Assemblea Origin Italia: maggiore attenzione ai prodotti Dop e Igp
Il Ministro Centinaio: le specialità Dop e Igp rappresentano uno strumento di tutela delle eccellenze italiane e delle produzioni legate al territorio
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 30/05/2019
A Caserta nella sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP si è svolta la 13ma assemblea dei soci di Origin Italia (su Informacibo) che ha discusso del ruolo centrale del territorio e l’importanza della sua promozione attraverso il patrimonio agroalimentare delle DOP e delle IGP. All’incontro ha preso parte Gian Marco Centinaio, Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo.
Il ministro Centinaio: “Unire i prodotti agroalimentari al turismo”
“Il nostro Paese può vantare uno straordinario patrimonio di prodotti agroalimentari – ha affermato il Ministro Gian Marco Centinaio. Le specialità Dop e Igp rappresentano uno strumento di tutela delle eccellenze italiane e delle produzioni realmente legate al territorio. Si tratta di due elementi chiave per lo sviluppo di un’economia locale che sia anche in grado di attrarre turismo. Occorre avere un’idea precisa di sviluppo del territorio in connessione con quelle che sono le sue tipicità. Dobbiamo perseguire questa direzione con ogni forza a nostra disposizione. Promuovere, innovare, tutelare. Unire i prodotti agroalimentari al turismo. Celebrare il made in Italy nel mondo per tenere testa ai nostri maggiori competitori europei”. «I Consorzi di tutela si stanno avvicinando sempre di più alle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica. Sono dell’idea che la blockchain debba essere unica e condivisa a livello nazionale. Per questo– ha annunciato il Ministro – a breve ci sarà un tavolo interministeriale su questo tema che riguarda il futuro delle aziende italiane”. Non poteva mancare un riferimenti ai padroni di casa: “La mozzarella di bufala campana è un’eccellenza che dobbiamo portare nel mondo» ha precisato il ministro che ha aggiunto: «Con l’Europa bisogna discutere di tutti quei prodotti importati, penso all’olio della Tunisia, che danneggiano i nostri prodotti. Faremo una lotta serrata all’italian sounding».
L’auspicio di tutti i partecipanti è che l’Italia abbia nel dibattito comunitario un ruolo importante sulla tutela, la PAC e l’etichettatura, affinché al settore delle IG – un patrimonio di 299 DOP, IGP, STG italiane, rappresentative di un valore alla produzione di 6,96 miliardi € (+3,3 %), che raggiunge i 14,7 miliardi al consumo e con un export di 3,5 miliardi di Euro, risultando al primo posto a livello UE – possa essere permesso di consolidare la crescita a vantaggio di tutto il sistema agricolo nazionale.
Nell’ incontro, moderato da Mauro Rosati, Direttore Fondazione Qualivita, durante il quale – dopo i saluti di Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP e di Nicola Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia – sono stati trattati molti temi, da quello di attualità “DOP e IGP, turismo, territorio: patrimonio comune” all’incontro sulla normativa, vigilanza e food blockchain, all’importanza dell’organizzazione delle filiere fino all’opinione dei legislatori.
“Dalla recente consultazione elettorale europea – ha premesso il Presidente di Origin Italia Nicola Cesare Baldrighi – è emerso un quadro di riferimento che potrebbe cambiare l’approccio dell’Unione a tematiche per noi particolarmente importanti, come la PAC. Guardiamo pertanto con particolare attenzione alla definizione dei nuovi organismi comunitari ma nel frattempo portiamo avanti le nostre battaglie in termini di tutela ed etichettatura. Il costante incremento del peso economico e reputazionale delle I.G. italiane – ha aggiunto – ci impegna oggi più che mai ad un costante adeguamento e miglioramento delle attività dei Consorzi italiani anche sul piano normativo; in particolare sulla fattiva rappresentanza di tutta la filiera, lo sviluppo dei Consorzi stessi e la food blockchain. Sempre più determinante sarà, nel prossimo futuro, il ruolo e l’autorevolezza degli organismi di certificazione, che potranno essere chiamati a garantire, oltre alle I.G. stesse, elementi quali la sostenibilità ambientale, il benessere animale, il rispetto sociale ed economico, elementi intimamente connessi alle nostre produzioni che hanno la necessità di essere messi in evidenza”.
Tra i temi considerati di assoluta importanza dal Presidente di Origin Italia, anche l’impegno per la reale applicazione dell’intesa ministeriale affinché ci sia una chiara distinzione sugli scaffali dei prodotti DOP e IGP, con l’obbligo di indicarli sia in etichetta che sui menù, considerando il sempre maggior rilievo assunto dai consumi fuori casa.
In tale contesto, emerge quanto l’interesse per le IG sia un fatto acquisito sotto diversi aspetti e soprattutto a livello internazionale. Non solo a livello politico e legale, prevedendo norme di tutela sempre più sicure, come dimostrano le sentenze della Corte europea di giustizia sulla evocazione delle denominazioni tutelate. Ma anche, e soprattutto, a livello economico. Infatti, sono 1427 le Indicazioni Geografiche diffuse in tutti i Paesi UE – ad esclusione di Estonia e Malta – e di queste 1427, oltre il 20% sono rappresentate da IG italiane, che coinvolgono filiere intere di produzione, partenti da quelle imprese che forniscono le materie prime, fino a quelle che le trasformano e commercializzano. Ciò è un parametro importante per valutare quanto impattante sia anche a livello occupazionale nel sistema Paese.
Gian Marco Centinaio pizzaiolo per un giorno con Franco Pepe
La curiosità della giornata. “In conclusione della 13ma Assemblea di #Orgin Italia mi sono reinventato pizzaiolo grazie all’aiuto del Maestro della pizza Franco Pepe”, ha detto il ministro Centinaio davanti a tutti i partecipanti all’incontro casertano.
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