E’ la Giornata mondiale della pizza
Ogni giorno ne vengono sfornate 8 milioni. Nella classifica svetta l'Abruzzo. La pizza più amata dagli italiani
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 17/01/2019
E’ il 17 gennaio, Giornata mondiale della pizza.
Nell’occasione Italmopa – Associazione Industriali Mugnai d’Italia, ricorda che il consumo procapite di un prodotto simbolo della tradizione alimentare italiana nel mondo raggiunge, nel nostro paese, circa 8 kg, un quantitativo significativo ma comunque largamente inferiore al consumo – 13 kg circa – registrato negli Stati Uniti.
In Italia in un anno 350.000 tonnellate di farina di frumento tenero destinato alla produzione di pizza e snack
Secondo i dati Italmopa, il quantitativo di farina di frumento tenero destinato alla produzione di pizza e snack (focacce, torte salate, ecc.) ammonta annualmente, in Italia, a circa 350.000 tonnellate.
Le attività di produzione di pizza artigianale (ristoranti, pizzerie, bar, gastronomie, take away) rappresentano tuttora circa l’80% dei consumi, mentre il settore surgelati copre il 20% circa degli stessi consumi. Una percentuale, quest’ultima, che registra da anni una crescita sostanziale sia per la capacità di innovazione del comparto, sia perché i nuovi trend alimentari portano verso segmenti merceologici che fanno leva sul binomio qualità/facilità e rapidità di consumo.
Per quanto riguarda l’ingrediente principale della pizza, ovvero la farina di frumento tenero, Italmopa ricorda che non esistono regole universali per la produzione di pizza di qualità e ogni pizzaiolo potrà essere libero di sperimentare un proprio impasto, tenendo tuttavia presente che esso deve essere elastico e, allo stesso tempo, morbido e tenace.
Un esempio? Nel caso della pizza napoletana STG – Specialità Tradizionale Garantita, il disciplinare di produzione prevede che la farina debba avere, tra l’altro, le seguenti caratteristiche: W compreso tra 220 e 380 – P/l tra 0,50 e 0,70 – Falling Number tra 300 e 400 – Proteine tra 11 e 12,5%.
La pizza Margherita la più amata dagli italiani
Per quanto riguarda invece la loro pizza preferita, gli italiani non hanno dubbi: secondo un recente sondaggio effettuato dalla Doxa per conto di Italmopa, la pizza margherita si aggiudica il primo posto con il 57% circa delle preferenze, davanti alla pizza napoli (17%), la quattro stagioni (8%), la diavola (7%) e la boscaiola (6%).
L’Abruzzo svetta in classifica: un’attività ogni 267 residenti
Sul fronte rapporto pizzerie/abitanti la classifica regionale vede l’Abruzzo con un’attività ogni 267 residenti, Sardegna (un’attività ogni 273 abitanti), Calabria (285), Molise (307) e Campania (335). Ampia la proposta sul fronte della distribuzione moderna con 45,9 referenze di pizze surgelate (fonte Iri) e quasi 48 milioni di kg acquistati per una spesa di circa 300 milioni di euro, il 2,7% in più rispetto all’anno precedente. Intanto, come sottolinea l’Associazione Verace Pizza Napoletana che raggruppa al suo interno oltre 760 pizzerie affiliate, più di 470 pizzaioli iscritti all’albo e sei scuole nei cinque continenti, l’Unesco ha riconosciuto l’arte del pizzaiuolo napoletano, ma in Italia non è ancora inquadrata professionalmente e dal punto di vista normativo e lavorativo la figura del pizzaiolo.
Arrivano le Olimpiadi della vera pizza napoletana
Dall’8 al 10 luglio a Napoli. InformaCibo intervista il presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, Antonio Pace (continua...)
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