Guida Oro I Vini di Veronelli 2019, assegnati i Dieci Sole
Nella guida sono ben 16.256 etichette recensite per un totale di 2.038 produttori descritti
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 20/10/2018
Il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha presentato, in anteprima sull’uscita in libreria, la Guida Oro I Vini di Veronelli 2019, volume erede degli storici cataloghi firmati, sin dagli anni Cinquanta, dal padre della critica enologica italiana.
A Venezia nella sede dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, luogo di pensiero e di formazione dedicato al sapere della terra e della tavola, sono stati svelati i dettagli della nuova edizione che conta ben 16.256 etichette recensite per un totale di 2.038 produttori descritti.
Grande era l’attesa per i Sole, premi speciali assegnati dalla redazione ad altrettanti “racconti in forma di vino” rappresentativi della competenza, della creatività e dell’impegno dei vignaioli italiani.
Ad aggiudicarseli sono stati, quest’anno, il Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Sorì Pradurent 2016 di Claudio Alario (Diano d’Alba, CN), la Cuvée Maria Vittoria Rosé Nature 2012 di Rainoldi (Chiuro, SO), l’Alto Adige Vernatsch Alte Reben Gschleier 2016 di Cantina Girlan (Appiano-Eppan, BZ), il Romagna Sangiovese Modigliana Riserva I Probi di Papiano 2015 di Villa Papiano (Modigliana, FC), il Colli di Luni Bianco Permano 2016 di Terenzuola (Fosdinovo, MS), l’Orvieto Classico Superiore Campo del Guardiano 2016 di Palazzone (Orvieto, TR), l’Habemus Etichetta Rossa Lazio Rosso 2015 di San Giovenale (Blera, VT), l’Aglianico del Vulture Quarta Generazione 2015 di Quarta Generazione (Barile, PZ), il Terre di Cosenza Colline del Crati Magliocco Riserva Vigna Savuco 2014 di Serracavallo (Bisignano, CS) e l’Occhio di Terra Malvasia Secca Salina 2017 di Antonino Caravaglio (Malfa, ME).
A conquistare le Super Tre Stelle, in ragione d’un punteggio uguale o superiore a 94/100 assegnato dai curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, sono stati, invece, 338 vini, circa il 2% dei campioni degustati, con la regione Toscana che si afferma come vera fuoriclasse, registrando ben 116 “super stellati”. Al secondo posto si è attestato il Piemonte, con 58 vini premiati, penalizzato da annate difficili per le sue prestigiose denominazioni. Seguono, poi, il Veneto (23), l’Alto Adige-Südtirol (19) e la Sicilia (16), regione leader dell’Italia Meridionale.
Diciassette, inoltre, sono i vini che hanno ottenuto il titolo di Grande Esordio avendo raggiunto o superato la soglia dei 94/100 alla loro prima apparizione in Guida.
Cinque, per definizione, i Migliori Assaggi, ovvero i vini che, nella rispettiva tipologia, hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi. Si tratta, in particolare, del Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2008 di Ca’ del Bosco (Miglior Vino Spumante, con una valutazione di 98/100), dell’Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2015 di Cantina Terlano (Miglior Vino Bianco, 98/100), del Cerasuolo d’Abruzzo Piè delle Vigne 2016 di Cataldi Madonna Luigi (Miglior Vino Rosato, 93/100), del Barolo Bussia Riserva Granbussia 2009 dei Poderi Aldo Conterno (Miglior Vino Rosso, premiato con l’eccezionale punteggio di 100/100) e del Romagna Albana Passito Riserva AR Selections des Grains Nobles 2014 di Fattoria Zerbina (Miglior Vino Dolce o da Meditazione, 97/100).
Il Direttore dell’associazione che da oltre trent’anni anni promuove la cultura gastronomica “secondo Veronelli”
«Le pagine della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 non racchiudono soltanto mesi di lavoro della Redazione e un intero anno di degustazioni dei curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello. Veri protagonisti del volume sono i vini prodotti dalle migliori aziende vitivinicole italiane, valutati secondo una chiara scala in centesimi e comunicati attraverso una dettagliata simbologia. Con questo nuovo passo del lungo cammino compiuto dal Seminario Veronelli a fianco del settore vitivinicolo ci auguriamo di aver colto, a beneficio del Lettore professionista come del semplice appassionato, quanto di meglio i vignaioli italiani hanno prodotto» ha dichiarato Andrea Bonini, Direttore dell’associazione senza scopo di lucro che da oltre trent’anni anni promuove la cultura gastronomica “secondo Veronelli”.
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