"I cinesi che visiteranno l'Expo di Milano saranno più di un milione" ha detto il vice premier cinese Wang Yang - InformaCibo

“I cinesi che visiteranno l’Expo di Milano saranno più di un milione” ha detto il vice premier cinese Wang Yang

di Informacibo

Ultima Modifica: 09/06/2015

Milano Expo 2015. Ieri lunedì 8 giugno, all’interno del sito di Milano Expo, si è svolto il National Day della Cina, che partecipa all’Esposizione universale con un imponente Padiglione situato sul Decumano e un tema evocativo – «Terra di speranza, cibo per la vita»-, pensato per evocare la gratitudine che il popolo cinese ha nei confronti della Terra e dei suoi frutti.

"I cinesi che visiteranno l'Expo di Milano saranno più di un milione" ha affermato il vice premier cinese Wang Yang durante un incontro a Expo, a Palazzo Italia, con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini e una delegazione del parlamento. "Quando parlavamo di portare un milione di visitatori cinesi a Expo ce ne han dette di tutti i colori. Ma adesso la cosa si sta verificando" ha detto la presidente di Expo, Diana Bracco, intervenendo al Forum Italia-China Innovation di Intesa Sanpaolo.

Il vice premier cinese aggiunge: "La Cina vuole rafforzare la collaborazione con Italia per creare un modello". In particolare, il vice premier indica alcuni punti, 'suggerimenti' per migliorare il rapporto tra i due Paesi. Innanzitutto "rafforzare la sinergia tra Cina e Italia. Le nostre strategia hanno tanti punti in comune – osserva – e le autorità possono lavo rare insieme per elaborare un piano di cooperazione. Dobbiamo mettere insieme un piano strategico in Cina e Unione Europea facendo della cooperazione tra Italia e Cina un modello".

Fermato un contestatore
La giornata si era aperta alle 10 con un fuori programma. Un uomo di nazionalità cinese è stato fermato dalla forze dell’ordine poco prima che avesse inizio la cerimonia ufficiale di apertura con l’arrivo del vicepremier Yang Wang.

Si è trattato di un 42enne, in Italia con regolare permesso di soggiorno, residente in provincia di Padova, bloccato subito dai carabinieri che lo hanno identificato e rilasciato poco dopo. Ai militari, il contestatore, che indossava jeans e una maglietta bianca con una scritta in cinese, ha spiegato di aver agito da solo. Ha lanciato alcuni volantini e ha urlato «Cina Libera», contestando la «detenzione ingiustificata» dello scrittore cinese Liu Xiaobo (che l’8 ottobre 2010, mentre già si trovava in carcere con l’accusa di «incitamento alla sovversione del potere dello Stato», è stato insignito del Premio Nobel per la pace) e chiedendo l’aiuto delle organizzazioni per i diritti umani. Ristabilita la calma, alla presenza della ministra dell’Istruzione Stefania Giannini e del vice premier, si sono aperte le celebrazioni davanti a una numerosa delegazione e alla cerimonia dell’alza bandiera. Il padiglione è rimasto chiuso al pubblico fino alle 17, mentre nel cortile antistante sono andati in scena spettacoli con i costumi tradizionali. Chiusi anche il Vanke Pavilion, la struttura progettata dall’architetto Daniel Libeskind, e il China Corporate United Pavilion. I festeggiamenti sono proseguiti con la visita della delegazione al padiglione cinese e a Palazzo Italia, con il pranzo ufficiale.

Yang: «Armonia tra natura e umanità al centro della cultura cinese»
Nel discorso di apertura, Yang Wang ha sottolineato la «comprensione profonda della Cina per i temi dell’esposizione. L’armonia tra la natura e l’umanità sono da sempre insiti nella cultura cinese». Secondo il vicepremier, Expo sarà «un’occasione per approfondire i rapporti tra Cina e Italia e per rinnovare il significato per i due popoli della “via della seta”». Il vicepremier della Repubblica Popolare Cinese e i 34 membri della delegazione hanno scelto l’alta velocità targata Ntv per raggiungere l’Esposizione.

 

Giannini: «Garantire mobilità tra giovani cinesi e italiani»
Anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha ribadito che l’Esposizione è «l’occasione per rinnovare le dimensioni dei rapporti tra Italia e Cina, già rilevanti e antiche. Vogliamo approfondire la cooperazione in campo culturale, scientifico e tecnologico». Giannini ha inoltre sottolineato l’importanza di «dare un nuovo slancio e garantire mobilità tra giovani cinesi e italiani all’insegna del detto cinese “Vale più vedere una volta che ascoltare 100”». Nei confronti del cambiamento nell’equilibrio delle abitudini alimentari «abbiamo una responsabilità non solo tecnica e scientifica ma anche politica ed etica», ha concluso intervenendo al forum italo-cinese sull’innovazione, dove 100 delegati e ricercatori da entrambi i Paesi si confrontano nel campo delle agro-tecnologie. I bambini, nel frattempo, si sono sfidati in una partita di calcio Italia-Cina.

Il Vice Ministro cinese Wang Yang
 

Forum agroalimentare Italia-Cina

Il Ministro Martina: Expo occasione per rafforzare partnership

Obiettivo riconoscimento 100 indicazioni geografiche tra Ue e Cina

Milano 9 giugno 2015. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolto oggi a Milano il primo Forum italo-cinese per la cooperazione nel settore agroalimentare.  

Al Forum hanno partecipato il Ministro Maurizio Martina, il Vice Primo Ministro cinese, Wang Yang, il Ministro dell'Agricoltura cinese, Han Changfu, il Presidente dell'Ice, Riccardo Monti, alla presenza di oltre 200 imprese italiane e cinesi. 

In occasione del Forum è stato siglato un accordo tra il China Council for the promotion of international trade (CCPTI) e l'Italian Trade Agency (ICE). 

"Questo appuntamento – ha detto il Ministro Martina – è uno dei più rilevanti tra quelli che vedono coinvolto il Mipaaf in questi mesi di Expo. Nella nostra storia ci sono le risposte al legame che Italia e Cina hanno da sempre e che dobbiamo continuare a sviluppare. L'accordo siglato oggi è frutto di un lavoro portato avanti da circa due anni con Ccpit e il Ministero dell'agricoltura cinese ed è importante aver trasformato questa occasione in realtà proprio durante l'Esposizione di Milano".

"Vogliamo cogliere l'occasione di confronto di oggi – ha aggiunto il Ministro – proprio per avanzare nelle nostre relazioni con partnership strategiche su alcuni temi chiave come l'innovazione e la tecnologia. Siamo interessati a rafforzare la collaborazione sul fronte scientifico, in particolare sulla genomica animale e vegetale". 

"In merito alla cooperazione bilaterale – ha proseguito il Ministro – abbiamo recentemente concluso i negoziati per due accordi importanti su olio d'oliva e agrumi. Crediamo sia tempo per un ulteriore salto di qualità che possa favorire l'export italiano di prodotti come il riso, l'ortofrutta o il tabacco, così come auspichiamo che vengano superate le limitazioni relative alle carni".

"La Cina sarà senza dubbio protagonista della grande sfida alimentare dei prossimi anni e per questo ci proponiamo come partner considerata la nostra leadership a livello mondiale nella produzione di macchinari per l'agricoltura e la trasformazione alimentare. Un ruolo chiave è giocato anche dalle relazioni commerciali nel settore agricolo, dalla tutela delle indicazioni geografiche e la grande sfida dei controlli alimentari. L'export nel 2014 ha superato i 367 milioni di euro e vogliamo crescere ancora. A questo proposito – ha concluso il Ministro – riteniamo molto positivo il progetto 10+10 che ha consentito la registrazione di 10 Indicazioni geografiche cinesi in Europa e di 10 Ig europee in Cina, tra le quali i nostri Grana Padano e Prosciutto di Parma. Il nostro obiettivo è arrivare a quota 100, accelerando con i negoziati che sono in corso tra l'Unione europea e il Paese asiatico".


Davanti al Padiglione cinese: Donato Troiano con la responsabile cinese 

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Capo Redattore