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Villa Franciacorta

di Informacibo

Ultima Modifica: 09/05/2013

E’ il 1960, quando Alessandro Bianchi, acquista il borgo Villa risalente al XVI secolo ed il centinaio di ettari di sua pertinenza. A quel tempo la fisionomia dell’azienda era del tutto diversa da come si presenta oggi. La produzione vinicola era infatti legata alla sola cantina del Cinquecento e accanto ad essa primeggiavano le coltivazioni di grano e frumento.

Fin dalle prime ricerche sulle bollicine, Alessandro Bianchi dimostrò la sua nutrita passione per questa nuova dimensione enoica. Verso la fine degli anni Settanta fu infatti tra i primi pionieri ad affacciarsi a questo nuovo metodo di produzione. E fu proprio in questi anni che l’azienda cominciò a subire la prime trasformazioni. Da azienda mista si trasformò in azienda vitivinicola ed in breve tempo, la qualità, e perché no l’eccellenza, diventarono l’obiettivo dell’azienda.

Contemporaneamente, a partire dal 1978, la famiglia Bianchi cominciò i lavori di restauro del borgo Villa che, nel corso degli ultimi decenni, è tornato all’antica bellezza. L’ampliamento della cantina, completamente interrata; il recupero della suggestiva residenza padronale; la ristrutturazione dei due nuclei di abitazioni rurali con corti, che oggi ospitano un’incantevole attività agrituristica e raro esempio di borgo interamente appartenente ad una famiglia, fanno di Villa una delle realtà più importanti ed interessanti di tutta la Franciacorta.

I terreni

La Franciacorta, per meglio capire e operare sul territorio, si è fornita di un importante strumento che permette di evidenziare le numerose differenze: la zonazione.

La precisa carta dei suoli mette in evidenza come la Franciacorta sia un territorio molto eterogeneo formato da diverse tipologie di terreno, per la maggior parte di origine morenica, cioè generato da diversi depositi di materiali più o meno fini ad opera dei ghiacciai.

L’azienda Villa si sviluppa su 37 ettari, 28 dei quali in un corpo unico, intorno al borgo omonimo. L’analisi del terreno ha evidenziato l’origine marina di questi terreni, diversi dalla maggior parte della Franciacorta.

La caratteristica di questo suolo è di presentare una buona permeabilità all’acqua, liquido che la vite rifugge se in eccesso, e nel frattempo di imprigionare una piccola quantità di molecole, molto utili nei momenti siccitosi.

Dal punto di vista chimico rileviamo una buona presenza di calcare e di sostanze minerali indispensabili alla crescita della vite.

Nel vigneto alle spalle della cantina denominato “Gradoni”, il terreno presenta origini marine molto particolari. Dagli studiosi è stato definito “Selcifero lombardo” un particolare tipo di suolo costituito da stratificazioni di calcari marnosi, argille e da selci rossastre.

Tutto il versante collinare esposto a sud, sud-est della collina alle spalle del borgo presenta questo caratteristico tipo di terreno, i vigneti differiscono, oltre per il vitigno, anche per i differenti microclimi che scaturiscono da l’altitudine e dall’esposizione.

La sottostante zona più pianeggiante si differenzia, pur avendo la stessa origine, da quella collinare per possedere una diversa distribuzione dei costituenti principali.

Questa tipologia di terreno prende il nome di “Medolo”. La caratteristica di questo terreno è quella di essere costituito da calcari marnosi, bianchi o grigio-bruni, debolmente selciosi, con sottili intercalazioni marnose o argillitiche. L’indubbia origine marina viene comprovata dai numerosi fossili che si possono rinvenire.

L’azienda possiede altri due appezzanti siti rispettivamente nei due comuni limitrofi di Provaglio e Gussago.

I terreni sono molto differenti. A Provaglio troviamo il caratteristico terreno morenico composto da materiale fine, limo e sabbia, e da substrato ghiaioso-ciottoloso.

A Gussago siamo in presenza di un terreno denominato “colluvi” di natura erosivo-deposizionale nato in epoche molto antiche dalla deposizione di materiale fine di origine erosiva proveniente da rocce di diversa natura.

La grande eterogenicità dei terreni permette di differenziare varie uve e quindi mosti che possiedono caratteristiche organolettiche alquanto diverse.

La cantina

Pace e tranquillità, emozioni che caratterizzano l’antico borgo Villa diventano quasi surreali quando si accede alle cantine direttamente nel cuore della collina Madonna della Rosa. Un viaggio speciale nell’anima della Franciacorta, la cantina di Villa è oggi un monumento all’antica tradizione del Metodo Franciacorta. Viaggio che percorre le diverse epoche di costruzione delle cantine. Dalla moderna sala di vinificazione delle basi Franciacorta, in un percorso a ritroso nel tempo, ci si sposta nelle gallerie di spumantizzazione e affinamento contigue ai locali che risalgono al XVI secolo. Qui si scoprono botti moderne in acciaio inox, alternate a grandi botti e piccoli carati in legno pregiato per l’affinamento dei grandi cru dell’azienda Villa.

Nelle emozionanti gallerie scavate nel sottosuolo, il tempo, il silenzio, il fresco e l’oscurità sono ingredienti essenziali della ricetta che ha permesso di portare nel mondo l’immagine delle bollicine d’eccellenza di casa Villa. Le cantine permettono oggi di far riposare oltre 900.000 bottiglie di Franciacorta Docg nelle migliori condizioni di isotermia grazie alla naturale temperatura del sottosuolo che impedisce sbalzi termici. Conservate in un “religioso” silenzio e nella quasi totale oscurità le bottiglie vengono disposte dapprima in catasta e successivamente in pupitre, per essere rigirate a mano, secondo l’antica tradizione del remuage.

 

Villa Franciacorta 

 Via Villa, 12

25040 Monticelli Brusati (Bs)

Tel. +39 030 652329

Fax +39 030 6852305 

[email protected]

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Capo Redattore