Osservatorio Ristorazione: in calo le attività ristorative registrate

Osservatorio Ristorazione: per la prima volta calano le attività ristorative registrate

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 17/06/2022

Nel 2021 le attività ristorative registrate alle Camere di Commercio sono diminuite rispetto all’anno precedente: per la prima volta si arresta il trend di crescita che perdurava da 10 anni nella ristorazione italiana.

È il duro colpo inferto dal Covid e dai vari lockdown al settore, che dopo due anni di pandemia registra i peggiori dati degli ultimi decenni: 396.993 unità registrate nel 2021 rispetto alle 397.700 del 2020, un saldo negativo di 707 imprese.

Osservatorio Ristorazione

Secondo i dati dell’Osservatorio Ristorazione dell’agenzia RistoratoreTop su dati Movimprese di Infocamere, il 2021 registra anche una mancata crescita delle aziende attive nel comparto ristorativo: 340.610, cioè solo +46 rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge anche il numero più basso dell’ultimo decennio di nuove attività iscritte alle Camere di Commercio: 8942.

Come leggere questi dati? E cosa possiamo dedurne?

Il 2022 sarà l’anno della ripartenza

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Nel 2020 le attività di ristorazione cessate sono state 22.692, paradossalmente il dato migliore degli ultimi 10 anni nonostante le attese fossero nettamente peggiori. Secondo Lorenzo Ferrari, presidente dell’Osservatorio Ristorazione, “i numeri confermano quanto le effettive conseguenze della pandemia sul settore ristorativo, al netto dell’ovvio e imponente calo di fatturato complessivo, siano leggibili solo oggi”.

L’anno in corso, di conseguenza, “sarà quello della ripartenza, il punto zero da cui poter immaginare una ripresa del trend di crescita che si è arrestato dopo oltre un decennio”.

Sempre più digitali

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Quel che è certo è che dopo due anni di pandemia e lockdown, ristoranti e locali hanno dovuto mettere in atto una serie di cambiamenti per sopravvivere.

Il primo e più evidente è la spinta verso la digitalizzazione: menù digitali, sistemi di prenotazione online, gestione del delivery e del take away spesso sviluppati internamente, self-ordering, chiamata del personale di sala a distanza con appositi dispositivi, nuove app per la gestione dei turni del personale, la fatturazione e rapporti con i fornitori, fino ai pagamenti cashless, sempre più diffusi e apprezzati.

Prenotazioni online

Secondo l’analisi condotta da Plateform, web app per la digitalizzazione dei ristoranti installata in oltre mille locali in tutta Italia, le prenotazioni online sono più che raddoppiate rispetto al periodo pre-pandemico: oggi quasi il 40% dei clienti prenota tramite web (ma la telefonata resiste con il quasi il 50%).

“La digitalizzazione che ha investito il settore, modificando le abitudini di ristoratori e utenti, consente di ottimizzare l’organizzazione di tempo e risorse con impatti positivi anche dal punto di vista dei costi – sottolinea Ferrari -. Nell’anno della ripartenza e per il prossimo decennio, ci aspettiamo di assistere a una crescita costante dell’impiego di tecnologie, non solo come strumento utile alla sopravvivenza ma come generatore di opportunità di crescita imprenditoriale”.

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici