l'Expo è un'occasione da sfruttare per trasformare Parma e le sue terre in una destinazione turistica riconosciuta nel mondo". E se la nascita, vicino alla stazione ferroviaria, di “Parma Food Valley Station” (qui la proposta), un polo del “Made in Parma” presentato nell'ottobre del 2013 dal Comune di Parma, proprio per fare da “acchiappaturisti” in previsione dell'Expo, è stata per ora accantonata per mancanza di fondi, l'assessore Casa ha parlato della nascita di “un punto di accoglienza turistica in piazza della Pace dove esporre anche le eccellenze del territorio”

Anche la cultura avrà un suo ruolo e se il Teatro la Scala sta pensando di rimanere aperto per tutto il periodo dell'Expo anche Parma con il suo teatro Regio insieme alle altre istituzioni culturali non saranno da meno. Un impegno in questo senso, oltre a sostenere iniziative per il diritto al cibo, sono arrivate dalla Fondazione Cariparma e Fondazione Monteparma rappresentate all'incontro da propri esponenti

Anche l'Università di Parma, era presente il professor Erasmo Neviani, ha dichiarato la volontà di collaborare attivamente con le altre realtà del territorio.

Sulla posizione dell'Efsa, al momento fuori dal tavolo di lavoro, Zanlari ha assicurato che un dialogo è già stato aperto e il finora mancato coinvolgimento è dovuto al cambio della direzione ma certamente -ha precisato Zanlari- l'Efsa parteciperà al coordinamento “una volta concluse le procedure per la nomina del nuovo direttore” ha concluso il presidente della Camera di Commercio.

Fiere di Parma, partner operativo, di “Federalimentare 4EXPO”
Un altro importante momento che vede Parma al centro dell'Expo è il ruolo che svolge Fiere di Parma e Cibus che saranno partner operativo del progetto “Federalimentare 4EXPO”, un’occasione concreta di business per molte imprese italiane: la presenza a Rho con due padiglioni e 2.600 mq per l'alimentare italiano dove si racconta Storia, Cultura e Filiera del settore.

Il Protocollo di Milano promosso da Barilla Center for Food & Nutrition
Da ricordare inoltre che Parma sarà protagonista del Protocollo di Milano, un accordo globale di portata storica sull’alimentazione e la nutrizione, promosso da Barilla Center for Food & Nutrition, un progetto da far sottoscrivere agli Stati presenti all'Expo che ha già ricevuto l'assenso del governo italiano ed è stato oggetto di un Convegno all'apertura del recente Cibus.
 

Le altre iniziative: Taste of future e Le Cucine italiane nel Mondo
In cantiere dal 27 al 29 giugno anche Taste of future, quando Parma, capitale del buon Gusto, si presenterà ricca di tutte le sue golosità e le sue riflessioni sul cibo.
E infine, è in pieno svolgimento e avrà il suo clou dal 22 al 27 luglio, con numerose anteprime a Parma, Rimini, Milano, Hong Kong, l'evento internazionale de “Le Cucine Italiane nel Mondo verso l'Expo 2015”, promosso dal nostro giornale, INformaCIBO, col patrocinio dell'Expo 2015 e il sostegno di Parma Alimentare, di Cibus e dei Consorzi di tutela Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, e che vede coinvolti i ristoranti di tutto il mondo con centinaia di chef che preparano ricette made in Italy e made in Parma!

Quando gli Expo illuminarono la nuova Parma di Chicco Corini (da Gazzetta di Parma)

La conferenza stampa pesso la Camera di Commercio di Parma
 

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Capo Redattore