25 aprile 2020, festa solidale (virtuale) con Slow Food
L’iniziativa mira a raccogliere fondi per Caritas e Croce Rossa e per aiutare i senza tetto e chi non ha cibo. Appello di Carlin Petrini Oltre 1400 adesioni con tanti chef ed esponenti del vino
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 24/04/2020
Quest’anno “festeggiamo” il 25 aprile, la giornata della Liberazione in modo diverso, “assediati” dal coronavirus e chiusi in casa per il lockdown.
Da più parti però arriva l’appello a non dimenticare il significato del 25 aprile e celebrare in una piazza virtuale questa giornata che ricorda la fine dell’occupazione nazi-fascista.
Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, sociologo e scrittore, ha invitato tutti gli italiani a festeggiare online questo momento.
Una grande raccolta fondi per garantire un tetto e un pasto ai più bisognosi e un evento virtuale per celebrare tutti insieme la liberazione
Anche con l’emergenza sanitaria il 25 aprile 2020 sarà un giorno di rinascita. “Il dilagare del nuovo virus e le gravi crisi a esso connesse, ci impongono –scrive in una nota Slow Food- di arricchire questa data di altre liberazioni, necessarie per costruire tutti insieme un avvenire migliore, e di altri valori: la generosità, la vicinanza e il senso di comunità, che il virus non ha debellato, anzi, ha rafforzato in ognuno di noi”.
#IORESTOLIBERA #IORESTOLIBERO
Nasce proprio dalla volontà di riunirci, anche se solo virtualmente, intorno a valori universali e di coltivare il senso di appartenenza, l’iniziativa 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero che ha un duplice scopo:
- raccogliere fondi a favore della Caritas Italiana e della Croce Rossa Italiana per fornire aiuto, anche attraverso la rete di realtà del volontariato in prima linea nell’emergenza sociale sui territori, a quanti non hanno un tetto o un pasto garantito;
- partecipare alla grande piazza virtuale per celebrare tutti insieme il 25 aprile, il giorno che ha segnato la rinascita Italiana dopo l’oppressione nazifascista e che oggi rinnova il proprio appello alla condivisione, all’altruismo, all’impegno civile.
Appello
Vogliamo riconoscerci gli uni nelle altre e negli altri, tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio
Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà. In un momento in cui siamo costrette e costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile, in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, possiamo e dobbiamo stringerci e sostenerci. Vogliamo riconoscerci gli uni nelle altre e negli altri, tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio, e soprattutto ricordarci che una volta passata questa tempesta saremo chiamate e chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile.
All’appello hanno aderito oltre 1400 protagonisti italiani della cultura, della società civile, dello spettacolo e dello sport
Gli chef Chicco e Roberto Cerea, Massimiliano e Raffaele Alajmo, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco, esponenti del del vino, da Camilla Lunelli a Francesco Marone Cinzano, da Maria Teresa Mascarello a Walter Massa, da Alessio Planeta a Matilde Poggi, da Roberta e Bruno Ceretto a Paolo Damilano, da Franco Allegrini a Giancarlo Aneri, da Michele Bernetti a Chiara Boschis, da Silvano Brescianini ad Antonio Capaldo, da Luca Cuzziol ad Oscar Farinetti, da Elena Fucci a Gerardo Giuratrabocchetti, da Josco Gravner a Nicodemo Librandi, da Marta Rinaldi a Giuseppe Tasca d’Almerita e Ornella Venica.
La destinazione dei fondi sarà verificata da un comitato di garanti: Tito Boeri, Giancarlo Caselli, Enrico Giovannini, Morena Piccinini e Gustavo Zagrebelsky.
L’elenco dei firmatari, in ordine alfabetico, e tutte le altre informazione sull’iniziativa si trovano sul sito www.25aprile2020.it.
La raccolta fondi
L’emergenza sanitaria in Italia inizia lentamente ad allentare la pressione: ci vorranno ancora tempo e pazienza – oltre al grande lavoro del personale sanitario innanzitutto – per poterci dire liberi dal virus. Intanto però ci troviamo già a fare i conti con altre emergenze, che occuperanno le nostre vite per molto tempo. Da alcuni giorni si è resa drammaticamente evidente un’emergenza sociale che sta diventando sempre più pressante e che riguarda tutte quelle persone che non hanno un tetto o non hanno accesso a un pasto garantito. Un esercito silenzioso e dolente che si ingrossa ogni giorno, alimentato dalla terribile crisi economica innescata dalle necessarie azioni intraprese per contrastare il dilagare del virus. E mentre l’emergenza sanitaria ci costringe in casa e ci costringerà a ridottissime relazioni sociali ancora per molto tempo, l’emergenza sociale crescerà attorno a noi, toccherà molti di noi, lascerà un segno non meno indelebile di quello del virus.
Ecco perché, proprio in occasione del 25 aprile, i firmatari dell’appello invitano gli italiani a sostenere quelle realtà che lavorano per aiutare quanti affrontano questi tempi in condizioni di maggiori difficoltà. Sono molte le associazioni del terzo settore in tutta Italia che lavorano per sostenere, in vario modo, i bisogni delle persone più fragili. La scelta è caduta su due realtà presenti capillarmente in tutta la penisola, a cui verrà chiesto di fare da capofila rispetto alla rete del volontariato che è la prima linea dell’emergenza sociale sui territori: la Caritas Italiana e la Croce Rossa Italiana.
Tutti possiamo dare il nostro contributo, ognuno secondo le proprie possibilità, con una libera donazione, già a partire da oggi attraverso il sito www.25aprile2020.it, collegato alla piattaforma GoFundMe.
La grande piazza virtuale
Il 25 aprile 2020 alle 11, l’Italia potrà inoltre unirsi in una grande manifestazione virtuale, che si aprirà con l’Inno di Mameli.
Sarà un 25 aprile di liberazione, forse il più grande dal dopoguerra. Stringiamoci intorno alle nostre comunità locali per ridare forza alla comunità nazionale e a quella globale.
L’iniziativa si può seguire su www.25aprile2020.it, sulla pagina Facebook, e sul profilo Instagram.
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