Coca Cola compra Costa Coffee, catena borgotarese famosa nel mondo - InformaCibo

Coca Cola compra Costa Coffee, catena borgotarese famosa nel mondo

Costa Coffee è stata fondata a Londra dai fratelli, Bruno, Sergio e Giancarlo Costa, nativi di Borgotaro in provincia di Parma

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 03/09/2018

Coca-Cola ha raggiunto un accordo definitivo per l’acquisizione della piattaforma del caffè Costa Limited (appartenente al gruppo Whitbread), che ha sede nel Regno Unito e ha attività in gran parte dell’Europa, Africa, Medio Oriente e Asia-Pacifico.

Costa Coffee è tutta italiana, anzi parmense, negli anni novanta infatti i Costa, da Borgotaro, sono riusciti a convertire gli inglesi dal tè al caffè

Ma ne parliamo dopo.

Ora ritorniamo all’accordo tra Coca Cola e Costa che vale 5 miliardi di euro e per la Coca-Cola ha l’obiettivo di diversificare il proprio business, a seguito dell’ondata salutista che ha portato a un calo delle vendite delle bibite gassate e zuccherate e consentirgli di espandersi nel settore del caffé e delle bevande calde. La Costa Coffee è la seconda catena di caffè più grande del mondo dopo Starbucks e la più grande nel Regno Unito.

Il gigante delle bollicine risponde così all’accordo siglato tra le multinazionali Nestlé e Starbucks e a quello più recente tra Pepsi e Soda Stream

L’accordo sarà reso operativo entro la prima metà del 2019.

 Costa offre a Coca Cola nuove capacità e competenze nel caffè e il nostro sistema può dare a Costa l’opportunità di far crescere il proprio marchio in tutto il mondo, ha spiegato James Quincey, presidente e amministratore delegato del colosso delle bibite gasate. “Quello delle bevande calde era uno dei pochi segmenti del panorama delle bevande nel quale Coca Cola non aveva un marchio globale. Costa ci consente l’accesso a questo mercato attraverso una piattaforma forte”, ha concluso Quincey.

I fratelli Giancarlo, Sergio e Bruno Costa da Borgotaro al business globale del caffè

Dall’Appennino parmense a Londra

La catena si Costa Coffee è stata creata dagli immigrati italiani, i fratelli Sergio, Giancarlo e Bruno Costa, approdati in Gran Bretagna dall’appennino parmense, da Borgotaro per l’esattezza, negli anni ’60.

Nel ’71 i Costa realizzarono una torrefazione a Lamberth nel centro di Londra, per rifornire i ristoranti locali e i negozi specializzati di caffè tostato italiana; sette anni più tardi, nel ’78, creano la prima caffetteria, annessa a una piccola trattoria, poi crescono fino a creare una catena di 41 locali.

Nel 1995, la decisione di vendere, per 23 milioni di sterline, a Whitbread, la multinazionale quotata alla Borsa di Londra, nonché il più grosso operatore di caffè e di hotel del Regno Unito, quello che ha venduto il marchio alla Coca Cola oggi.

Tutte le cifre di Costa Coffee

Costa Coffee è cresciuta di molto negli ultimi anni: oggi conta circa 4.000 punti vendita in tutto il mondo e gestisce anche un business di 8mila macchine self-service.

Dei 1.280 punti vendita esteri, 395 si trovano in Cina.

Costa Coffee a Dubai è stato il primo al mondo a distribuire caffè, tramite droni, ai clienti che prendevano il sole sulle spiagge di Dubai.

All’inizio del 2017 il fondo americano Elliott, un fondo ad alto rischio, entra con una quota superiore al 6% nel capitale di Whitbread. E Whitbread decide di scorporare la società dalle altre attività del gruppo per quotarla in Borsa entro due anni.

Per quanto riguarda Coca Cola l’affare Costa Coffee garantirà un importante vantaggio nel mondo del caffè, dove su scala globale il primo posto è occupato da Starbucks.

Delle radici parmigiane è rimasto quindi il nome e il ricordo dei primi anni. Il resto è solo un “global business”.

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