Da Cibus Connect di Parma la qualità Made in Italy in vetrina - InformaCibo

Da Cibus Connect di Parma la qualità Made in Italy in vetrina

di Informacibo

Ultima Modifica: 14/04/2017

Ha chiuso i battenti giovedì 13 aprile alle Fiere di Parma Cibus Connect, la manifestazione che ha messo in vetrina il food and beverage italiano.
Una formula nuova, di soli due giorni, che sarà ripetuta anche l'anno prossimo nella medesima data.

La nuova fiera ha riscosso infatti la soddisfazione convinta degli organizzatori, delle aziende alimentari e dei Consorzi presenti.

Particolare interesse ha suscitato l’ampia sezione di show cooking, concentrata in un’area dedicata, in cui le aziende hanno presentato i loro nuovi prodotti.

Cibus Connect è una fiera tutta concentrata sul business matching – ha dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – Abbiamo investito due milioni e mezzo di euro nell’incoming di buyer esteri: 200 buyer sono arrivati da Vinitaly, altri 400 sono da giorni sul territorio per visitare aziende alimentari locali. L’obiettivo di Connect è sostenere l’industria alimentare che negli ultimi 8 anni è cresciuta del 20% e le esportazioni del 37%”.

Nicola Bertinelli, neopresidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano a Emanuele Scarci, inviato del Sole 24 Ore, ha dichiarato: “Cibus Connect è stata un'ottima occasione per dare visibilità ad un’eccellenza come la nostra. E comunque le iniziative promosse da Parma per sostenere il territorio hanno il nostro plauso e il sostegno”.

Soddisfatti anche i dirigenti del Consorzio del Prosciutto di Parma, che hanno ricevuto numerosi buyer internazionali ininterrottamente nei due giorni della Fiera. L'area del Consorzio che occupava una superficie di 64 mq nel padiglione 5, ha ospitato anche alcune attività legate al mondo della ristorazione con la presenza dei cuochi della Compagnia degli Chef, che hanno preparato gustose ricette a base di Prosciutto di Parma insieme ai prodotti di B&O Italy, azienda mantovana di prodotti biologici 100% made in Italy. 

Molto apprezzata l'ampia area occupata da Slow Food che ha presentato il progetto del fondo di investimento Agrifood One, sviluppato con Garnell, gruppo milanese attivo nel private equity e nella finanza d’impresa, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’economia reale, l’innovazione e la sostenibilità nell’ambito del settore agroalimentare italiano.

Cibus Connect è stata una sorpresa positiva – ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo anche se poteva essere un’incognita. Il nostro stand ha registrato una buona presenza di buyers, sia italiani che stranieri, ed abbiamo presentato i nostri prodotti congelati, dedicati soprattutto all’export”.

La dislocazione separata di stand e show cooking è molto innovativa – ha detto Nicola Levoni, Presidente di Levonie ci ha permesso di ampliare la comunicazione alla clientela. Molto utile anche il pratico stand preallestito”.

E’ un progetto molto innovativo – ha riferito Francesco Mutti, Ceo di Mutti Spaed il risultato è stato eccellente che ha eliminato qualche dubbio iniziale, per cui vanno fatti i complimenti a Fiere di Parma. La manifestazione è snella ed abbina la agilità di una manifestazione che dura due giorni con una immediatezza ed una efficacia rara in termini di costa di struttura”.

A Cibus Connect si è tenuto, sia nella prima giornata che nella seconda il Forum Internazionale “Posizionamento del Made in Italy Alimentare nell’evoluzione internazionale dei consumi”, organizzato da Fiere di Parma e TEH-Ambrosetti.

I lavori della seconda giornata sono stati aperti da Andrea Olivero, Vice Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, che ha espresso il suo apprezzamento per questo nuovo format di manifestazione fieristica e ha invitato tutti gli attori a fare la propria parte e a dare un contributo per il potenziamento dell’export agroalimentare: “Il Governo, favorendo e facilitando l’accesso ai mercati e vigilando nel contempo sulla autenticità dei prodotti; gli imprenditori facendo massa critica e insieme promuovendo strategie comuni di crescita che possano trovare un valido strumento nelle denominazioni DOP e IGP, che al meglio rappresentano l’alto valore aggiunto che i nostri prodotti traggono dagli imprescindibili legami con i territori di origine”.

Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, che organizza Cibus insieme a Fiere di Parma ha dichiarato: “Qui a Cibus Connect le imprese vengono a illustrare cosa differenzia il sistema produttivo italiano rispetto a tutti gli altri Paesi. Ricordiamo che la produttività per ettaro della pianura padana è la più grande del mondo. L’industria alimentare ha imboccato con decisione la strada della innovazione e della sostenibilità. Le innovazioni di prodotto tuttavia non devono snaturarlo”.

Valerio De Molli, Ceo di The European House Ambrosetti ha presentato la ricerca “Sostenere la crescita di lungo periodo e l’internazionalizzazione delle imprese del settore food & beverage in Italia”: “Nel rapporto sono state evidenziate le forze e le debolezze del food made in Italy anche dal punto di vista degli oltre 200 retailer internazionali intervistati per questa occasione. Il comporto alimentare italiano ha dimostrato una straordinaria resilienza alla crisi avendo fatto crescere di oltre il 13% il fatturato aggregato negli ultimi 15 anni, a fronte di un crollo della produzione industriale manifatturiera di 25 punti percentuali”.

Al Forum hanno partecipato anche, nel corso delle due giornate: Maria Ines Aronadio, Dirigente Ufficio Agroalimentari e Vini di ICE; Alex Tosolini, Senior Vice President New Business Development di The Kroger Co.; Peter Whitsett, EVP Merchandising and Marketing di Meijer; Sara Roversi, Direttore Future Food Institute; Misa Misono, Design Director di IDEO Food Studio; Marco Lavazza, VP Luigi Lavazza SpA; Fabio Leonardi, CEO Igor Gorgonzola; Luigi Serra, CEO Serra Industria Dolciaria e Vice Presidente Esecutivo Università LUISS – Guido Carli.

Dobbiamo lavorare per favorire la trasparenza di comunicazione nella categoria – ha dichiarato il Presidente del Gruppo Acetifici De Nigris, Armando de Nigris – Perché l’esperienza di un’azienda diventi un valore a sé e venga comunicata al consumatore finale correttamente, occorre condividere con il trade le linee di comunicazione. Questa è responsabilità sociale e rispetto nei confronti del trade e indirettamente dei consumatori”.

Numerosi gli incontri organizzati dalle riviste Gdo Week e Mark Up dirette da Cristina Lazzati.

Nel corso del workshop è stata analizzata la responsabilità di essere impresa che, aldilà dei bilanci sociali, è tempo che entri nel DNA delle imprese, diventandone coscienza sociale. In questo contesto, si è parlato di Sud, partendo dal presupposto che, per il nostro Paese, il meridione può e deve diventare una risorsa importante, le imprese devono tornare ad investire, ma nel modo giusto. Responsabilità per chi opera nella filiera del consumo, dalle aziende dell’agroalimentare a quelle della distribuzione, significa anche educazione alimentare: quanto possono (e devono) incidere le aziende della filiera del consumo per aiutare gli italiani a nutrirsi meglio?

In uno di questi incontri è intervenuto Francesco Pugliese, ad di Conad, che ha sottolineato come la “Grande distribuzione debba assumere un ruolo sociale ed agire da collante tra il prodotto ed il consumatore. C'è bisogno di un armonico equilibrio tra la visione sociale e quella del business e il prodotto deve andare sempre più verso la natura, l’ambiente, essere fair trade, riciclabile e di basso impatto ambientale”.

Nel corso del workshop di Agrifood Monitor, Nomisma e Crif, nella seconda giornata di Connect si è parlato anche del rischio Brexit per l’export dei salumi italiani, nel caso in cui venissero applicati nuovi dazi. Tanto più che l’interesse dei consumatori inglesi per i salumi è elevato, come dimostrano il fatto che circa l’87% di loro li ha acquistati almeno in una occasione negli ultimi 12 mesi ed in particolare il 57% più volte nel corso di una settimana.

A Cibus Connect si è anche parlato del mercato USA, nel corso del workshop organizzato da The Progressive Grocer. I rivenditori di prodotti alimentari gourmet nel mercato statunitense hanno una cosa in comune: devono affrontare una concorrenza più spietata che mai da tutti i canali di vendita al dettaglio. Tutti i rivenditori, qualsiasi siano i loro volumi di vendita, hanno bisogno di differenziarsi. In questo incontro, i relatori hanno condiviso le loro storie di successo, spiegando l’origine dei loro prodotti, il ruolo del cibo e dei vini italiani nei loro negozi, e discutendo in generale di tutto ciò che influenza al momento il mercato statunitense.

Di e-commerce nel comparto alimentare si è parlato anche al workshop dell’ICE Agenzia dove è stata presentata la nuova piattaforma B2B per l’outsourcing della distribuzione Rangeme.com. e nella area Slow Food dove è stato presentato il progetto Foodscovery sulla distribuzione on line, una nuova piattaforma di vendita diretta per i produttori locali.
 

Nel corso della due giorni, si sono tenuti numerosi workshop, tra cui quello organizzato da Lebensmittel Zeitung sulla GDO tedesca, due organizzati da LSA uno sui prodotti Bio in Francia e Benelux e l’altro sui prodotti gourmet e regionali francesi, e due workshop organizzati da Confimprese, sulla ristorazione commerciale e sulla ristorazione travel.

Nel corso della fiera sono anche stati presentati i Tespi Awards, i premi dell’eccellenza assegnati alle aziende che si sono distinte nell’ideazione e realizzazione di attività di marketing e comunicazione durante il 2016.

Tra poco aprirà a Milano Tuttofood dall'8 all'11 maggio, l'altro Salone specializzato del food che quest'anno avrà la novità di Milano Food Week (dal 4 all'11 maggio) e al riguardo, Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, ha detto: “Tra Cibus a Parma e Tuttofood a Milano c'è la possibilità di coesistenza nello stesso anno purchè le due fiere si specializzino”.

Staremo a vedere

Intanto per Parma il prossimo appuntamento è fissato per l'anno 2018 quando ci sarà la Fiera principale, Cibus 2018, dal 7 al 10 maggio.

 

Lo speciale di INformaCIBO "Prosciutto di Parma a Cibus Connect 2017"

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Capo Redattore