EXPO 2015 nel segno della passione: "Cucinare, voce del verbo Raccontare" - InformaCibo

EXPO 2015 nel segno della passione: “Cucinare, voce del verbo Raccontare”

di Informacibo

Ultima Modifica: 20/10/2015

di Flavio Allegretti

Milano Expo 2015. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: con questo motto – che Expo definisce un vero e proprio Tema – la grande Esposizione Universale si è presentata al Mondo e si è fatta carico di presentare il Mondo a quanti abbiano avuta, o avranno, l’occasione di prenderne parte.

Tra gli eventi più significativi ai quali abbiamo avuto il piacere di partecipare in questi mesi di tributo meneghino alla magnificenza del Pianeta, quelli che hanno solleticato con migliore efficacia il nostro interesse, hanno avuta la forma della “micro-iniziativa”, tradotta in un apporto sostanziale e concreto alle dinamiche fondanti dell’imperativo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

L’evento che desideriamo condividere oggi, si è tenuto presso la CIR Vip Lounge di Expo il 15 ottobre, e ha avuto come protagoniste parti fortemente orientate a restituire giustizia al significato del Tema principale di Expo: una grande azienda del settore della produzione di carni bianche (la storica Fileni, nata nelle Marche quasi cinquant’anni fa); un piccolo e blasonato istituto alberghiero del territorio marchigiano (l’IPSEOA G. Varnelli); un giovane regista italiano – Mirko Malavolta – supportato dalla casa di produzione audiovisiva Lost Pictures; una serie di ospiti legati a tutte le parti citate, in rappresentanza della dimensione istituzionale e umana che ha realizzato il progetto di cui parliamo in questo articolo.

Cucinare, voce del verbo raccontare” è un cortometraggio che ha visti protagonisti gli studenti dell’Istituto Varnelli, realizzato grazie al supporto dell’azienda Fileni e alla lungimiranza di chi ha creduto e contribuito alla realizzazione dello stesso.

Nella piccola Cingoli – cittadina marchigiana in provincia di Macerata – si intrecciano le storie di chi ha iniziato a credere in un sogno (Giovanni Fileni, fondatore dell’omonima azienda, che parte dal nulla e con sacrificio e passione costruisce un impero), e di chi i sogni continua a farli in attesa di poterli vedere realizzati e vissuti fino in fondo (i giovani e motivatissimi studenti del Varnelli).
In poco più di quindici minuti il regista Malavolta riesce con originalità ed efficacia a dare voce ad alcuni studenti particolarmente brillanti dell’Istituito, che ripresi nei luoghi dove quotidianamente si svolgono le lezioni e le prove pratiche inerenti al loro corso di studi, si raccontano attraverso la passione per la cucina. Meglio: lasciano che la passione per la cucina racconti di loro, della dimensione umana e professionale che li guida e motiva, del contesto provinciale e sano – bello e pulito – che scandisce le loro giornate e alimenta i loro sogni.

Prendendo come spunto la preparazione di un piatto a base di pollo – scelto come alimento comunemente usato nelle cucine di tutto il mondo – e guidati dallo Chef Marco Elmi, gli studenti hanno raccontate le proprie storie, fondendo la passione con il sogno, il desiderio di eccellere con la concretezza che richiede la quotidianità: sforzi, sacrifici, impegno e fantasia, per arrivare a rendere una professione ciò che oggi è materia di studio.

L’azienda Fileni interpreta benissimo lo spirito che sostiene la voglia di produrre il cortometraggio: non lo fa in modo formale – ovvero solo partecipando economicamente alla realizzazione del progetto – ma lo fa intervenendo nel film con testimonianze concrete di come il Gruppo si sia sempre mosso a favore del territorio e delle risorse a esso collegate.
Capiamo che ci troviamo di fronte a Persone prima che a imprenditori grazie agli interventi che precedono la proiezione del corto.
Giovanni Fileni non nasconde l’accento che tradisce le proprie origini, e non parla come un manager arrivato e supponente, ma come un padre umile e saggio che ha visto il mondo cambiare e non si è ancora stancato di dire la propria, senza paura di risultare sorpassato.
E in effetti la sua carica genuina e consapevole – unita agli ottimi interventi di Filippo Saltamartini (sindaco di Cingoli), Francesco Micucci (consigliere della regione Marche) e del professore Marcello Stefano (insegnante “storico” dell’istituto Varnelli) – arriva tutta anche a noi giornalisti, facendoci sentire la forza e il calore di un’Italia con attributi impareggiabili, che per molti versi si nasconde dietro un’immagine sbiadita di se stessa e avrebbe solo bisogno di tornare a guardarsi allo specchio e ricordarsi di quanto è bella.
 


La foto di gruppo a Expo nello spazio Cir Food

Le parole di Giovanni Fileni – coadiuvate da quelle di Roberta Fileni, che per l’Azienda cura il marketing e la comunicazione – sono innanzitutto rivolte agli studenti. Quando gli viene chiesto cosa significhi nutrire il Pianeta, quali siano le energie per la vita, Fileni risponde con una frase semplice e diretta: “Dobbiamo trasmettere a questi ragazzi l’idea di lavoro come valore, e di passione come motore inarrestabile di questo valore. Dalla passione nasce tutto e il Pianeta, o la piccola porzione che abitiamo, ha bisogno di passione per esistere”. Sono parole semplici, che però ci fanno ben capire come l’Azienda interpreti le sfide quotidiane e di come continui a contribuire alla vittoria delle stesse servendosi di risorse che conoscano il territorio e che lo abbiano vissuto, “sentito”.

Non a caso da anni Fileni collabora strettamente con l’alberghiero Varnelli, scegliendo studenti per una serie di ruoli orientati alla dimensione gastronomica, rispetto alla quale l’Azienda è evidentemente molto sensibile.

Ma “Cucinare, voce del verbo raccontare”, non esprime solo la volontà di un’Azienda di essere vicina ai giovani; è soprattutto la voce dei giovani che desidera farsi sentire per quella che è: senza filtri, senza infinite ripetizioni; per i ragazzi è una prestazione quasi inconsapevole da attori del loro presente e del loro futuro. Attori, non figuranti. Nessuna parte studiata, nessun copione scritto a priori. Solo un pezzettino di vita fissata per immagini, dove la regia riesce in pieno a cogliere la delicatezza di una giovinezza che si presenta come tale, ma che riesce a lasciare lo spettatore quasi disarmato per la pulizia e la schiettezza delle affermazioni degli studenti e per le bellezze del comune di Cingoli che vengono semplicemente filtrate dalla macchina da presa, lasciando allo spettatore la facoltà di farsi rapire senza richiesta di riscatto.
Noi di INformaCIBO abbiamo trovato il cortometraggio semplicemente squisito e ci permettiamo di consigliarne vivamente la visione.

 

 

 
Cucinare, voce del verbo raccontare

 

L’Azienda Fileni e le iniziative per Expo2015: www.fileni.it
L’Istituto Alberghiero G.Varnelli di Cingoli: www.ipssartcingoli.it
Expo Milan : www.expo2015.org
JB Group – Ufficio Stampa Evento : www.jbgroup.it
 

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Capo Redattore