
Matera2019, il peperone crusco diventa strumento musicale
Grande successo di pubblico per il concerto della Vegetale Orchestra. Gli ortaggi rimasti donati alla parrocchia di San Rocco come scelta solidale
di Silvia Armati
Ultima Modifica: 14/04/2019
Sono bizzarri gli “strumenti musicali” della Vienna Vegetable Orchestra, utilizzati a Matera per il gran concerto: 30 melanzane (le più grandi presenti sul mercato), 5 cetrioli, 3 kg di fagioli secchi, 170 carote di diverse dimensioni, 2 cavoli, 10 verze, 3 grandi zucche, 20 porri, 5 mazzetti di prezzemolo, 5 mazzi di cipollotti, 25 ravanelli bianchi, e ancora 3 mazzi di insalate, 8 sedani rapa, peperoni grandi gialli rossi e verdi, cipolle e patate e zucchine.
Questo mondo vegetale sono stati utilizzati nel concerto che ha chiuso la tre giorni del progetto “Edible Orchestra”, prodotto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019.
Un’iniziativa voluta per focalizzare l’attenzione sul cibo, non solo come prodotto alimentare, ma anche e soprattutto come valore essenziale per il benessere e l’economia di una comunità.
Il libro dello chef Federico Valicenti “Dalla tavola lucana al paradiso”
Dopo la presentazione del libro dello chef lucano Federico Valicenti “Dalla tavola lucana al paradiso”, dove ogni pagina risulta essere impastata e amalgamata a quella seguente, si è esibito il Food Designer Nick Difino che, insieme a 100 cittadini, ha realizzato con il cibo una vera e propria opera d’arte, l’installazione “Les Tableaux Mangeant”.
Le perfomance del musicista pugliese Don Pasta

Nel corso della tre giorni si è esibito anche il food performer pugliese Don Pasta che, nell’auditorium del Conservatorio, ha messo in scena “United Food Of Matera”, una performance multimediale originale basata sulle testimonianze di otto cittadini materani e sulla loro relazione autentica con il cibo e la cucina.
Le trasformazioni: le carote in flauti o in xilofoni, i porri in violini, i ravanelli in sassofoni
E così aiutati da trapani e coltelli e giravite i musicisti della Vienna Vegetable Orchestra hanno trasformato le carote in flauti o in xilofoni, i porri in violini, i ravanelli in sassofoni e così via. Ma con un ospite d’eccezione, usato solo nel concerto materano, il peperone crusco. Il tipico prodotto lucano è servito per introdurre una originale versione de “Le sacre du printemps (La sagra della primavera)” ridenominata dalla Vienna Vegetable Orchestra “Le Massacre du printemps” con chiusura a base di ortaggi che rotolavano da una pedana verso il pubblico.
Al termine del concerto durato circa un’ora, pubblico in piedi e lunghi applausi non solo diretti alla Vienna Vegetable orchestra che da 20 anni si esibisce in tutto il mondo, ma anche e soprattutto al loro messaggio: i prodotti della natura sono importanti e sono indispensabili per la comunità, quindi vanno difesi ad ogni costo.
Gli ortaggi rimasti sono stati donati alla parrocchia di San Rocco di Matera, guidata da Don Angelo, per produrre un grande minestrone per i più poveri.
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