Niko Romito è il direttore del numero di Novembre de “La Cucina Italiana” - InformaCibo

Niko Romito è il direttore del numero di Novembre de “La Cucina Italiana”

Il tristellato abruzzese diventa il quinto ambasciatore per promuovere la candidatura della tradizione culinaria italiana all’Unesco come patrimonio dell’umanità

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 03/11/2020

Il mensile “La Cucina Italiana” arriva nelle edicole oggi, 3 novembre, sotto la direzione dello chef tristellato Michelin, Niko Romito.

lo chef abruzzese è  il quinto portavoce di una campagna – iniziata a luglio con Massimo Bottura, proseguita ad agosto con Davide Oldani, a settembre con Antonia Klugmann, a ottobre con Carlo Cracco e articolata su 6 numeri fino a dicembre – che -scrive il mensile- “vuole promuovere la candidatura della tradizione culinaria italiana come patrimonio immateriale dell’umanità all’Unesco”.

I contenuti del numero di novembre

Il numero diretto dall’abruzzese Niko Romito conta 212 pagine ed è il record di sempre per il mese di novembre della testata. Al suo interno si raccontano le ricette dello chef abruzzese tre stelle Michelin (il massimo risultato riconosciuto dalla prestigiosa guida francese) e si celebra la cucina italiana nelle sue esternazioni anche più intime e domestiche. Grandi piatti sì, ma anche la ricetta del ciambellone per la merenda, idee al cioccolato, un modo speciale di fare un toast perfetto a casa, fino a trucchi da alta cucina come la glassa al peperone.

Si scoprono i produttori dello chef, ma anche terre straordinarie come la Maremma toscana. E poi due fantastiche ciliegine sulla torta: Luca Guadagnino, regista appassionato ed espertissimo di cibo, candidato ben due volte all’Oscar che firma la cover, amico di vecchia data dello chef, e il giovane Gianluca Ginoble del gruppo musicale Il Volo, abruzzese come Niko, svela il suo pranzo memorabile. A scrivere di patrimonio dell’umanità e di cultura del cibo Massimo Montanari, uno dei più grandi esperti del nostro Paese di storia del cibo.

Niko Romito tra due chef abruzzesi, Franco Loreto, Mario Cane e un intruso

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