Il futuro della storia di Carpenè Malvolti - InformaCibo

Il futuro della storia di Carpenè Malvolti

di Informacibo

Ultima Modifica: 20/06/2015

Il "futuro della storia" – già narrato e scritto da 147 anni – per Carpenè Malvolti si è sempre fondato, e non avrebbe potuto essere altrimenti, sul Territorio attraverso il rispetto e la valorizzazione di tutte le sue componenti valoriali ed economiche.

Quel Territorio, asset fondamentale ed imprescindibile del successo imprenditoriale, che sin dal 1868 ha permesso all'Azienda di Conegliano di proporsi ed affermarsi quale custode di una grande tradizione nella produzione di spumanti e distillati e, come punto di riferimento per lo sviluppo economico territoriale.

Per suggellare ancora una volta questa importante relazione tra Territorio ed Azienda, Carpené Malvolti ha colto l’occasione dell’incontro annuale con i propri Vignaioli, tenutosi giovedì 18 giugno alla presenza anche delle Istituzioni, per presentare le nuove determinazioni imprenditoriali e strategiche dell'Impresa.

Rosanna Carpenè con i viticoltori Merotto e Tormena durante la premiazione

Alla presenza di Floriano Zambon, Sindaco di Conegliano, di Damiana Tervilli, Dirigente Scolastico dell’ITS Cerletti e dei Vignaioli, Etile Carpenè Presidente della S.p.a. di Famiglia ha dichiarato: "per il futuro della Carpenè Malvolti abbiamo assunto recenti importanti decisioni e già definito diversi e significativi investimenti che, attraverso il nuovo e progressivo impegno in Azienda di mia figlia Rosanna, proietteranno l'Azienda verso nuove frontiere e ambiziosi traguardi. Peraltro è già in atto una ristrutturazione del nostro storico sito produttivo per renderlo ancora più ospitale, efficiente ed efficace. Ma la determinazione più recente in ambito di riorganizzazione aziendale, di cui voglio farVi partecipi, è il ritorno dal prossimo 1 di settembre alla gestione diretta della distribuzione dei nostri prodotti sul mercato Italiano. Una scelta imprenditoriale ben precisa oltreché aziendale – ha affermato Etile Carpenè – operata in ragione dello sviluppo della marca e di un più ampio quadro di rinnovamento strategico in ambito commerciale e marketing intrapreso ormai da più di due anni".

I presupposti e gli obiettivi della scelta intrapresa, seppur in un contesto economico di forte competitività, risiedono essenzialmente nella convinzione che una strategia sempre più fortemente consumer oriented non possa prescindere dalla gestione diretta di tutte le dinamiche ad essa afferenti, in considerazione peraltro che nella stessa mission la brand equity rappresenti da sempre la radice ed il fine ultimo dell'attività imprenditoriale. Una scelta nata essenzialmente dalla consapevolezza che una marca debba gestire direttamente le logiche e le dinamiche commerciali e marketing sui vari mercati ed in particolare sul mercato di riferimento, che per Carpenè rappresenta circa il 45% del business aziendale.

L'incontro con i Vignaioli, è stato anche l'occasione per presentare ufficialmente la ricerca condotta, nell'ambito del progetto "Generazioni D.O.C.G", dagli studenti della Fondazione ITS Cerletti, i quali hanno lavorato all'approfondimento delle origini storiche e culturali del Prosecco e di come le stesse siano inscindibilmente diffuse e radicate nel Territorio di appartenenza e distribuite in due millenni di storia. Una eccellente dimostrazione di proficua collaborazione tra Pubblico e Impresa, che ha condotto – grazie all'intuizione imprenditoriale di Rosanna Carpenè – alla creazione di un nuovo prodotto dalla valenza unica e storica: il Pvxinvm, un Prosecco D.O.C.G. d'eccellenza proposto ai vertici della Piramide Qualitativa della produzione aziendale in tiratura limitata e che sarà in commercio a partire dal prossimo mese di settembre. Il Pvxinvm rappresenta altresì la quintessenza e la sintesi dei valori fondanti del Marchio: il legame con il Territorio e con la sua Storia.

Per l’occasione è stata realizzata una tiratura limitata di speciali "etichette numerate": alla Famiglia stessa, sono state simbolicamente riservate l'etichetta numero 1 in platino, come segno di riconoscenza per lo storico impegno per il Territorio a cui appunto è fortemente legata, ed altre tre etichette in oro corrispondenti rispettivamente al 1868 anno della fondazione, 1924 anno in cui per la prima volta viene riportato in etichetta il termine Prosecco e il 2015 anno di nascita del Pvxinvm. In ordine poi sono state consegnate la numero 2 al Comune di Conegliano, la 3 alla Regione Veneto, la 4 alla Scuola Enologica G.B. Cerletti, la 5 alla Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo. A partire dalla numero 6, tutte in argento, sono state attribuite progressivamente ai Viticoltori, in ordine di longevità del rapporto di collaborazione con la Carpenè Malvolti e siffatto numero sarà lo stesso per ogni annata, così da divenire oggetto da collezione di generazione in generazione.
Il "ventennale" dell’incontro con i Viticoltori è quindi culminato con la consegna del premio alla migliore selezione di uve dell'annata, scelta da una Commissione giudicante composta dagli stessi Viticoltori. A ricevere l'ambito premio, La Farra di Farra di Soligo, Azienda Agricola Tormena Antonio e Società Agricola Siro Merotto di Col San Martino, che si sono distinti per il loro importante contributo vitivinicolo e per la persistente dedizione, con cui hanno svolto il proprio lavoro nel continuo perseguimento dell'eccellenza qualitativa, che rendono Carpené Malvolti un punto di riferimento della spumantistica mondiale.
 

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore