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crapiata ricetta

La Crapiata, la zuppa di legumi di Matera

Ecco la ricetta della crapiata, la zuppa tradizionale di Matera dalle origini antichissime, nata come rito collettivo che celebrava la fine del raccolto. Tanti legumi e patate novelle, cottura lenta e un filo d’olio: sono questi i pochi ma buoni ingredienti che hanno reso questa ricetta celebre nei secoli tanto da renderla un simbolo di Matera. Un piatto tipico che parla della vita di un tempo tra i Sassi, del valore della condivisione e del vicinato. Un piatto che nasce per essere condiviso, possibilmente in tanti, per il quale si usavano treppiedi e grandi recipienti per prepararlo. Ricetta che è anche moderna, adatta anche a una dieta vegan, visto che non prevede alcun ingrediente di origine animale. 

Piatto piatto unico
Cucina Italiana, lucana
Keyword crapiata
Porzioni 5 persone

Ingredienti

  • 100 g di fave non decorticate
  • 100 g di farro
  • 100 g di ceci
  • 100 g di cicerchie
  • 100 g di piselli
  • 100 g di fagioli bianchi
  • 100 g di fagioli occhio nero
  • 200 g di lenticchie piccole
  • 200 g di grano duro
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 cipolla
  • qb Olio Extra Vergine di Oliva
  • 2 foglie di alloro
  • qb pomodorini
  • qb acqua
  • qb sale

Istruzioni

  1. Mettere in ammollo il giorno prima tutti i legumi secchi. Trascorse circa 24 ore, sciacquarli.
  2. Pulire bene le patate novelle lasciando la buccia.
  3. Mettere tutti i legumi e le patatine in una pentola e coprire il tutto di acqua di circa un paio di centimetri.
  4. Far cuocere a fuoco lento per circa 45 minuti.
  5. Aggiungere poi il resto degli ingredienti e un po’ di sale (le carote, il sedano e la cipolla tagliati a tocchetti, i pomodorini a metà o interi).
  6. Procedete per altri 45 minuti circa.
  7. Spegnete il fuoco, aggiungete un filo di olio extravergine d’oliva a crudo, e un po’ di peperoncino in polvere.
  8. Servite caldo accompagnato con un buon vino rosso.

Note

Per guarnirla alla fine, un pizzico di pepe o peperoncino e un filo di olio crudo. Se è primavera o estate, provatela tiepida e a piacere aggiungete qualche fogliolina di prezzemolo appena raccolto.

Accompagnatela con vino rosso della Basilicata e pane casereccio.

O gustatela a Matera in una delle sagre che la celebrano. Piatto che nasceva in estate, è perfetto anche per la stagione fredda.