Il 15 ottobre a Milano si firma il Milan Urban Food Policy: un patto sulle future politiche alimentari delle metropoli - InformaCibo

Il 15 ottobre a Milano si firma il Milan Urban Food Policy: un patto sulle future politiche alimentari delle metropoli

di Informacibo

Ultima Modifica: 03/10/2015

Milano Expo 2015. È un patto internazionale al quale circa 75  città del mondo (qui l’elenco) stanno lavorando per rendere il sistema alimentare delle loro aree urbane più equo e sostenibile. L’intenzione è quella di costituire una rete di scambio di idee, buone pratiche sul cibo da tradurre in azioni concrete.
 
Il 15 ottobre a Palazzo Reale, sede del Comune di Milano,  sindaci e delegazioni da vari continenti si ritroveranno per siglare il documento che – sottolinea palazzo Marino – costituisce una delle principali eredità dell’anno di Expo 2015 dedicato al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Al documento, che impegna i sindaci a rendere più equo e sostenibile il sistema alimentare locale, hanno lavorato 50 città tra cui New York, Londra, Parigi, Shanghai, Melbourne e Dakar, e le adesioni continuano: tra le nuove città interessate al patto Lima, Vienna, Saragozza, L'Aia.
 
Il 16 ottobre, giornata mondiale dell’alimentazione, il patto Milan Urban Food Policy Pact sarà presentato al segretario generale della Nazioni Unite Ban Ki-moon.
 
L’idea del patto è stata lanciata dal sindaco Giuliano Pisapia a febbraio 2014, durante il summit di Johannesburg delle città sostenibili che fanno parte del gruppo C40.
 
E’ stata anche presentata lo scorso mese di febbraio a Expo delle Idee alla Bicocca  Milano (leggere QUI su INformaCIBO: “Food Policy: il patto dei sindaci grande e concreta eredità di Expo Milano).
  
“La produzione, la trasformazione e la distribuzione del cibo, insieme allo spreco delle risorse alimentari, riguardano da vicino il futuro di tutti noi” ha detto Pisapia a Johannesburg “Vorrei coinvolgere tutte le città presenti, molto sensibili su questo tema. Expo 2015 ci offre una grande occasione per pianificare il futuro anche nel campo dell’alimentazione sana ed equilibrata. Che non significa tristi rinunce, ma vere e proprie opportunità per uno sviluppo alternativo, con ricadute non solo sul piano della salute, ma anche economico e sociale. Laddove gli Stati non riescono a raggiungere i risultati, le sinergie tra le città possono invece vincere le sfide che ci troviamo ad affrontare
Le città si sono confrontate da settembre 2014 in videoconferenza (webinar) per definire i contenuti del patto con l’ausilio di un gruppo di esperti.
 
Il documento è anche sottoposto all’esame di un advisory group, un tavolo di organismi internazionali (qui l’elenco) che ha il compito di consigliare le città su come meglio armonizzare il patto con altre iniziative simili già esistenti.
 
La prima bozza del Milan Urban Food Policy Pact, il patto internazionale che sarà firmato il 16 ottobre a Milano è pronta e le città la stanno discutendo.
 
Nel frattempo si allunga la lista dei partecipanti.
Per un anno 50 aree urbane hanno lavorato insieme a Milano per scrivere il patto,  ecco alcune di queste città:
 

Abidjan
Almere
Amsterdam
Atene
Barcellona
Basilea
Belo Horizonte
Bilbao
Bogota
Brazzaville
Bruges
Chicago
Città del Messico
Curitiba
Daegu
Dakar
Francoforte
Ghent
Ginevra
Gothenburg
Grenoble
Hanoi
Hebron
Lione
Londra
Lugano
Maputo
Marsiglia
Medellin
Melbourne
Milano
Montpellier
Mosca
New York
Niamey
Parigi
Pechino
Roma
San Paolo
Shanghai
Tel Aviv
Torino
Toronto
Toyama
Vancouver
Windhoek

Condividi L'Articolo

L'Autore

Capo Redattore