Giancarlo Morelli a Milano, nuova avventura con ristorante e bistrot - InformaCibo

Giancarlo Morelli a Milano, nuova avventura con ristorante e bistrot

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 24/01/2019

Giancarlo Morelli stringe il suo rapporto con Milano. Arrivato in città l’anno scorso con la rinomata Trattoria Trombetta, lo chef bergamasco – una stella Michelin con il Pomiroeu di Seregno – ha portato a Milano un altro grande progetto. Anzi due. All’interno dell’hotel Viu (via Fioravanti 4) ha aperto infatti il ristorante Giancarlo Morelli Gourmet, a cui ha affiancato il cocktail bar Bulk. Due realtà complementari tra loro e del tutto indipendenti dall’hotel. Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare di più sulle sue creature.

Come definirebbe questa nuova avventura del Giancarlo Morelli Gourmet?
Questo ristorante è la continuazione di un viaggio partito tanti anni fa. Bisogna investire in una città in grande sviluppo come Milano e penso che questo sia davvero il momento giusto per arrivare. È vero, un anno fa ho aperto la Trattoria Trombetta, ma quello è un pensiero, un concetto di ristorazione. Il Giancarlo Morelli è invece il braccio allungato del Pomiroeu, che è la mia vita.

La cucina sorprende per le sue dimensioni, è leggermente più grande della sala e ospita anche uno chef’s table sociale da 14 posti dove godersi lo spettacolo della brigata all’opera. La sala, semplice nella sua eleganza, è calda e accogliente e si nota subito grande cura e attenzione al dettaglio.

E il menu?
Porto avanti le mie idee di cucina, con l’obiettivo di riuscire ad abbracciare il mondo.
I ristoranti sono tue case: quella in cui vivi, quella al mare, quella in montagna… Sono tutte tue, ma non puoi averle tutte uguali. Quindi per quanto riguarda il menu, la differenza non è sostanziale, ma sottile. Ma le cose sottili sono quelle che fanno la differenza. Fermo restando che il Pomiroeu è la casa madre dove facciamo la formazione, pensiamo ai piatti e alla strategia di lavoro.
Chi cerca il Morelli “classico” resterà soddisfatto, il menu prevede anche una sezione di piatti “Heritage”, cioè i grandi classici della sua cucina.

bulk giancarlo morelli
E poi c’è Bulk, il cocktail bar-bistrot che prende il nome dal centro sociale che prima sorgeva lì. Aperto tutti i giorni dalle 11 all’1, per Giancarlo Morelli deve essere uno spazio di libertà: Chi viene da Bulk trova tutto secondo me. Trova qualcosa di open, molto aperto. Non hai l’obbligo di giacca, cravatta e scarpe firmate, non hai l’obbligo di essere qualcuno o avere la macchina grande. Io l’ho pensato come una provocazione all’interno di un hotel 5 stelle, perché è accessibile a tutti. Qui puoi venire a studiare, a leggere un libro, a fare discussione o a prendere aperitivo. Puoi fare un lunch semplice o goderti un panino ignorante. Puoi ordinare un dolce, una bibita, un cocktail e ascoltare un po’ di musica. E spero che un giorno diventi un luogo in cui andare per conoscere qualcuno e chiacchierare insieme.

Come sottolinea Giancarlo Morelli, il ristorante è la casa, ma è un’esperienza che viene dopo: “Prima viene Bulk, poi ti inoltri verso la sala o lo chef’s table“. Mattia Pastori, sommelier e mixologist di fama, accompagna lo chef bergamasco in questa nuova grande avventura.

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