Assemblea del Parmigiano Reggiano: galoppa l’export +4,5% - InformaCibo

Assemblea del Parmigiano Reggiano: galoppa l’export +4,5%

Frenano le vendite in Gdo mentre aumentano le vendite dirette nei caseifici, tramite il canale HoReCa

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 14/10/2019

Si è tenuta oggi a Parma l’Assemblea Ordinaria dei consorziati del Parmigiano Reggiano durante la quale è stata approvata una franchigia del 3% sulla flessibilità del Piano di Regolazione dell’offerta. È stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione dell’offerta e sull’andamento della domanda in Italia e all’estero.

Il mercato del Parmigiano Reggiano si trova in una situazione di sostanziale equilibrio nonostante la quotazione del prodotto alla produzione abbia sfondato i il tetto storico degli 11 euro al chilo (stagionatura 12 mesi) e il conseguente aumento di prezzo per i consumatori.

Ogni giorno 3.860 forme prendono il volo verso i mercati esteri

L’export continua a galoppare con un + 4,5% a volume nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: ogni giorno 3.860 forme prendono il volo verso i mercati esteri, alla fine dell’anno saranno circa 1,4 milioni le forme di Parmigiano Reggiano esportate.

Frenano invece le vendite in Gdo: il dato comparato agosto 2018/agosto 2019 evidenzia un calo delle vendite a volume del – 5% in Italia, una flessione imputabile essenzialmente ad un aumento del prezzo a scaffale.

Se da un lato diminuisce la GDO, dall’altro aumentano le vendite dirette nei caseifici, tramite il canale HoReCa e dei prodotti lavorati che vedono il Parmigiano Reggiano quale caratterizzante. Cresce anche il consumo di grattugiato, i dati del controllo grattugie e porzionatura confermano il trend positivo aggregato in Italia e all’estero con + 3,4% a volume nei primi otto mesi del 2019.

Il commento del Presidente, Nicola Bertinelli

“L’unica variabile in grado di incidere sulla situazione di mercato attuale sono i dazi – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – i cui impatti a breve termine si paleseranno dal 18 ottobre. Seguiremo con attenzione la trattativa tra Unione Europea e USA affinché il nostro comparto non si trovi a pagare una bolletta veramente insensata. Lanciamo inoltre un appello affinché si attivi quanto prima il piano di intervento straordinario per evitare che gli effetti dei dazi diventino traumatici per le filiere coinvolte”.

Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltira dell’Emilia Romagna

A proposito dei dazi l’Assessore regionale dell’Emilia Romagna all’agricoltura, Simona Caselli, intervenuto alla assemblea del Consorzio, ha affermato che “la politica dei dazi è inaccettabile sempre: bisogna continuare a fare sentire la voce dei produttori  non solo in Italia, ma anche e soprattutto negli Stati Uniti”. Tutta la giunta regionale ora farà “pressioni” sul parlamento europe0: #iostocolparmigiano!

#iiostocolparmigiano: il Presidente Stefano Bonaccini e la giunta regionale dell’Emilia Romagna

Bertinelli: grazie alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna

“Grazie Presidente Bonaccini e grazie a tutta la giunta per l’impegno in difesa delle IG . Un grazie particolare all’assessore Caselli che oggi ha contribuito in modo rilevante ai lavori assembleari”, così il messaggio postato su Facebook dal presidente del Consorzio Nicola Bertinelli.

Nuova campagna comunicazione a partire da domenica 3 novembre

Nel corso dell’assemblea è stata inoltre presentata la nuova campagna comunicazione che sarà in onda a partire da domenica 3 novembre e il piano di promozioni straordinarie in programma nell’ultimo trimestre 2019. L’obiettivo è stimolare la domanda per allocare sul mercato ulteriori 30.000 forme di Parmigiano Reggiano.

“Da questi interventi – ha commentato infine il presidente del Consorzio, Nicola Bertinellici aspettiamo di assorbire il colpo di Trump e di stabilizzare la filiera. Un ruolo importante in questo senso sarà svolto dagli interventi dell’assemblea sulle flessibilità del Piano: franchigia al 3%, che assicura risorse invariate per la promo di mercato rispetto al 2019, e un aumento del punto di riferimento comprensoriale alla produzione 2016 pari a 18,23 milioni di quintali”.

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