“Caroso Montepulciano d’Abruzzo Dop", premiato da Wine Spectator - InformaCibo

“Caroso Montepulciano d’Abruzzo Dop”, premiato da Wine Spectator

La rivista più influente nel mondo del vino, nota anche come la “bibbia del vino”, lo definisce “un vino eccezionale”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 26/08/2019

Per il “Caroso Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2013” è arrivato la definizione più importante della sua “vita”: “è un vino eccezionale”, così lo ha definito la Bibbia del Vino, Wine Spectator.

Nella foto in alto, i giovanissimi, Pier e Selene, matricola al Dams di Bologna, mentre gustano il vino premiato: la foto è stata scattata ad Ortona, nel Castello Aragonese, durante la serata di Calici di Stelle 2019.

Dopo i 97 punti e il premio di “Secondo Miglior Vino Rosso d’Italia” assegnati da Luca Maroni, un altro prestigioso riconoscimento si aggiunge al ricco medagliere del Caroso Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2013, Wine Spectator, la rivista più influente nel mondo del vino nota anche come la “bibbia del vino”, gli attribuisce una straordinaria votazione di 91 punti «oustanding wine», ovvero vino eccezionale con carattere e stile superiori. Un successo continuo “un amore oltre il tempo” di questo storico vino di Codice Citra, di cui ogni bottiglia è una poesia da degustare e un’emozione da sorseggiare.

Il commento di Valentino Di Campli, presidente di Codice Citra

Il Caroso Montepulciano d’Abruzzo dop  Riserva – dice Valentino Di Campliè presente nei mercati nazionali e internazionali da più di quarant’anni e rappresenta un perfetto ambasciatore del territorio abruzzese. Un vino raffinato e di corpo, dal colore rosso carico con leggeri riflessi violacei, rispecchia nel bicchiere l’animo forte e gentile dei vignaioli d’Abruzzo. Oggi questo riconoscimento di Wine Spectator ci riempie di orgoglio e conferma la validità del nostro impegno nella valorizzazione e promozione dell’Abruzzo. Questo punteggio onora ancora di più la nostra scelta di continuare a lavorare coniugando innovazione e ricerca alle peculiarità tradizionali, per esprimere appieno l’X-Factor dei vini abruzzesi”.

«Caroso» è un nome legato all’antica tradizione vinicola del territorio. La sua autenticità risiede nel corpo, nella potenza e nell’eleganza che si manifestano al massimo grazie alla vinificazione tradizionale delle uve, in poche parole “il vino com’era una volta”. E’ ottenuto da uve Montepulciano provenienti dai vigneti coltivati dai 3.000 soci vignaioli all’interno dei 6.000 ettari, nelle zone dove le condizioni microclimatiche ideali tra il mare Adriatico e la montagna Majella favoriscono la crescita di ottime uve.

Caroso Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2013 – afferma Davide Dias, enologo di Codice Citra – è un vino intenso e ammaliante in cui aromi fruttati si coniugano alle note speziate. Al gusto è elegante e potente, dalla ricca trama tannica con sensazioni retrolfattive di frutta rossa amalgamate a sentori di spezie e liquirizia. Questo risultato di grande risonanza premia, ancora una volta, la nuova filosofia produttiva dell’azienda che, in collaborazione con il dott. Riccardo Cotarella e il prof. Attilio Scienza, sta concentrando gli investimenti su progetti di zonazione e agricoltura di precisione focalizzati a valorizzare l’unicità dei terroir abruzzesi”.

Palmarès del Caroso Montepulciano d’Abruzzo dop Riserva 2013:

1. Medaglia d’oro – Mundus Vini 2018

2.  Medaglia d’oro – China Wine Spirits Award 2018

3.  Medaglia d’oro – Sakura Japan Women’s Wine Award 2018

4.  97 punti e Secondo Miglior Vino Rosso d’Italia – I Migliori Vini Italiani 2019 di Luca Maroni

5.  Medaglia d’argento – Concours Mondial de Bruxelles 2018

6.  Medaglia di bronzo – Decanter Wine Awards 2018

7.   89 punti – Wine Enthusiast Magazine

8.   Bollino Rosso – Merano Wine Awards 2018

Codice Citra, fondata nel 1973, raggruppa nove cantine della provincia di Chieti, è la principale realtà produttiva vitivinicola d’Abruzzo che unisce tecnologia, controllo e competenze di una grande azienda alla qualità e alle peculiarità del lavoro tradizionale di 3.000 famiglie di soci vignaioli che coltivano 6000 ettari di vigneti.

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