13 Spighe Verdi, Bandiere Blu dell'agriturismo - InformaCibo

13 Spighe Verdi, Bandiere Blu dell’agriturismo

di Informacibo

Ultima Modifica: 06/07/2016

Sono 13 le località rurali che potranno fregiarsi del titolo di 'Spighe Verdi 2016'.

Una sorta di 'Bandiere blu' rurali, quest'anno celebra la sua prima edizione e, nelle intenzioni dei suoi promotori (Confagricoltura e Foundation for Environmental Education Italia), si pone l'obiettivo di certificare i processi virtuosi dei comuni rurali.
 

Le prime “Spighe Verdi”
Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci (Toscana), Agropoli, Positano e Pisciotta (Campania), Serralunga di Crea (Piemonte), Lavagna (Liguria), Caorle (Veneto), Matelica (Marche), Montefalco (Umbria), Ostuni (Puglia) e Ragusa (Sicilia)
 
'Spighe Verdi' si pone anche come efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un'ottica di occupazione.

Ma affinché il programma raggiunga il massimo del risultato è necessaria la volontà dell'Amministrazione comunale d'iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese alla sua realizzazione. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione di uno schema come "Spighe Verdi", FEE Italia e Confagricoltura hanno condiviso un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Tra quelli presi in considerazione: la partecipazione pubblica; l'educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l'innovazione in agricoltura; la qualità dell'offerta turistica; l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell'arredo urbano; l'accessibilità per tutti senza limitazioni.

“Crediamo fermamente che le politiche di gestione sostenibile del territorio debbano essere allargate a tutte le realtà – ha spiegato nella cerimonia tenutaSI martedì 5 luglio a Roma Claudio Mazza, presidente di Fee Italia – abbiamo ben chiaro che le criticità ambientali si devono affrontare con una visione di sistema più ampia, coinvolgendo tutti i soggetti della comunità locale in un percorso di miglioramento continuo”.
 
Mentre Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, è tornato a sottolineare la centralità del comparto: “L’attività agricola è parte fondamentale del processo di sostenibilità dei territori e il ruolo della nostra organizzazione è quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ed innovazione che le aziende già attuano o sperimentano – ha detto – ecco perché l’esperienza di Fee nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu si integrerà con i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali”.

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Capo Redattore