A Expo la Giornata dell’Agricoltura italiana targata Coldiretti
di Informacibo
Ultima Modifica: 15/09/2015
Milano Expo 15 settembre 2015. Un’Expo tutto tinto di giallo oggi a Milano. Fazzoletti, bandiere, cappellini e soprattutto persone. Tante. Sono circa 30 mila gli agricoltori di Coldiretti che questa mattina hanno invaso l’esposizione universale per la Giornata dell’agricoltura.
La cerimonia si è aperta con l’esecuzione dell’inno italiano alla presenza delle autorità nazionali, tra cui il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, il commissario generale di Expo, Giuseppe Sala, il governatore lombardo, Roberto Maroni, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
Poi è arrivato il “convinto sostegno” del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nella “lotta al lavoro nero e al caporalato”. Il capo dello Stato, in un video messaggio ha definito questi fenomeni “dolorosi e inaccettabili”, una “piaga sociale che deve essere eradicata”. “Le iniziative legislative messe in campo” contro il caporalato, ha aggiunto Mattarella, “sono una risposta dovuta a questa odiosa pratica di sfruttamento”.
Il premier Matteo Renzi, è arrivato al Sito dell'Esposizione Universale poco prima di mezzogiorno, accolto trionfalmente dalla Coldiretti, una volta bacino elettorale della Democrazia Cristiana.
"Trasparenza della filiera e etichetta di origine" sono due delle richieste che Coldiretti ha rinnovato al presidente del consiglio Matteo Renzi per dire no alle ‘tonnellate di derrate alimentari che arrivano nel nostro Paese e diventano improvvisamente italiane", come ha spiegato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Sergio Mattarella: «Eliminare il caporalato»
Sul caporalato il passaggio più importante del messaggio che a Coldiretti ha inviato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «È un’odiosa pratica di sfruttamento che colpisce le fasce più deboli: donne, giovani, stranieri. Una piaga che va eliminata con determinazione». Parole apprezzate dalla marea gialla, almeno quanto quelle di Carlin Petrini, che dal palco ha parlato di orgoglio e distorsioni: «Il cibo – ha detto il fondatore di Slow Food – non è solo mercanzia, dentro c’è il lavoro di chi lo produce, ci sono la fragilità e la forza dell’agricoltura. Abbiamo bisogno di mercato libero e non di un libero mercato che favorisce gli oligopoli. E si passa per un prezzo che dev’essere giusto, né troppo alto né troppo basso. Mantenendo la solidarietà con chi soffre per cancellare la fame. Ma anche valorizzando il lavoro di chi coltiva».
Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina
Il ministro Maurizio Martina: “Coldiretti è associazione di cui essere orgogliosi”
“Grazie per il vostro protagonismo qui ad Expo. La considerazione importante che mi viene in mente guardandovi è che davvero non c'è organizzazione agricola in Europa che possa radunare così tanti agricoltori e coltivatori in un posto non per protestare ma per proporre. Questa è una specificità di questa esperienza associativa di cui dovete essere orgogliosi e di cui siamo orgogliosi come Paese”: così il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina in un passaggio del suo intervento.
Renzi: «Il prossimo anno non si pagheranno né Imu né Irap agricole»
Il premier Renzi sottolinea che «Con gli agricoltori siamo passati dal mugugno alla proposta. E allora il governo risponde. Il prossimo anno non si pagheranno né Imu né Irap agricole. Abbiamo trovato le coperture ieri sera con Padoan».
Giuseppe La Vergatta di Vasto (Chieti)
I numeri positivi snocciolati dalla Coldiretti
Quella i Coldiretti è stata una giornata di mobilitazione, nel giorno dell’assemblea nazionale, con tanti numeri positivi sull’agricoltura italiana: 1,6 milioni di aziende, 250 miliardi di fatturato ogni anno, il 15 per cento del Pil nazionale. E poi i 272 prodotti Dop e Igp, e le 4.886 specialità regionali da tutelare. «Qui a Expo – dice il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo – portiamo le nostre storie, e un modello che si fonda sul legame tra imprese e territorio, sulla sicurezza alimentare, sulla qualità. E ci prendiamo un impegno: sul caporalato non faremo sconti».
«C’è soprattutto il record per le esportazioni, che – sottolinea Moncalvo – sono cresciute del 10 per cento nei primi due mesi di Expo e in proiezione arriveranno oltre 36 miliardi di euro a fine anno. È un motore di crescita anche dell’occupazione, e al Sud le assunzioni sono già cresciute dell’11 per cento in questo 2015, addirittura del 31 per cento se si considerano le sole donne».
Ma la festa arriva anche a una settimana dalle proteste degli agricoltori al Brennero, contro il falso made in Italy. Ancora Moncalvo: «È una mobilitazione che continua, contro fiumi di prodotti che non dovrebbero entrare e invece arrivano. Andremo avanti su questo fronte e nel sostenere una filiera trasparente, con etichette più rigide. È un buon segno che il governo abbia confermato l’obbligo di indicare lo stabilimento di trasformazione».
La marea gialla Coldiretti a Expo
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