Expo 2015, mancano 100 giorni al via - InformaCibo

Expo 2015, mancano 100 giorni al via

di Informacibo

Ultima Modifica: 21/01/2015

Milano 21 gennaio 2015. Mancano 100 giorni a Expo, e inizia la programmazione speciale RAI per l’evento del 7 febbraio all’Hangar Bicocca. Lì si porranno le basi della Carta di Milano, vera eredità culturale della manifestazione
L’evento del 7 febbraio servirà a delineare il primo scheletro di contenuti della Carta, che verrà poi definita attraverso una consultazione aperta a istituzioni e società civile, e infine firmata durante l’Expo

L’Expo di Milano si avvicina, la costruzione dei padiglioni procede a spron battuto ma altrettanto fa il lavoro sui contenuti. Il 7 febbraio segna una tappa fondamentale del percorso di avvicinamento all’esposizione. All’Hangar Bicocca di Milano va in scena l’ “Expo delle Idee“, un evento animato da oltre 500 esperti divisi in 40 tavoli di lavoro che si confronteranno sui temi centrali dell’esposizione, ovvero le sfide dell’alimentazione globale. La giornata servirà soprattutto a dare un primo scheletro alla Carta di Milano, il documento che sarà la vera e più importante eredità dell’esposizione milanese.

A partire dal 21 gennaio (quando il conto alla rovescia per Expo segna -100 giorni) e fino al 6 febbraio, la Rai dedica due settimane speciali all’informazione su “Expo delle Idee” e Carta di Milano.

Si inizia proprio il 21 gennaio con una conferenza stampa alla sede Rai di Viale Mazzini a Roma, in cui viene annunciato e illustrato l’evento del 7 febbraio. Da quel giorno, su tutte le reti Rai vanno in onda più volte due filmati – preparati da Rai Expo – che sintetizzano rispettivamente contenuti e obiettivi dell’”Expo delle Idee” e della “Carta di Milano”. Contenuti che vengono poi approfonditi dalle principali trasmissioni e TG, in particolare fra il 31 gennaio e il 6 febbraio.

L’Expo delle Idee
II 7 febbraio a Milano, all’Hangar Bicocca, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro delegato all’Expo Maurizio Martina (nella foto) apriranno la giornata di lavori “Expo delle Idee”. L’evento vedrà 40 tavoli di lavoro dedicati a quattro percorsi di contenuto che esplorano i temi dell’Esposizione: sviluppo sostenibile tra economia, ambiente e società; culture, identità e stili alimentari; agronomia, nutrizione, economia del cibo; Milano/Italy tra smart e slow city.

Oltre cinquecento saranno gli interlocutori che si confronteranno durante le varie sessioni di lavoro. Insieme a molti ministri che stanno lavorando su progetti di Expo, ci saranno i sindaci come quello di Milano Giuliano Pisapia e quello di Torino (nonché presidente di Anci) Piero Fassino. Saranno al lavoro 42 fra ricercatori e borsisti coordinati da Salvatore Veca, curatore di Laboratorio Expo (un progetto di Expo2015 e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli). Ci saranno poi molte importanti imprese dell’agroalimentare italiano, le associazioni ambientaliste e del terzo settore, personalità come don Luigi Ciotti, Giancarlo Caselli (che presiede l’Osservatorio contro le agromafie) e Raffaele Cantone (presidente dell’Autorità Anticorruzione).

Ai tavoli lavoreranno anche, tra gli altri, il rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone a coordinare quello sul post Expo, Marta Dassù per il tavolo sul ruolo delle donne e il progetto Women for Expo, l’ex nazionale di calcio Demetrio Albertini per quello su sport, benessere e salute. Ci saranno poi gruppi di lavoro sulla biodiversità, sullo spreco alimentare, sulla contraffazione alimentare, sulla tutela delle provenienze geografiche degli alimenti, sul diritto al cibo. Al termine della giornata, ogni gruppo di lavoro produrrà una lista di case history e luoghi rappresentativi e una raccolta di raccomandazioni per cittadini, imprese, associazioni, istituzioni, suddivise per i diversi ambiti tematici. Questi diventeranno la base della Carta di Milano.

La Carta di Milano
Come garantire cibo sano, sicuro e sufficiente è la domanda alla quale i Governi e le Istituzioni di tutto il mondo sono chiamati a dare risposte, considerata una popolazione in crescita che nel 2050 arriverà a 9 miliardi di persone. A Milano, in occasione di Expo 2015, ci sarà un confronto vero su alcuni nodi cruciali della sfida alimentare globale che ci accompagnerà per i prossimi anni. Un dibattito che culminerà nella Carta di Milano, una sorta di Protocollo di Kyoto dedicato al cibo che vuole essere:

il documento che esprime la proposta dell’Italia sui temi dell’Esposizione Universale lo strumento per guidare il dibattito che si svolgerà nei prossimi mesi, e per tutte le iniziative che diventeranno eventi nel semestre dell’Expo (a partire dal Padiglione Italia) la dichiarazione conclusiva dell’Esposizione Universale, da consegnare al Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon quale atto di indirizzo internazionale e quale contributo alle riflessioni che saranno svolte in sede di discussione sui Millennium Goals a novembre 2015

Per la prima volta, quindi, un’Esposizione universale propone una carta di responsabilità e impegni concreti e misurabili rivolta a cittadini, governi, istituzioni, associazioni e imprese. Il documento sarà sottoposto infatti anche alla firma dei visitatori dei padiglioni per responsabilizzare ciascuno su questioni come lo spreco alimentare, il diritto al cibo, la sicurezza dei prodotti, l’agricoltura sostenibile. Tutto questo in vista dell’aggiornamento degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, che proprio quest’anno saranno sostituiti dai nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nel quale l’Italia ed Expo saranno protagonisti. Sarà questa la grande eredità dell’Expo di Milano, una sorta di protocollo di Kyoto dedicato al cibo.
L’evento del 7 febbraio servirà a delineare il primo scheletro di contenuti della Carta, che verrà poi definita attraverso una consultazione aperta a istituzioni e società civile, e infine firmata durante l’Expo. (Rai per Expo)

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Capo Redattore