Presentata la nuova edizione dell'Atlante Qualivita FOOD&WINE 2013 - InformaCibo

Presentata la nuova edizione dell’Atlante Qualivita FOOD&WINE 2013

di Informacibo

Ultima Modifica: 07/06/2013

Roma 7 giugno 2013. E’ stata presentata oggi nella sala Cavour del Mipaaf a Roma la nuova edizione dell’Atlante Qualivita FOOD&WINE 2013.

Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, Nunzia De Girolamo Ministro delle politiche agricole; Paolo De Castro Presidente COMAGRI; Luca Sani Presidente Commissione agricoltura Camera; Giuseppe Liberatore Presidente AICIG; Riccardo Ricci Curbastro Presidente FEDERDOC. Era presente l’autore dell’opera, Mauro Rosati.

La nuova edizione dell’ ATLANTE QUALIVITA FOOD&WINE, per la prima volta disponibile anche in lingua inglese e in formato e-book, raccoglie, organizza e schematizza le informazioni sui prodotti di qualità certificata con un format che rende accessibile a tutti i potenziali stakeholder, italiani e stranieri, il mondo delle IG italiane.

Per consentire un approccio graduale da parte di un pubblico variegato anche di lettori non esperti, le informazioni dei disciplinari di produzione sono presentate con un linguaggio semplificato e meno tecnico che permette di approfondire progressivamente la conoscenza dei prodotti del Made in Italy di eccellenza attraverso approfondimenti e link su tutto ciò che ruota intorno alle denominazioni: feste ed eventi promossi dai Consorzi di tutela, gastronomia, ristorazione, attività sui social network ufficiali.

I contenuti

L’Atlante Qualivita FOOD & WINE contiene le schede descrittive dei 775 prodotti italiani iscritti nei registri europei delle Denominazioni di Origine Protetta (DOP), Indicazioni Geografiche Protette (IGP) o Specialità Tradizionali Garantite (STG), e una speciale sezione dedicata al comparto biologico.

·775 schede prodotto, 254 di prodotti agroalimentari raggruppati per classe di appartenenza e 521 di prodotti vitivinicoli elencati in ordine alfabetico;

·Ogni scheda è suddivisa in paragrafi contenenti informazioni sulle principali caratteristiche del prodotto, sul metodo di produzione e sulla zona di produzione; solo per il FOOD sono riportati anche cenni a storia, gastronomia e commercializzazione del prodotto, comprese le tipologie disponibili sul mercato e le relative modalità di confezionamento;

·775 mappe grafiche del territorio di produzione;

·oltre 800 immagini (prodotti e loro tipologie, territori, uve, vigne, cantine, ecc.).

Cartografia e zona di produzione

Ogni scheda è corredata da immagini e da una sezione dedicata alla cartografia, in cui vengono riportate le aree di produzione con una suddivisione per regioni, province e comuni. Nel FOOD la zona di produzione è approssimata a livello comunale mentre per il WINE l’approssimazione è a livello provinciale, viene cioè indicato nella cartina il territorio della provincia in cui ricade la zona di produzione. Lo stesso metodo di approssimazione è stato utilizzato anche nel testo, elencando i comuni delle aree produttive laddove il numero è limitato e optando invece per una descrizione più ampia (provincia o regione) quando i comuni interessati sono numerosi.

Criteri specifici per la sezione WINE

Per rendere comprensibili i disciplinari anche a chi non ha familiarità con il linguaggio tecnico del settore e per non far perdere all’opera il suo obiettivo di fruibilità, nel caso delle IGP e di altre denominazioni vitivinicole si è reso necessario un lavoro di sintesi molto significativo. Un approccio simile è stato adottato nella indicazione dei calici, segnalando dove possibile con un singolo calice anche più tipologie di vino analoghe. Si è scelto di mantenere nel sottotitolo della scheda l’indicazione degli acronimi nazionali DOCG, DOC e IGT tuttora in vigore insieme a quelli europei, nella consapevolezza che il cambiamento apportato dai nuovi regolamenti necessita di tempo per essere definitivamente assimilato dal pubblico.

Nel paragrafo Descrizione del prodotto sono state indicate le principali tipologie “commerciali” comprese nella denominazione, in modo da fornire al lettore inesperto una classificazione del vino che gli risulti familiare e facilmente comprensibile. Nel paragrafo Descrizione tipologie di prodotto sono invece riportate le principali caratteristiche distintive delle tipologie previste da disciplinare, comprese quelle accompagnate da menzioni aggiuntive.

