Si diplomano in ALMA 51 nuovi professionisti di pasticceria
Miglior studente della trentunesima edizione del Corso Superiore di Pasticceria è risultata Elisa Zunino
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 08/05/2019
Piemontese, diplomata al Liceo Scientifico, Elisa Zunino decide di intraprendere la carriera in pasticceria nel 2017 iscrivendosi al Corso di Tecniche di Pasticceria di ALMA. Oggi, meno di due anni dopo, è la migliore professionista pasticcera diplomata della XXXI edizione del Corso Superiore di Pasticceria della Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Questa edizione ha visto diplomarsi un totale di 51 ragazzi – con una prevalenza femminile: 35 donne – in rappresentanza di 16 differenti regioni. A coronamento ideale di un brillante percorso, Zunino ha avuto la grande opportunità di poter svolgere un tirocinio formativo presso El Celler De Can Roca a Girona, in Spagna, ristorante tre stelle Michelin e due volte nominato Best Restaurant in the World. Il riconoscimento speciale riservato alla miglior tesi è invece andato a Irene Costa.
Così spiega Enzo Malanca, Presidente di ALMA
«Uno delle caratteristiche del nostro Corso Superiore di Pasticceria è proprio dalla natura sfidante delle esperienze di stage: la mission di ALMA è quella di formare professionisti che da subito siano in grado di affrontare le sfide del lavoro quotidiano in un laboratorio di pasticceria o in cucina. Nei 15 anni di storia di ALMA abbiamo collaborato con oltre 500 strutture, tutte accomunate dalla ricerca dell’eccellenza: per fare qualche esempio, gli studenti della XXXI edizione del Corso hanno potuto mettere in pratica nozioni apprese durante la fase residenziale in ristoranti stellati come “Le Calandre”, “Da Vittorio”, “Cracco” e “El Celler De Can Roca” e in vere e proprie pietre miliari della pasticceria d’autore come “Acherer”, “Atelier Biasetto”, “Gino Fabbri”, “Knam”, “La Martesana”, “Pina” e la “Pasticceria Veneto” del Maestro d’Arte e Mestieri Iginio Massari. Il secondo fattore che rende unica ALMA – continua il Presidente Malanca – è la complessità e la completezza dell’esame finale, che, oltre alle prove pratiche in laboratorio, prevede la discussione di un progetto di tesi: poiché comprendere il motivo per cui si fa qualcosa è importante quanto saperlo fare. Nel caso di quest’ultima sessione di esami, i ragazzi hanno trovato in commissione, a giudicarli, due grandi interpreti dell’arte dolciaria italiana: Diego Crosara e Vincenzo Santoro».
Ora, per i 51 neo-pasticceri professionisti si aprono le porte del mondo del lavoro. Con prospettive più che rosee, secondo uno studio (E-Work, 2018), infatti, quella del pasticcere, insieme a panettieri, cuochi, falegnami e sarti, sarà una delle professioni più ricercate del prossimo decennio.
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