Censis: nella spesa degli italiani conta non solo il prezzo, ma soprattutto trasparenza e salute - InformaCibo

Censis: nella spesa degli italiani conta non solo il prezzo, ma soprattutto trasparenza e salute

di Informacibo

Ultima Modifica: 24/03/2017

Come sono cambiate le abitudini dei consumatori nei confronti degli aquisti di cibo?

La risposta è arrivata dalla ricerca “Il futuro dell’alimentazione: tra stili di vita contemporanei e nuovi modelli di fruizione”, realizzata dal Censis per Nestlé Italia e presentata a Milano giovedì 23 marzo da Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis e discussa da Massimo Ferro, Direttore Corporate Strategy di Nestlé in Italia, Antonio Civita,Amministratore Delegato di Panino Giusto, Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato e Direttore Scientifico di Cefriel – Politecnico di Milano, Alberto Mattiello, Head of Future Thinking Project J. Walter Thompson, Isabella Benedetta Potì, Pastry Chef del ristorante Bros di Lecce, Francesco Pugliese, Amministratore Delegato e Direttore genrale di Conad eAlessandro Squeri, Direttore Vendite di Steriltom e Presidente Giovani Imprenditori di Federalimentare.

Il cibo torna al centro nella spesa degli italiani

Un dato salta subito agli occhi: è ritornata l’interesse per il cibo nella spesa degli italiani.

Considerato un calo di consumi alimentari del -10,9% tra il 2007 e il 2016, la spesa alimentare nel 2015/2016 è tornata a crescere dell’1,1 per cento. La quota di spesa alimentare sul totale dei consumi delle famiglie italiane è assestata al 14,3%, una cifra superiore alla media degli altri Paesi europei.

Conta meno il prezzo ma di più Trasparenza, Salute e Italianità

Diversamente da quanto accade nel resto del mondo, a guidare la spesa del consumatore italiano non è il prezzo, ma sono fattori qualitativi e “valoriali” quali la trasparenza delle informazioni (94,4%), la funzionalità (prodotti a lunga scadenza, 88,4% e o facili da cucinare, 75,1%), la salute (84,6%), l’eticità (83,5%).

“Nei grandi cambiamenti di abitudine l’italianità ha ancora un ruolo fondamentale – ha aggiunto Massimo Ferro, direttore corporate strategy di Nestlé in Italia -. Noi crediamo che quando l’eccellenza italiana incontra quella industriale, tecnologica e una visione di lungo periodo, magari basata sul brand, si può creare un fenomeno economico”.

Per la ricerca del Censis infatti l'italianità è un valore per il quale il consumatore è disposto a pagare qualcosa in più (85,5%), in linea con un fenomeno globale di domanda di italian foodche dal 2010 al 2015 è cresciuto nel mondo del 36,5%”.

La Marca assume un ruolo di guida e di garanzia

“E' interessante notare – ha detto Valerii – come, più si ampliano offerta e canali, più la marca assuma un ruolo di guida e di garanzia: gli italiani, compresi i Millennials, sono disposti a pagare di più per il prodotto di marca, soprattutto quando comprano alimenti salutistici (71,1%), cibi pronti o semipronti (69,6%), prodotti nei distributori automatici (71,3%). E anche quando ordinano cibo cucinato a domicilio, dove quindi la marca è il ristorante o la piattaforma di acquisto".

La ricerca dà un'altro dato, il 67,3% dei consumatori è disposto a pagare di più per i prodotti della marca di fiducia.

Il consumatore è esperto, legge l’etichetta e cerca l’healthy food e il bio – ha twittato in rete uno dei relatori Francesco Pugliese, direttore generale e Ceo Conad – Le nostre Mdd soddisfano i bisogni di tutti”.

VIDEO Intervista di “Affaritaliani.it” ai relatori.

26 milioni di italiani attenti agli aspetti salutisti

Quanto ai canali per l'acquisto, l'approccio dei consumatori è pragmatico: se 31 milioni di consumatori usano il cibo pronto o semipronto, ci sono 26 milioni di italiani attenti agli ingredienti salutisti (26 milioni). Il take-away acquistato online sta spopolando (19,4 milioni), così come alimenti e bibite nei distributori automatici (25,3 milioni). Ma il consumatore fotografato dal Censis è anche consapevole: si informa e lo fa prevalentemente in rete (57%, percentuale che sale al 74,2% nel caso dei Millennials).

Ad acquistare cibo in rete sono ancora pochi, ma la tendenza complessiva è in crescita.

La ricerca Censis ha fotografato in maniera chiara la complessità di quello che sta accadendo oggi nel mondo dei consumi con il cibo che torna centrale nella spesa degli italiani.
 

QUI La ricerca del Censis

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore