“Pollenzo ha una vera Università” in Scienze e culture gastronomiche e in Food Innovation&Management - InformaCibo

“Pollenzo ha una vera Università” in Scienze e culture gastronomiche e in Food Innovation&Management

di Informacibo

Ultima Modifica: 23/11/2017

Da settembre 2018 saranno istituiti questi due nuovi corsi all’Università di Pollenzo. L’annuncio ufficiale alla giornata di inaugurazione dell’anno accademico, contrassegnata dalla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli
Pollenzo ha ora una vera Università con i suoi corsi di laurea riconosciuti dal ministero dell'Istruzione: "Abbiamo raggiunto l'obiettivo di dare dignità alle science gastronomiche, che sono una affascinante materia di studio universitario e non solo più un talent di successo. E' un risultato notevole per tutto il sistema universitario". Sono state queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, fondato all'inizio degli anni Duemila da Carlo Petrini.

"Questa è una grande conquista per il nostro Paese. Siamo arrivati a questo riconoscimento con ritardo, ma ora ci siamo – ha aggiunto il presidente Gentiloni – I politici lo dicono spesso ma io qui mi sento davvero a casa perché da trent'anni ormai per me Petrini è un buon maestro che mi ha avvicinato alle vocazioni di questo territorio. Da lui e dalle tante persone che mi ha fatto incontrare ho imparato il messaggio che una spinta a difesa e valorizzazione della biodiversità è possibile. Non è vero che siamo condannati a un mondo governato da élite cosmopolite senza radici".

Il discorso del premier Gentiloni a Pollenzo

I due nuovi corsi si chiameranno "Scienze, Culture e Politiche della Gastronomia" (laurea triennale) e la laurea in "Scienze Economiche e Sociali della Gastronomia" (laurea magistrale), secondo quanto stabilito dalla ministra Valeria Fedeli, anche lei a Pollenzo per questo evento, prenderanno il via nel settembre 2018.
"Questo è un momento storico per noi ma per tutta l'accademia italiana e internazionale – ha detto il presidente Carlin Petrini – Offriamo un modello e una visione nuova delle scienze gastronomiche di cui dobbiamo ringraziare la ministra Fedeli che ha creduto con determinazione questa impresa. Tutto questo mi rende orgoglioso per il mio Paese perché questo è un tassello che l'Italia offre a tutto il mondo. Un patrimonio che si basa su due elementi la multidisciplinarietà e la valorizzazione dei saperi tradizionali".

Soddisfatto il rettore, Andrea Pieroni, che pochi giorni fa aveva lanciato un appello per l'approvazione dei nuovi corsi di laurea proprio dalle pagine di Repubblica: "Questo è l'inizio della nostra età adulta e il coronamento di un percorso che ci permetterà, e lo farà non solo qui ma a tutto il sistema universitario italiano, di poter finalmente disegnare percorsi di formazione inerenti il cibo in grado di rispettare la straordinaria polifonia che il tema cibo porta con sé – ha spiegato il rettore Pieroni – La gastronomia appunto, omnicomprensiva ed interdisciplinare, e non la gastronomia come espressione delle sole scienze agronomiche, delle sole scienze e tecnologie alimentari, o delle sole scienze nutrizionali e della dietologia".

Dal rappresentante degli studenti dell'ateneo, Davide Fede, è arrivato anche un appello per l'approvazione dello ius soli: "Abbiamo scritto una lettera a sostengo della cittadinanza per chi nasce in Italia che volevamo consegnarle presidente Gentiloni" ha detto il giovane al termine del suo intervento e prima di consegnare il testo al premier.

A sostegno del "modello Pollenzo" è intervenuta anche la componente del cda dell'università del gusto e rappresentante dei sostenitori e partner privati dell'ateneo, Francesca Lavazza: "Fare formazione, imparando a coltivare talenti e mettendo loro a disposizione opportunità lavorative è fondamentale" ha detto l'esponente dell'omonima azienda del caffè.

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore