Era Goffi: a Torino la cena con gli Amici Acidi
Lo chef Lorenzo Careggio (scuola Niko Romito) realizzerà una cena interamente dedicata al mondo degli aceti
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 15/11/2019
Per la prima volta a Torino gli Amici Acidi sveleranno tutti i segreti del mondo dell’aceto.
Succederà il 20 novembre da EraGoffi, il ristorante torinese guidato dallo chef Lorenzo Careggio dove, a partire dalle 20:00, si svolgerà una cena interamente pensata e dedicata a questo prodotto fondamentale in cucina.
Gli Amici Acidi è il nome di un gruppo che nasce dall’amicizia tra Andrea Widmann (Baron Widmann), Joško Sirk (Sirk della Subida), Andrea Paternoster (Mieli Thun), Andrea Bezzecchi (Acetaia San Giacomo) e Mario Pojer (Pojer&Sandri).
Accomunati dalla passione per le fermentazioni, dal rispetto delle materie prime, dei tempi e delle lavorazioni, di professione fanno tutt’altro: c’è chi produce miele, chi si occupa di ospitalità, chi produce vino e chi aceto tradizionale balsamico. L’amore e la passione per un sapore dimenticato sono però i valori che stanno alla base della loro missione: far conoscere l’aceto con la sua storia e la sua versatilità.
C’è anche un Manifesto dell’aceto
Per questo alcuni mesi fa hanno presentato il Manifesto dell’aceto, volto a supportare la produzione artigianale di uno dei prodotti più diffusi in Italia. Il Manifesto prevede che gli aceti siano integri, cioè non diluiti con acqua, che vengano affinati in botti di legno senza il controllo delle temperature né del tempo (devono trascorrere almeno sei stagioni) e disconosce l’utilizzo della cosiddetta “madre” considerata un falso mito nel mondo degli aceti: “si tratta di un agglomerato cellulosico di natura batterica inutile al processo che, depositandosi sul fondo, può anzi creare odori sgradevoli”, spiegano. Semplici regole da seguire per la produzione di un buon aceto, dunque: una materia prima di qualità, non diluita e che non sia scarto di altre produzioni; i tempi legati al passare delle stagioni rispettati senza forzature meccaniche che andrebbero ad alterare le qualità organolettiche della materia prima; nessun intervento sulla temperatura per rispettare i profumi e gli aromi originari che attraverso l’ossidazione evolvono e si arricchiscono.
Gli aceti saranno la base della cena ideata da EraGoffi (costo 60,00 euro vini compresi; prenotazioni a [email protected]) che prevede l’utilizzo, in ogni portata, di un aceto degli Amici Acidi.
Questo il menù: Carpione tiepido di Salmerino e radici con Aceto d’uva (Sirk della Subida); Maialino glassato e carote in agrodolce con Aceto di Miele di Abete (Mieli Thun); Risotto aceto di Lambrusco e cipolline con Aceto di vino di Lambrusco Bio (Acetaia San Giacomo); Agnello prugne e il loro aceto con Aceto di Prugne (Baron Widmann); Lamponi meringa e cioccolato con Aceto di Lamponi (Pojer&Sandri).
Al menù saranno abbinati i seguenti vini: Bianco da uve friulano di Mitja Sirk 2018; Lambrusco reggiano Cantina Storchi a rifermentazione naturale in bottiglia; Idromiele L’Esuberante di Mieli Thun; Schiava Alto Adige 2018 di Baron Widmann e Merlino rosso fortificato 17/04 di Pojer&Sandri.
Usare aceto non vuole dire mangiare acido, anzi. Vuol dire mangiare fresco
“La riscoperta dell’acidità negli anni della mia formazione – spiega Lorenzo Careggio – ha portato a rendere centrale il ruolo dell’aceto nella mia cucina. L’aceto è passato da ingrediente di piatti tipici come il carpione a elemento fondamentale per bilanciare le mie proposte e per renderle più appetibili. Dopo l’incontro con gli Amici Acidi e la loro filosofia, con cui mi trovo molto in sintonia, credo che l’aceto possa e debba diventare ingrediente di ogni piatto, essere riconoscibile e diventare protagonista”.
“Usare aceto – aggiungono gli Amici Acidi – non vuole dire mangiare acido, anzi. Vuol dire mangiare fresco perché l’aceto dona freschezza, toglie stucchevolezza, conferisce digeribilità ai piatti ed è un alleato di chi cucina. Ecco perché è un ingrediente immancabile nelle cucine, ma ecco anche perché stiamo lavorando alla creazione di una bevanda frutto del nostro lavoro di squadra”.
EraGoffi è stato inaugurato nell’ottobre del 2018 da Alberto Fele, Lorenzo Careggio e Marco Pandoli e il locale, a un anno dall’apertura, è già stato inserito nelle principali guide nazionali del settore: Espresso, Golosario, Gambero Rosso.
I soci torinesi hanno anche aperto: Cantina da Licia, luogo vocato al mondo enologico dove mangiare scegliendo menù stagionali legati al territorio e alla tradizione (via Mazzini, 50); CasaGoffi (viale Michelotti 52/c), lo spazio del cortile e dell’originaria tettoia di Goffi Del Lauro affacciata sul lungo Po Michelotti in cui, da maggio a ottobre, si può godere la bella stagione e la pace del luogo all’aperto con pranzi e cene più informali.
EraGoffi si trova in corso Casale 117 a Torino (Tel. 011.427.34.50 – 389.966.72.93).
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