Il giovane chef Giovanni Cifarelli del ristorante Mh Matera Hotel si racconta - InformaCibo

Il giovane chef Giovanni Cifarelli del ristorante Mh Matera Hotel si racconta

Nella tana del Leone. Intervista a cuore aperto allo chef pugliese di Gravina, a cura dello scrittore Mario Pennelli, alias Bolivar 

di Collaboratori

Ultima Modifica: 10/08/2020

Carismatico, umile, creativo.

Lo chef Giovanni Cifarelli

Stiamo parlando di Giovanni Cifarelli, chef classe ’89, nato a Gravina, ora lavora nel ristorante Giardini Venusio dell’MH hotel di Matera. Ispirato sin dalla più tenera età dalla cucina di mamma Filomena, inizia l’inseguimento a quel sogno che raggiungerà con perseveranza e studio. Si forma all’estero, dai più grandi maestri d’oltralpe, per poi tornare a casa sua, quel territorio baciato dal sole che insiste sul confine tra Basilicata e Puglia, terra che già il poeta dell’antica Roma Orazio definì come: “quella che sorride più di ogni altra“.

“Bolivar” con la chef Giovanni Cifarelli

Ciao chef e grazie per averci accolti. Sappiamo che sei appena tornato da uno stage molto importane. Considerazioni a riguardo?

Ho fatto una delle esperienze più belle della mia vita, sia dal punto di vista professionale che umano. Lo chef patron Francesco Sposito, due stelle Michelin, mi ha accolto come se ci conoscessimo da una vita. Ed è una cosa incredibile perché il valore umano è merce rara al giorno d’oggi. In ogni caso devo ringraziare Massimo Valdoro (suo fornitore), produttore della fantastica pasta secca “Valdoro“, che mi ha suggerito a lui.

Era da tempo che volevi realizzare una esperienza simile

Sai, appena hanno allentato la quarantena mi son trovato del tempo libero in quanto l’hotel nel quale lavoro doveva provvedere alle messe in sicurezza secondo le disposizioni governative. Quindi non mi son lasciato sfuggire l’occasione di un grande investimento su di me, una esperienza di vita. Son partito senza pensarci un attimo, munito di coltelli e con tanta voglia di apprendere nella valigia.

Le persone che hai conosciuto in questo stage. Tracciane un affresco

Le persone della brigata a primo impatto mi son sembrate un po’ strane, ecco, dei leoni al Colosseo. Ma questa sensazione è durata pochi minuti. Fin da subito mi sono posto con umilta’, disposto a svolgere qualsiasi mansione, ma anche armato di forza di volontà granitica. Mi è bastato poco per capire che si trattava di ragazzi preparati, meravigliosi, forgiati dallo studio, dalla ricerca, devoti alla qualità.

Sei riuscito a integrare subito il tuo stile con il loro?

Per me non è stato difficile integrarmi, visto che non era la mia prima esperienza in ristoranti stellati di altissimo livello. In Francia ad esempio, o in piazza Duomo, nel cuore di Milano, al Felix lo Basso restaurant, mi sono già messo alla prova in determinati segmenti del mercato.

Parliamo ora di MH hotel e delle novità che ci aspettano quest’anno

Dopo questa bellissima e intensa esperienza son ritornato nella mia struttura, la mia “casa”. Ormai da 6 anni faccio parte di questa grande realta’. Abbiamo riprogrammato la riapertura del Mh Matera Hotel – Giardini Venusio, dal 18 Giugno e giorno dopo giorno abbiamo visto aumentare i nostri ospiti.

Abbiamo preso ogni accortezza, approfittando dei grandi spazi esterni, escogitando un nuovo concetto di ristorazione a bordo piscina, in cui è  possibile consumare pasti (specialmente di pesce) a contatto con la bellezza, che quindi diventa contorno inestimabile. Le varie piscine infatti sono immerse in una location da urlo che si specchia nell’acqua e si lascia contemplare dai commensali. 

Altri progetti nei quali sei coinvolto. Vuoi parlarcene?

Ti anticipo qualcosa, l’altro giorno parlavo con il mio datore di lavoro, Domenico Arecchi. Tra non molto, sempre qui all’MH, nascerà una cantina magnifica come un tempio greco, in cui allestire degustazioni, eventi, mostre, cene, per una clientela sempre più esigente.

Pensi che in qualche modo l’emergenza Covid cambierà il panorama della ristorazione?

L’emergenza Covid ha ferito un po’ tutta la ristorazione, ma sono sicuro che il nostro mondo si riprendera’ al piu presto perché è uno dei settori trainanti del Paese. Sta a noi non abbatterci, in quanto sarebbe il primo passo verso una disfatta che ammetteremmo innanzitutto a noi stessi.

L’intervista è finita, a metà tra autoanalisi e chiacchierata in spiaggia. Come concluderla?

La concluderei con una citazione di Michael Jordan, un aforisma che potrebbe essere utile in questo periodo: “Non pensare mai alle conseguenze del fallimento, penserai sempre a risultati negativi. Pensa solo concetti positivi e la tua mente graviterà attorno a questi pensieri!“.

Mario Pennelli alias “Bolivar”

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