Parma Alimentare: al SIAL di Parigi importante vetrina sull’agroalimentare parmense - InformaCibo

Parma Alimentare: al SIAL di Parigi importante vetrina sull’agroalimentare parmense

di Informacibo

Ultima Modifica: 13/10/2016

Dal 16 al 20 ottobre Parma Alimentare sarà a Parigi per partecipare al SIAL: forte di 7.000 espositori, provenienti da 105 Paesi, e con oltre 155.000 visitatori trade attesi, la manifestazione parigina, che ha cadenza biennale, rappresenta uno degli eventi fieristici food più attesi al mondo. Quest’anno l’apertura del SIAL coincide curiosamente con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione istituita dalla FAO per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di sconfiggere la fame e garantire sicurezza alimentare e diete nutrienti per tutti.

Alla collettiva organizzata a Parigi da Parma Alimentare – la prima sotto l’egida dell’UNESCO, dato che l’ingresso della città ducale nel network delle Città Creative UNESCO della Gastronomia è datato dicembre 2015 – prendono parte otto aziende del nostro territorio: Agugiaro & Figna Molini, Azienda Agricola Coppini Arte Olearia, Devodier Prosciutti, Delicius Rizzoli, Fratelli Tanzi, La Felinese Salumi, Oleificio Speroni e Rizzoli Emanuelli.

Come spiega Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare, «Il sistema agroalimentare made-in-Parma si presenta all’appuntamento con il SIAL in buona salute. Nel primo semestre 2016, a fronte di una crescita a volume delle esportazioni dell’economia parmense pari all’1,2%, il settore agroalimentare ha fatto registrare un incremento del 4%. Il salone parigino rappresenta l’occasione ideale per consolidare questo trend: ci offre infatti la possibilità di incontrare buyer, decision maker e operatori professionali altamente qualificati e di entrare in contatto, oltre che con Paesi che già sono nostri partner strategici, con nuovi potenziali mercati».

Sebbene SIAL sia una tra le più importanti piattaforme food internazionali, quindi con possibilità di business che vanno ben oltre il Paese d’Oltralpe, è bene ricordare che la Francia rappresenta storicamente il primo Paese di destinazione dell’export alimentare parmense: nel 2015, le esportazioni Oltralpe – che hanno raggiunto il valore di 297 milioni di euro – hanno inciso per il 20% circa del totale dei prodotti food esportati. Sempre nel 2015, i prodotti made-in-Parma più richiesti in Francia sono stati i prodotti da forno/farinacei (106,7 milioni di euro), le conserve animali (65,2 milioni di euro) e i prodotti lattiero-caseari (40,5 milioni di euro). Anche i dati riferiti al primo semestre 2016 sono positivi: in forte crescita in Francia è soprattutto la richiesta di olii e grassi vegetali e animali (+38,3%), di pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (+15%) e di prodotti lattiero-caseari (+12%).

«Per Parma Alimentare è importante affiancare le aziende del nostro territorio in occasione di SIAL anche perché quello parigino è uno dei principali marketplace al mondo dedicato all’innovazione in ambito food -continua l’Executive Manager Alessandra Foppiano-. L’innovazione è uno dei motori che hanno permesso all’industria alimentare parmense di eccellere nel mondo, un driver di crescita importante soprattutto in chiave export. Voglio citare un dato: il 76% dei visitatori professionali di SIAL nel 2014 ha affermato di aver scoperto a Parigi novità di prodotto. Inoltre il SIAL 2016 sarà il teatro per la presentazione della ricerca Food 360: un report completo per comprendere le ultime tendenze in fatto di prodotti free-of, di sostenibilità ambientale, di abitudini di consumo dei Paesi più attrattivi, dalla Malesia al Qatar, passando per la Cina».

Al SIAL, la collettiva di Parma Alimentare occuperà lo stand E 065 all’interno del Padiglione 1. Con l’obiettivo di promuovere il binomio prodotti-territorio, sono previste degustazioni con prodotti offerti dalle otto aziende parmensi presenti e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal Consorzio di Tutela dei Vini dei Colli di Parma.

A curare i momenti gastronomici saranno gli chef Filippo Cavalli e Roberto Paoletti.

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore