I vincitori del premio giornalistico del Roero
Tra i premiati tre giornalisti stranieri, un russo, Atanassov Bisso, una inglese, Isabel Lee ed una tedesca, Jürgen Sorges
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 03/07/2018
La premiazione della trentesima edizione del premio giornalistico del Roero si è svolta nei giorni scorsi Al Castello dei Conti Roero, a Monticello d’Alba, nel cuneese.
Tra gli altri, hanno parlato (e bene) del Roero, dei suoi vini e del territorio turistico alcuni giornalisti stranieri, in particolare, un russo Atanassov Bisso che ha dedicato sette pagine al Roero su una rivista di grande tiratura a Mosca; una inglese Isabel Lee che ha fatto un ritratto raffinato della nostra terra ed una tedesca Jürgen Sorges di Kulinariker.
Tutti i giornalisti sono stati premiati da Giovanni Negro, ideatore del Premio, e da Gian Mario Ricciardi, giornalista ex direttore della RAI a Torino, insieme al presidente di Banca d’Alba, Tino Cornaglia, a Giandomenico Testa della Fondazione Crc, ai sindaci di Roero e Langa al “patriarca” del successo dell’albese nel mondo, Giacomo Oddero.
E proprio l’albese Oddero ha affermato: “Quando abbiamo cominciato a lavorare qui c’erano miseria e sudore, dite ai vostri figli di riservate sempre un sorriso a quelli della mia generazione che hanno costruito un mito”.
La Festa si è conclusa con un maxi aperitivo che ha avuto come base i piatti preparati dagli chef del ristorante “Conti Roero” e gli assaggi di molte eccellenze del territorio.Tra queste il prosciutto crudo del Consorzio di Cuneo; la salsiccia del consorzio di Bra.
Tutto a base delle varie sfumature di Arneis offerto dai produttori. Alcuni di loro, i piu vecchi, sono stati premiati come “Pionieri dell’Arneis”.
Sezioni del Premio:
Giornali internazionali
Il premio è andato ad Atanassov Bisso per aver offerto alla Russia, per la prima volta, un affresco completo, vero, professionale del Roero e delle sue eccellenze, rafforzando un forte canale turistico tra due terre ricche di storia.
A Isobel Lee per aver raccontato la vita di una terra e dei suoi castelli incastonando con genialità le profonde originalità di ieri e le nuove proposte che miscelano con intelligenza ambiente, cultura e nuovi stili di vita.
A Jurgen Sorges Kulinariker per un report fedele e geniale di come i tedeschi ci vedono, ci apprezzano, ci imitano e vengono da noi per sentire i nuovi profumi di una terra ritrovata.
Giornali nazionali
Dario Bragaglia (Mondointasca.it) per aver scritto un articolo che parla del Roero con profonda competenza, e ne percorre le strade, i paesi, le colline che l’hanno fatto grande dipingendo scorci, situazioni, angoli e svelando le originalità che l’hanno fatta unica.
A Filippo Apollinari (Encode) con un viaggio curioso, nuovo nel linguaggio e nel metodo, nelle tappe in cantine, trattorie, nei paesi scelti, uno sguardo d’insieme raffinatissimo.
Tiziana Fantino (Targatocn.it) per aver saputo offrire un’informazione continua, varia, moderna su un lembo di terra, la sinistra del Tanaro serbatoio dei nuovi stili di vita.
Isotta Carosso (La Stampa) per aver colto il nuovo, la innata sensibilità ambientale che si sta trasformando in percorsi a piedi, in bici, a cavallo sui sentieri in mezzo ad un mare di verde.
Maria Grazia Olivero (Gazzetta d’Alba) con il suo intervento fa crescere l’immagine di una terra che ha colline stupende per la rara varietà ambientale, i suoi prodotti, le sue ricchezze come vino, storia, cultura, gastronomia, ma coglie l’originalità di un’idea che la trasforma anche in un set di fiabe e sogni.
Carlo Borsalino (Idea) per la capacità di dare spazio alle idee e alle iniziative delle nostre colline, con profonda conoscenza ed una sensibilità non comune.
A cura di Luciano Scarzello
Condividi L'Articolo
L'Autore