Gli investimenti nel Food: nel nostro Paese il web è il secondo media dopo la tv - InformaCibo

Gli investimenti nel Food: nel nostro Paese il web è il secondo media dopo la tv

di Informacibo

Ultima Modifica: 17/05/2016

Milano maggio 2016. Si è svolto a Milano ‘Food for the digital feed’, il secondo Seminar Verticale di IAB Italia, organizzato  all’interno di Seeds&Chips (summit internazionale dedicato alla Food Innovation, svoltosi  a Milano – MiCo, Milano Congressi) dall’11 al 14 maggio 2016), e dedicato al mondo dell’alimentazione.
 
Una intensa giornata di approfondimento sulle piattaforme digitali per il mondo agroalimentare attraverso le testimonianze di ospiti nazionali e internazionali.
Sono stati approfonditi casi di successo ed esperienze e si sono affrontate anche le esigenze del food nella transizione al digitale e quali sono state le conclusioni?
 

Senza digitale non c'è futuro.
Il digitale per il food è fondamentale ed è sempre più rilevante per i consumatori ma è ancora poco sfruttato dalle aziende, che privilegiano gli investimenti in altri canali.
Il digitale è un territorio mediale sempre più strategico per costruire relazioni tra imprese e consumatori: quasi la metà dei canali che i consumatori utilizzano per cercare notizie e informazioni sul food – i cosiddetti touch point – sono mezzi e piattaforme digitali. Ma a fronte di questo interesse gli investimenti in advertising delle aziende non sono ancora all’altezza del fenomeno. Solo il 12% della spesa pubblicitaria è destinata al canale online, mentre altri mercati come quello finanziario e automotive hanno percentuali molto più elevate.
 
 
Ma come si comunica, il food, oggi?
Ha aperto i lavori Daniele Sesini (IAB) con una affermazione: “Il food è il primo settore di investimento nella comunicazione. Per un semplice motivo: è un aggregatore universale”.
“Il web in Europa ha chiuso con 36 miliardi di euro investiti nel 2015, sorpassando la tv. In Italia lo scenario è diverso ma sicuramente questo rappresenta un traino”.
 
La conferma è arrivata da Alberto Dal Sasso,  Managing director Nielsen TAM & AIS:
Oggi in Italia il digitale raccoglie 2,104 miliardi di euro, più di un quarto degli investimenti pubblicitari totali (pari a 7,9 miliardi nel 2015), rappresentando il secondo mezzo in termini di quota, con il 26,5%, dopo la tv che è al 46%.
 
«E’ un mercato che esce da 7 anni di grande difficoltà, che per la prima volta nel 2015 ha ripreso a crescere e ci sono buoni segnali anche per il 2016, per tutti i media. Guardando al digital in particolare, possiamo vedere che – per tutti i settori – search e display la fanno ancora da padrone, con una quota del 34,3% e del 30% rispettivamente, ma cresce il video, a 17% (+1.1 punti) e il social, a 10,7% di quota (+2.8 punti).
Classified/directories sono al 7,3%. Se si considera il media mix nel mondo food – ha proseguito Dal Sasso -: oltre l’80% dell’investimento passa per la tv, solo il 10,1% nel digital, anche se penso che questa quota crescerà entro fine anno. Nel dettaglio, sul digital le aziende food scelgono: search (37%), display (30%), video (19%), social media (12%), classified/directories (2%). Il video dunque cresce, così come i social, anche se meno di quanto ci si poteva aspettare. Tra i social è Facebook a farla da padrone (90%), seguito da Twitter al 5%. Ci sono grossi margini di crescita in ambito mobile: se le altre aziende vi investono il 25% del budget (a +14,8% sul 2014), le aziende food sono ferme al 9% (a +1,1% sul 2014)».
 
Il dato importante è che il digitale è in crescita con i social network e i video
 
All'interno del calderone “digital” la fanno da padrone “il search, i social network e i video. Questi ultimi, costantemente in crescita, e un quinto degli investimenti fatti dalle aziende di food nel digitale passa proprio attraverso di loro”.
 
Dal canto suo Daniele Sesini, direttore generale di IAB Italia, ha aggiunto: “Abbiamo voluto toccare i vari ambiti e le molteplici opportunità che le piattaforme digitali mettono a disposizione delle aziende del Food. I nuovi approcci per comunicare i valori dei brand e dei prodotti, la possibilità di aggregare masse di utenti attorno ai contenuti che alimentano le passioni e farli diventare veicoli di divulgazione di quegli stessi valori, e gli strumenti messi a disposizione dal native advertising, offrono opportunità straordinarie ai brand del comparto alimentare per costruire progetti di comunicazione innovativi e particolarmente efficaci”.
 
“L’analisi del mercato presentato oggi dai nostri partner dimostra chiaramente che il settore del Food ha straordinari margini di crescita sulle piattaforme digitali e che i protagonisti del mercato sono ricettivi verso i nuovi strumenti offerti. Siamo particolarmente attenti a questi temi perchè l’agroalimentare è certamente uno dei settori che più possono sostenere la ripresa della nostra economia, anche grazie a una maggiore valorizzazione e internazionalizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane, ambiti nei quali la comunicazione e l’uso di piattaforme digitali giocano un ruolo fondamentale”.

Indagine presentata a Lisbona
Iab: nel 2015 l’adv digitale in Europa supera quella tv
A fare da traino sono mobile e video advertising secondo il decimo AdEx Benchmark presentato all'Interact di Lisbona

http://www.dailyonline.it/pubblicita-digitale-europa-iab-2015/

 

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Capo Redattore