Mutti aumenta lo stipendio ai dipendenti e dona 500mila euro all'ospedale - InformaCibo

Mutti aumenta lo stipendio ai dipendenti e dona 500mila euro all’ospedale

Francesco Mutti: «Ci sono in prima linea, medici e infermieri ma ci sono operai che con il loro lavoro silente consentono non solo all'azienda ma anche al sistema Paese di andare avanti»

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 27/03/2020

Il Gruppo Mutti  combatte la guerra contro il coronavirus a colpi di generosità.

Mutti ha deciso di devolvere 500mila euro all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma che oggi, come tutte le strutture sanitarie nazionali e regionali, è in prima linea per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Inoltre Mutti  è anche impegnato a garantire la disponibilità del bene primario del cibo, fondamentale come la salute.

La parola all’amministratore delegato Francesco Mutti

Francesco Mutti

Per questo – afferma l’amministratore delegato Francesco Mutti – oltre all’attivazione di una copertura assicurativa extra relativa al Covid-19 per i dipendenti a tempo indeterminato e determinato, abbiamo disposto una maggiorazione del 25% sulla retribuzione di coloro che, anche in questi giorni, stanno permettendo alla nostra azienda e, al Paese stesso, la continuità produttiva. Intendo sia tutto il personale impiegato nel processo produttivo e nella logistica, sia i soggetti cooperativi del nostro indotto”.

Un riconoscimento concreto a chi continua  a lavorare ogni giorno in questo periodo di straordinaria emergenza

«C’è una parte in prima linea, medici, infermieri e operatori sanitari che vanno sempre ringraziati per ciò che fanno, ma  ci sono operai – aggiunge Mutti – che con il loro lavoro silente consentono non  solo all’azienda ma anche al sistema Paese di andare avanti. I cittadini entrano nei supermercati e, nonostante l’emergenza, trovano i prodotti. Parlo di operai, perché c’è un lavoro fisico dietro le produzioni».
Una maggiorazione che sarà data non solo ai dipendenti del gruppo del settore produttivo, ma anche a chi lavora nell’ambito  logistico  ed è «inviato» dalle cooperative. «È il nostro  modo di ringraziare tutte queste persone che continuano a lavorare», sottolinea l’amministratore delegato.
Il gruppo ha dato il via anche  a un’altra serie di iniziative benefiche, come l’invio di suoi prodotti all’Emporio Solidale di Parma e all’ospedale da campo di Bergamo. «Siamo attenti all’evolversi della situazione e valuteremo come muoverci, augurandoci che ci siano sviluppi positivi», aggiunge Mutti.
Ma la pandemia, che ha segnato le vite di tanti, segnerà anche un confine. «Temo l’impatto che potrà avere sulla società: sicuramente ci sarà un prima e un dopo coronavirus, ma magari – conclude Mutti – scopriremo un modo diverso di convivere, di lavorare e di mantenere l’ambiente in cui viviamo».

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