Itticoltura: liberi pesci in chiare, dolci, fresche acque
di Informacibo
Ultima Modifica: 03/04/2013
Molti degli allevamenti di acquacoltura più importanti d’Italia si trovano in Lombardia: trote, anguille, storione, caviale, in poche parole, pesci di acqua dolce, merce di alto livello qualitativo. La trota con le oltre quattromila tonnellate di pescato rappresenta la parte principale di questi allevamenti. L’acquacoltura è un’attività complessa e selettiva in quanto si può fare solo in determinate zone perché l’acqua richiede caratteristiche tali da costituire l’habitat migliore per i pesci.
Una notizia innovativa: saranno le scuole delle province di Pavia e Milano le prime a realizzare l’accordo firmato nel 2012 tra Regione, Associazione Piscicoltori e Milano Ristorazione, che prevede una graduale introduzione della trota nei menù scolastici, in modo di arricchire la dieta alimentare dei bambini presentando loro piatti invitanti ed appetitosi (trota in filetti, salmonata, semilavorati, patè di trota). Dal produttore alla tavola in meno di dodici ore: oltre ad essere un sistema per valorizzare e variare le mense scolastiche, contando su un prodotto sano a filiera corta totalmente rintracciabile, sarà anche un interessante sbocco commerciale per l’acquacoltura lombarda. .
La Regione Lombardia ha in mente un grosso sviluppo per la tutela della fauna ittica, un’opera complessa di lunga durata che fa parte del Progetto Europeo Life-natura (LIFE 11/nat/it/188) che mira a ripristinare la “viabilità” dei suoi corsi d’acqua a vantaggio della ricchissima fauna ittica che li popola. L’idea sarebbe di aggirare gli ostacoli e restituire ai pesci la libertà di nuotare in lungo e largo verso i luoghi di riproduzione attraversando fiumi, laghi per arrivare anche al mare e viceversa. Abbattuta qualche barriera rimasta sul Po, è prevista la costruzione di un doppio passaggio artificiale per pesci lungo le sponde piacentine e lodigiane. Il progetto comprenderà un’area molto vasta compresa tra il fiume Ticino, i laghi Verbano e Ceresio, per arrivare al delta del fiume dove si compiranno ripopolamenti della fauna ittica. La scala di risalita realizzata a Lavena Ponte Tresa, in provincia di Varese, sarò visitabile sia dal pubblico che dalle scolaresche. Considerando la pianificazione di alcune opere ostruttive, si prevede anche un reticolo idrografico ben più esteso. Il fiume Adda e le risorgive attigue costituisco l’habitat preferito di decine di pesci tra cui storioni, salmonidi, anguille, pesci gatto, lucci.
Occorre sfatare alcuni pregiudizi sul pesce d’acqua dolce. In genere quando si pensa ad una abbuffata di pesce il pensiero corre alle specie marine più presenti sui nostri mercati, mentre poco si sa sugli aspetti nutrizionali delle specie di acqua dolce. I gourmet invece vanno a ricercare le tradizioni gastronomiche delle zone lacustri, antiche ricette che vivono solo sulle sponde dei laghi, come il risotto con il persico del Lario o le Alborelle essiccate in salamoia, il luccio e il carpione del Garda, una vera rarità parente della trota, i missoltini serviti con polenta. Il mercato ittico di Milano, il più importante d’Italia per gli scambi all’ingrosso, ha aperto le porte alla distribuzione del pesce proveniente dai pescatori professionali attivi sui laghi lombardi, coinvolgendo nel progetto anche la ristorazione per ottimizzare nella corretta misura il pesce di acqua dolce che ha proprietà nutrizionali paragonabili a quelle di origine marina, con identica ricchezza di proteine, buon contenuto di Omega 3, fosforo, potassio, selenio. Sicuramente la ristorazione saprà valorizzarlo agli occhi del consumatore presentandolo sotto un aspetto ricercato e sofisticato.
In luglio sul Lago d’Iseo a Clusane da decenni si dedica una settimana di festeggiamenti alla tinca, cucinata secondo le ricette rivierasche tramandate da padre in figlio. Una famosa e molto antica è la ricetta della tinca ripiena al forno con polenta, ma ai ristoratori locali non manca sicuramente estro e preparazione per altre degustazioni. La settimana di festeggiamenti è organizzata dagli Operatori Turistici Clusanesi (OTC) e viene inaugurata con una brillante serata sulle rive del lago. Fra gli eventi il Campionato del naecc, una gara con le tipiche imbarcazioni dei pescatori sebini.
Al Parco Ittico Paradiso di Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, grazie ai corsi d’acqua formati dal fiume Adda e dalle risorgive, è sorto un habitat naturale affollato da numerosissime specie di pesci che si possono intravedere passeggiando lungo i sentieri. In zona sono nati laghetti di pesca sportiva per il consumo familiare delle trote. A Samolaco, in provincia di Sondrio, l’ Azienda ittica di Giovanni Gossi dotata di trentatre vasche di acquacoltura, immette il 90% delle trote allevate nel mercato del vivo per la pesca sportiva. Il ciclo di riproduzione della trota è relativamente semplice. Pochi giorni dopo il collocamento delle uova fecondate, nascono gli avannotti che vengono svezzati e fatti crescere fino alla misura voluta. Gli aspetti sanitari sono sottoposti a rigorosi controlli da parte del servizio veterinario delle Asl che verifica l’applicazione delle dovute prassi igieniche.
Il primo allevamento intensivo di anguille è gestito dal 1995 dalla Società Agricola Fratelli Colombo a Robecchetto con Induno, provincia di Milano ed a Cornegliano Laudense in provincia di Lodi. L’anguilla è un prodotto di nicchia e in Lombardia è presente un po’ ovunque, ma non può essere riprodotta, in quanto per natura si riproduce una sola volta nella vita nelle acque salate del mar dei Sargassi. Si acquistano in taglia piccola, alimentate da acque di sorgente, si fanno crescere fino a raggiungere le taglie più richieste e distribuite ai paesi che per tradizione gastronomica ne fanno uso.
Calvisano ha un centro storico che conserva le caratteristiche del borgo medioevale fortificato, all’interno del quale si riconoscono le strutture dell’antico castello. Proprio a Calvisano, in provincia di Brescia, risiede la Agroittica Lombarda SpA . E’ l’unica produttrice europea di storione bianco da cui viene ricavato, con un procedimento esclusivo Calvisius, ilcaviale freschissimo. Nonostante questo pesce evochi lussuose ed esotiche atmosfere, è da sempre presente anche nei fiumi italiani, nel Po, nel Ticino, nel Livenza: fa quindi parte della fauna locale. Il caviale Calvisius ha una produzione di 14 tonnellate l’anno, in sessanta ettari di specchio d’acqua. I pesci vivono in enormi vasche dove scorrono acque pulitissime prelevate dalle falde sotterranee, i fontanili, che ne garantiscono freschezza e mantengono al prodotto l’aroma e la fragranza naturale. Recentemente la Agroittica Lombarda ha messo a punto una innovativa tecnica di disidratazione: il caviale fresco viene riposto, senza essere pressato, in un contenitore di legno di quercia a forma di lingotto per due mesi. Da morbido diventa compatto e consistente tanto da poter essere grattugiato con l’aiuto di un tagliatartufi. Si porta a tavola avvolto in una prestigiosa confezione colore oro. A Milano è in vendita presso la Salumeria Campagnoli di corso Vercelli. A Calvisano si producono molte specialità ittiche affumicate, dal salmone scozzese e norvegese, al pesce spada, al tonno fino alla trota.
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