Cibus 2018 da record – Parma e Verona investono a Londra ed entrano in Bellavita Expo - InformaCibo

Cibus 2018 da record – Parma e Verona investono a Londra ed entrano in Bellavita Expo

di Informacibo

Ultima Modifica: 28/02/2018

Fiere di Pama scalda i motori per lanciare un'edizione speciale per celebrare l'edizione di Cibus 2018, proclamato dal governo italiano "anno del cibo italiano nel mondo" per favorire la crescita produttiva e l'esportazione dei prodotti alimentari made in Italy. Verona Parma Exibitions (Vpe), la nuova società creata da Veronafiere e Fiere di Parma, muove i suoi primi passi ed entra al 50% nel capitale di "Bellavita Expo"
Giovanni Mantovani, Aldo Mazzocco e Antonio Cellie

Verona Parma Exibitions (Vpe), la nuova società creata da Veronafiere e Fiere di Parma, muove i suoi primi passi ed entra al 50% nel capitale di "Bellavita Expo", società inglese operante nel trade show per il settore agroalimentare made in Italy in alcuni mercati strategici, consolidati o emergenti.

L'operazione dal valore di 900mila euro più possibili 'premi' – illustrata nel corso di un incontro con la stampa a Milano da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Antonio Cellie, ceo Fiere di Parma, e Aldo Mazzocco, ceo Bellavita – è la seconda operazione della neonata VPE, compartecipata da Veronafiere e Fiere di Parma, che a dicembre scorso ha presentato il nuovo progetto fieristico WI.BEV, International Wine&Beverage Technologies Event, dedicato al settore delle tecnologie per ilwine&beverage.

Il format di Bellavita – che finora ha accompagnato all'export un migliaio di aziende – prevede attività prima, durante e post evento fieristico, con l'obiettivo anche di accompagnare i buyer 'alfabetizzandoli' sulla ricca offerta agroalimentare italiana.

Veronafiere è una piattaforma a servizio della internazionalizzazione del Paese e dei settori imprenditoriali che rappresenta con le proprie manifestazioni. La costituzione di VPE è stata pensata in una logica di sistema, in tal caso per il wine&food, dal momento che Parma e Verona rappresentano insieme il primo organizzatore italiano e tra i primi in Europa in tale segmento fieristico – ha sottolineato il neo amministratore delegato di VPE e direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – Con questa operazione, ci rivolgiamo in particolare ai clienti di Cibus Vinitaly e Sol&Agrifood con un format dedicato ai principali mercati internazionali. Bellavita Expo si rivolgerà, con un nuovo piano di sviluppo, agli operatori del comparto ho.re.ca sempre più attenti all’Italian style. Si tratta di ampliare l’offerta di opportunità rispetto a quella che Parma e Verona da molti anni realizzano con le proprie attività all’estero. Siamo pronti a proseguire nel percorso di collaborazione già attivato con il governo, le istituzioni preposte, quali l’ICE-Agenzia, nonché con le associazioni di categoria per ottimizzare al massimo investimenti, risorse e iniziative promozionali a favore delle imprese”.

Ringrazio tutti per avere reso possibile questa operazione che nasce da una intuizione della nostra vice-presidente Annalisa Sassi – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO Fiere di Parma – La sua sensibilità imprenditoriale ci segnalò Bellavita Londra; lì conoscemmo il giovane team degli organizzatori e subito capimmo che esisteva un alto potenziale di integrazione e sviluppo congiunto. Avere a bordo Verona e quindi Vinitaly chiude perfettamente il cerchio ed accelera il nostro ragionato processo di internazionalizzazione, ovviamente nell’interesse del Made in Italy alimentare e sempre in un’ottica condivisa con Federalimentare e ICE”.

Bellavita opera da 5 anni nel Mondo – ha spiegato Aldo Mazzocco, CEO Bellavita –   educando i buyers esteri alla regionalità italiana, partendo dal territorio, passando dal prodotto, per finire al produttore. Il fattore educational è il driver che da sempre connota gli eventi Bellavita nel mondo. Con l’entrata in società di VPE si concretizza il primo Polo internazionale per la promozione del Made in Italy Agroalimentare. Questa joint venture dà una risposta pragmatica ad una crescente esigenza di mercato delle PMI italiane”.

A Parma un Cibus da record dal 7 al 10 maggio

Intanto Fiere di Pama scalda i motori per lanciare un'edizione speciale per celebrare l'edizione di Cibus 2018, proclamato dal governo italiano "anno del cibo italiano nel mondo" (QUI su INformaCIBO "2018 Anno del Cibo italiano nel Mondo dedicato a Marchesi) per favorire la crescita produttiva e l'esportazione dei prodotti alimentari made in Italy.
"Oggi più che mai – afferma Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma (nella foto) – l'agroalimentare non è solo il settore più importante in Italia, per addetti e valore aggiunto, ma è anche uno snodo decisivo per lo sviluppo del pianeta sul piano ambientale, sanitario e culturale. Per questo 80mila professionisti di cui gran parte esteri si ritrovano a Parma ogni 2 anni" in un Cibus "che è lo specchio dei suoi tremila espositori, tutti 'authentic italian'".

A Parma, dal 7 al 10 maggio, sono attesi più di tremila aziende espositrici e un numero crescente di operatori e buyer, sia italiani che internazionali. Per i prodotti più innovativi sarà allestita un'area dedicata, il programma di 'incoming' dei buyer esteri è stato rafforzato e sarà inaugurato un nuovo padiglione espositivo.

I dettagli della manifestazione sono stati presentati durante un incontro con la stampa a Milano, durante il quale sono stati confermati i mercati principali dell'export alimentare: oltre all'Europa e agli Stati Uniti d'America, sono Canada, Giappone, Ausralia, Russia, e per quanto riguarda l'Asia, soprattutto Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Tailandia e Taiwan.

Tra le anticipazioni di Cibus2018, un nuovo padiglione edificato per soddisfare una richiesta di espositori sempre più crescente in numero e superficie: un'area dedicata ai più innovativi e più originali prodotti alimentari immessi sul mercato, selezionati da una giuria di esperti. Il Padiglione 8 sarà riservato alle collettive istituzionali dedicato quindi alle specialità regionali e collettive istituzionali.

"Il 2018 per l'agroalimentare italiano promette di essere un anno all'altezza del 2017 – afferma Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare – e alle performance eccezionali dell'export, che fanno sembrare non solo raggiungibile ma anche superabile la soglia annunciata durante Expo2015 dei 50 miliardi entro il 2020, infatti si andrà ad aggiungere una timida ma già ben visibile ripresa dei consumi interni".

Al termine dell'orario espositivo di Cibus 2018 ci sarà il Salone resterà aperto nelle ore serali per gli eventi proivati organizzati negli stand.

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Capo Redattore