Alimenti non salutari, dall'Onu attacco al made in Italy? - InformaCibo

Alimenti non salutari, dall’Onu attacco al made in Italy?

Dichiarazione del ministro Gian Marco Centinaio: “E' gravissimo quello che sta succedendo contro il nostro Paese”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 12/12/2018

Sono ore decisive per il futuro del made in Italy del food. Domani, giovedì, l’assemblea generale dell’Onu potrebbe approvare una risoluzione che definisce come pericolosi per la salute gran parte dei prodotti agroalimentari italiani perchè il loro contenuto di grassi, sale o zuccheri supera la soglia ritenuta accettabile dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Il pericolo per il made in Italy agroalimentare che pareva sventata solo un paio di mesi fa, come aveva scritto InformaCibo, torna ora ad incombere sul settore, attraverso una risoluzione alla seconda commissione dell’Assemblea generale Onu, nell’iniziativa Global Health & Foreign Policy, firmata da Francia, Brasile, Norvegia, Indonesia, Sudafrica, Thailandia e Senegal.

Il voto finale ci sarà il 13 dicembre 2018: si aprono degli spiragli?

Dalle ultime notizie si apprende che ci sono delle novità. Le delegazioni di Italia, Brasile e Messico hanno raggiunto un accordo sul paragrafo 7 della risoluzione sullo sviluppo sostenibil presentata dai sette paesi del Global Health & Foreign Policy.

“Il controverso paragrafo –secondo il Sole 24Ore– che ripropone la proposta dell’Oms di introdurre tasse, etichette di allarme e restrizioni nel marketing su “cibi e bevande non salutari” è stato modificato con un linguaggio che tiene conto della Dichiarazione politica approvata all’unanimità dai capi di stato e di governo il 27 settembre, in occasione del vertice Onu sulle malattie non trasmissibili. Non si parla più di cibi “sani” e “non sani”, e non si prevedono più per questi ultimi l’applicazione di tasse, restrizioni al marketing e etichette di pericolo come per le sigarette. La mozione Fpgh nella nuova versione che salva il made in Italy del food è stata consegnata venerdì pomeriggio (ora di New York) al segretariato Onu. È iniziato il periodo di silenzio-assenso di 48 ore”.

La situazione  rimane però ancora in sospeso

Il senso di urgenza è ben riassunto in una dichiarazione rilasciata ieri dal ministro del Mipaaft Gian Marco Centinaio: “E’ gravissimo quello che sta succedendo contro il nostro Paese”.

Interviene il presidente nazionale di Coldiretti

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, spiega che “un corretto regime alimentare si fonda sull’equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non va ricercato sullo specifico prodotto. Non esistono cibi sani o insalubri, ma solo diete più o meno sane”, aggiunge Prandini che sottolinea come la risoluzione che potrebbe essere votata giovedì rappresenti “un pericolo rilevante per il made in Italy agroalimentare che nel 2018 ha messo a segno un nuovo record delle esportazioni con un +3% nei primi sei mesi dopo il valore di 41,03 miliardi del 2017“.

Ed ora non ci rimane che attendere le decisioni dell’Onu.

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