The Food Industry Monitor: il settore agroalimentare “traina” l’economia made in Italy
di Informacibo
Ultima Modifica: 17/06/2016
Il progetto è stato realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche in collaborazione con la banca BSI Europe SA.
Il Food Industry Monitor analizza i risultati economici e finanziari di un campione di aziende italiane rappresentative dei comparti in cui si articola il settore del food & beverage.
Attualmente l’osservatorio raccoglie ed analizza le performance economiche e finanziarie, dal 2009 al 2014, di un campione oltre 800 aziende operanti in 13 comparti del settore agroalimentare, per un fatturato aggregato di circa 54 miliardi di Euro.
Secondo i dati divulgati dal coordinatore Carmine Garzia, nel 2015 l’agroalimentare è cresciuto più velocemente dell’economia italiana, con un progresso del 4,6% rispetto al +0,8% del Pil nazionale, soprattutto grazie al forte sviluppo delle esportazioni. Il progresso della «food industry» italiana raggiunge livelli ancora superiori, facendo segnare lo scorso anno un +8% rispetto al 2014, nella creazione di valore aggiunto grazie alla capacità di sviluppare prodotti unici, basati sull’alta qualità delle materie prime e su processi produttivi innovativi, spesso caratterizzati da brand forti e distribuiti sui mercati internazionali.
I NUMERI DEL SETTORE VINO
QUI i dati del settore Vino secondo «food industry»
«Innovazione, attenzione alle materie prime e la scelta di non prendere mai delle scorciatoie sono i valori su cui la Ferrero ha costruito la sua reputazione e il rapporto di fiducia con il consumatore – ha detto D’Este -. Oggi non esiste più il consumatore medio, tutto si è polarizzato e il cliente cerca un legame quasi individuale. Occorre accettare la sfida e cavalcare nuove idee. Il mercato italiano dà timidi segnali di ripresa e finalmente le cose sembrano andare nella giusta direzione».
Presentazione Food Industry Monitor, 16 giugno 2016: TUTTI I DATI
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