Ecco la ricetta della crapiata, la zuppa tradizionale di Matera dalle origini antichissime, nata come rito collettivo che celebrava la fine del raccolto. Tanti legumi e patate novelle, cottura lenta e un filo d’olio: sono questi i pochi ma buoni ingredienti che hanno reso questa ricetta celebre nei secoli tanto da renderla un simbolo di Matera. Un piatto tipico che parla della vita di un tempo tra i Sassi, del valore della condivisione e del vicinato. Un piatto che nasce per essere condiviso, possibilmente in tanti, per il quale si usavano treppiedi e grandi recipienti per prepararlo. Ricetta che è anche moderna, adatta anche a una dieta vegan, visto che non prevede alcun ingrediente di origine animale.
Per guarnirla alla fine, un pizzico di pepe o peperoncino e un filo di olio crudo. Se è primavera o estate, provatela tiepida e a piacere aggiungete qualche fogliolina di prezzemolo appena raccolto.
Accompagnatela con vino rosso della Basilicata e pane casereccio.
O gustatela a Matera in una delle sagre che la celebrano. Piatto che nasceva in estate, è perfetto anche per la stagione fredda.