Chianti d'estate? Sì, se gustato fresco! - InformaCibo

Chianti d’estate? Sì, se gustato fresco!

di Informacibo

Ultima Modifica: 13/05/2016

di Alessandra Cioccarelli

Milano 4 maggio 2016. Si chiama #chiantigustalofresco l’iniziativa del Consorzio del Vino Chianti – una realtà di oltre 3600 produttori e più di 15.500 ettari di vigneto distribuiti fra Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena – presentata allo spazio FeelingFood di Milano. Obiettivo di questa nuova campagna nazionale incrementare le vendite del vino rosso nel periodo estivo.
Come? Grazie a un consumo consapevole e a una corretta degustazione.

Capita non di rado nei ristoranti e trattorie nostrane (ma anche al di fuori del Belpaese) che la temperatura di servizio del Chianti, e in generale di tanti vini rossi, non sia proprio quella ideale e questo vizio deve essere corretto per restituire il giusto merito a questi prodotti.

«Abbiamo immaginato di dare un contributo di attrattiva attraverso un’iniziativa, che è sia creativa che costruttiva – spiega Lorenzo Tersi, marketing manager del Consorzio – nell’ottica di aumentare la cultura verso questo tema che coinvolge non solo il Chianti ma tutti i produttori di vino rosso italiano».

E per comunicare con il consumatore finale #chiantigustalofresco ha scelto di coinvolgere in Italia ben 7 mila punti vendita della grande distribuzione.
Da maggio nei punti vendita della catena Conad e a luglio in Coop, il consumatore avrà la possibilità di essere informato sulle corrette modalità di consumo del Chianti e di ricevere in omaggio un braccialetto che misura la temperatura di servizio corretta, i 16° C appunto della cantina.

 

«Con questa campagna – spiega Giovanni Busi, presidente del consorzio – vogliamo aumentare le vendite dei nostri vini in un periodo dell’anno erroneamente considerato sfavorevole alla degustazione e consumo dei rossi». Ad oggi, secondo il centro studi del Consorzio, la vendita del Chianti in Italia nel periodo compreso tra maggio e ottobre costituisce il 40% della vendita annuale. Il mercato nazionale assorbe 30 milioni di bottiglie (sui 100 a livello mondiale) di cui il 55% attraverso il canale della distribuzione moderna e il 45% del libero mercato.

L’ambizioso obiettivo del Consorzio è quello di raddoppiare le vendite nei prossimi anni e nel prossimo decennio è quello di passare dalle 100 milioni di bottiglie annue di adesso a 125 milioni.

 

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Capo Redattore