Comparto biologico

Il settore è presentato attraverso una descrizione schematica ma esaustiva del sistema di produzione da agricoltura biologica: il suo funzionamento, i requisiti che devono essere rispettati per ottenere prodotti bio, le informazioni relative all’etichettatura per aiutare il consumatore a riconoscere i prodotti; le principali e più diffuse categorie di prodotti biologici reperibili sul mercato.

Una finestra aperta sul mondo dei prodotti DOP, IGP

La nuova edizione contiene una sezione dedicata ad una prima selezione di informazioni su feste, ristoranti ed eventi di cui sono protagonisti i prodotti a denominazione. Una novità introdotta per accompagnare il lettore alla scoperta delle iniziative che animano il mondo delle IG italiane.

Una guida per seguire le IG nel mondo digitale

Negli ultimi anni è stata registrata una crescita esponenziale di co­municazione mediatica veicolata dai format digitali del web dove la scarsa filtrazione dei contenuti può penalizzare la veridicità delle informazioni. Per fornire una prima bussola in grado di aiutare il lettore ad orientarsi nella ricerca di notizie attendibili sui prodotti, una speciale sezione della nuova edizione dell’Atlante Qualivita è stata dedicata alla catalogazione dei principali profili social, siti web e app digitali ufficiali, gestiti direttamente dall’organismo di tutela o dall’asso­ciazione di riferimento del prodotto.

Atlante Qualivita FOOD&WINE 2013 in formato e-book

L’Atlante Qualivita FOOD&WINE 2013 sarà disponibile in formato digitale dal 1° luglio 2013 sulle piattaforme Amazon e Apple Store.

L’e-book Qualivita sarà suddiviso in 7 volumi scaricabili singolarmente, in modo da consentire anche una consultazione graduale e parziale dei contenuti.

Struttura dell’opera

Vol. 1 – Prefazioni; Introduzione; La qualità in Europa

Food: Carni fresche; Prodotti a base di carne; Formaggi

Vol. 2 – Food: Altri prodotti di origine animale; Pesci e molluschi; Ortofrutticoli e cereali

Vol. 3 – Food: Oli e grassi; Altri prodotti allegato 1; Prodotti panetteria, pasticceria; Oli essenziali

Vol. 4 – Wine: A-C

Vol. 5 – Wine: D-M

Vol. 6 – Wine: N-U

Vol. 7 – Wine: V-Z; Biologico; Appendice

Ogni volume si collega ai contenuti multimediali accessibili attraverso finestre pop up:

– video

– ricettari

– studi, ricerche, riferimenti normativi

– valori nutrizionali

– link esterni che rimandano ai siti dei Consorzi di tutela, delle Istituzioni e delle associazioni di settore e ad altri siti di interesse, come quelli di eventi collegati al prodotto

– indirizzi, riferimenti e link esterni delle aziende produttrici

– informazioni sui ristoranti che propongono il prodotto all’interno dei loro menu.

In questo modo, il prezioso materiale informativo e promozionale prodotto dai Consorzi e dalle aziende del comparto viene riproposto al lettore attraverso l’e-book Qualivita favorendone la divulgazione e la reperibilità.

Premiazione Anteprima DOP 

Al termine della presentazione il Ministro Nunzia De Girolamo ha consegnato le targhe di Anteprima DOP alle associazioni che hanno promosso la registrazione degli  otto nuovi prodotti italiani certificati negli ultimi 7 mesi.

Sono stati premiati:

Per l’Agnello del Centro Italia IGP il Comitato prom. per il riconoscimento dell’IGP Agnello del Centro Italia ha ritirato il premio il Presidente Virgilio Manini

Per il Salmerino del Trentino IGP Associazione Troticoltori Trentini ha ritirato  il premio Massimo Manfrini 

Per il Panforte di Siena IGP Comitato prom. per il Riconoscimento IGP tra Prod. di  Panforte  di Siena ha ritirato il premio il Presidente Corsino Corsini

Per il Ficodindia di San Cono DOP Consorzio di tutela del Ficodindia di San Cono ha ritirato  il premio il Presidente Gaetano Grassenio

Per la Mela Rossa di Cuneo IGP Consorzio per la valorizzazione e tutela della Mela Rossa Cuneo IGP ha ritirato  il premio il Presidente Domenico Sacchetto

Per il Salame Felino IGP  Consorzio del Salame  Felino ha ritirato  il premio il Presidente Carletto Ferrari

Per il Sale Marino di Trapani IGP  Consorzio per la valorizzazione del Sale Marino di Trapani ha ritirato il premio Sara Lembo dello studio legale Bonelli  che ha seguito iter di certificazione per il Consorzio Sale Marino di Trapani

Per la Ciliegia di Vignola IGP Consorzio della ciliegia della susina e della frutta tipica di Vignola ha ritirato  il premio il Direttore Valter Monari

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L’Italia mantiene saldo il primato del numero di prodotti Ig registrati in Europa

Con la pubblicazione dell’Atlante Qualivita Food&Wine 2013 opera che raccoglie, per conto del Mipaaf, tutta la produzione agroalimentare e vitivinicola italiana a Indicazione geografica e biologica, è d’obbligo una riflessione sul sistema agroalimentare italiano certificato.

L’Italia mantiene saldo il primato del numero di prodotti Ig registrati in Europa, confermando la straordinaria varietà del suo patrimonio agroalimentare: 814 Ig registrate; 254 prodotti agroalimentari (+6 nei primi 5 mesi del 2013); 521 prodotti vitivinicoli: 39 bevande spiritose. Numeri che dal 2010 si sono trasformati in 12 miliardi di euro di fatturato alla produzione. Anche il biologico è un settore in crescita a livello europeo e nazionale, nonostante la crisi. In Italia il comparto impiega oltre 48.000 operatori producendo un fatturato annuo che ha superato i 3 miliardi di euro. In un momento in cui i consumi nel settore agroalimentare si contraggono in tutti i Paesi occidentali, l’Italia ottiene il primato come primo Paese esportatore di prodotti biologici, nonché come primo produttore in diversi settori merceologici.

Un settore, soprattutto quello dell’ agroalimentare certificato, che resiste alla crisi, dimostrando una volta di più di essere un comparto solido e fondamentale per la nostra economia. Ma come succede a ogni potenziale campione, per raggiungere una dimensione ideale c è ancora molto lavoro da fare.

Una delle questioni emergenti è quella relativa dell’aumento dell’offerta di denominazioni e di sistemi di certificazione. Accanto ai sistemi di certificazione riconosciuti e regolamentati dall’Ue (Dop, Igp, Stg e Bio) stanno proliferando marchi pubblici e privati di natura volontaria indirizzati agli operatorio ai consumatori che definiscono standard di qualità dei prodotti agroalimentari.

Negli ultimi tempi si è parlato molto, ad esempio, delle denominazioni comunali (Deco) diventate improvvisamente lo strumento primario per difendere le diversità. Premettendo che nessuno vuole colpire la capacità degli amministratori locali di valorizzare le eccellenze enogastronomiche dei territori, credo che un eccessiva frammentazione legata alle denominazioni locali non faccia altro che generare confusione, togliendo competitività sui mercati, specie quelli stranieri, che chiedono qualità, riconoscibilità e organizzazione, anche commerciale. Senza contare che una cattiva gestione dei sistemi di certificazione non fa altro che togliere autorità all’azione dell’Unione in tema di tutela delle produzioni di qualità. Anche su questo piano la battaglia è ancora lunga, ma l’approvazione, lo scorso settembre, del pacchetto qualità, con nuove regole per tutelare i prodotti certificati dalle usurpazioni e imitazioni, va nella giusta direzione. La spinta individualista che ancora affligge l’Italia rischia fortemente, di penalizzare e non di rafforzare, nel lungo periodo, la produzione tipica di qualità specialmente alla vigilia di quell’Expo che porrà l’Italia al centro del palcoscenico mondiale.

L’Esposizione universale di Milano sarà un opportunità irripetibile per promuovere il Made in Italy agroalimentare. Le filiere agroalimentari di qualità devono presentarsi con un progetto promozionale coerente e articolato, che persegua due obiettivi specifici: rendere consapevoli i giovani sul valore di agricoltura, cibo di qualità e ambiente e rafforzare la conoscenza dei prodotti italiani di qualità certificata nei consumatori esteri. Il bisogno di intercettare e informare i nuovi consumatori, si accompagna con la necessità di saper fare impresa e di saper difendere il vero Made in Italy attraverso una politica accorta e lungimirante.

Sul tavolo della politica agricola italiana, fermo restando che la questione principale rimane la Pac, dovranno trovar spazio anche le questione relative alle comparto dei prodotti certificati. Che rimangono una bussola nelle esportazioni dove cresce l’esigenza della sicurezza e tracciabilità.

L’Italia ha una grande occasione per rinsaldare la sua leadership nel settore della qualità alimentare a livello mondiale.

Ma per far questo occorre uscire dalle beghe di quartiere e dotarsi di un progetto di sistema dove ci sia una piena cooperazione tra produzione, politica e sistema culturale. Senza questa collaborazione le dinamiche dei mercati, quelli dominati dalla grande industria alimentare internazionale, prenderanno il sopravvento a scapito della nostra tradizione ma soprattutto del nostro sistema produttivo. (L’Unità)

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Capo Redattore