Il cambio clima fa paura al 90% degli italiani, serve un "Green New Deal” - InformaCibo

Il cambio clima fa paura al 90% degli italiani, serve un “Green New Deal”

Pecoraro Scanio a Informacibo: l'attenzione degli italiani al cibo sostenibile cresce parallelamente all'interesse sul solare e rinnovabili. Presentato a Roma il rapporto curato da Fondazione Univerde e Noto Sondaggi

di Collaboratori

Ultima Modifica: 27/11/2019

L’89% degli italiani manifesta preoccupazione per i cambiamenti climatici, il 79% è convinto che si sta facendo poco per contenere l’aumento delle temperature entro i due gradi e solo il 2% crede nell’azione del Governo a contrasto dei mutamenti del clima. E’ quanto emerge dal XVII Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, a cura dell’Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, i cui dati sono stati presentati, stamane,  al convegno “La transizione energetica e la riconversione ecologica per un Green New Deal”, organizzato a Roma, presso il Maxxi-Museo nazionale delle Arti del XXI secolo.

In questa edizione, il Rapporto include il focus “Cambiamenti climatici e Green New Deal”. Per quanto riguarda il “Green New Deal”, ovvero la riconversione dei vecchi paradigmi economici in una nuova economia verde, ecologicamente sana, economicamente sostenibile e socialmente responsabile, Il 72% del campione dichiara di conoscerne il significato e l’85% di coloro che ne hanno sentito parlare ritiene utile la transizione verso questo nuovo corso che ridia qualità alla vita.

Un mondo più pulito e sostenibile – ha osservato Alfonso Pecoraro Scanio,  presidente di UniVerde a Informacibo – non può prescindere da un cibo più sostenibile. Verso il quale cresce peraltro sempre più l’attenzione dell’opinione pubblica. “La nostra Fondazione ha sempre sondato come l’agricoltura di qualità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura che rispetta l’ambiente, è considerata un elemento positivo. Dai nostri rapporti annuali risulta che cresce sempre più l’attenzione all’agricoltura a “km 0”, l’agricoltura biologica, l’agricoltura familiare, l’ agricoltura attenta alla tracciabilità ed etichettatura, parallelamente all’interesse che gli italiani hanno sul solare e sulle rinnovabili”.

“L’opinione pubblica è dalla nostra parte – ha commentato il presidente della Fondazione UniVerde – e le oltre 100.000 firme raccolte a sostegno della petizione #EmergenzaClimaticaItalia, lanciata su Change.org, ne sono la dimostrazione. La mobilitazione della società civile, e di tutti coloro che vogliono un’Italia 100% rinnovabile e leader nella battaglia contro i cambiamenti climatici, chiede al Parlamento e al Governo italiano un serio impegno per riconoscere l’emergenza climatica, premessa indispensabile affinché il Green New Deal sia collegato a una vera transizione energetica e non solo una risposta, seppur positiva, alla crisi economica. Si tratta di un progetto ambizioso che può attrarre quegli investimenti che stanno abbandonando il settore del carbone e dei fossili”.

Al convegno sono intervenuti tra gli altri Carlo Tamburi, direttore di Enel Italia, e Roberto Morassut, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. “La transizione energetica in atto – ha detto Tamburi – è un percorso positivo che riguarda l’ambiente e le persone, e può generare beneficio per il sistema economico se si è capaci di cogliere le opportunità che genera. Enel è impegnata nel rendere sostenibile ogni aspetto del proprio business sia a livello globale che in Italia, un Paese strategico per la nostra crescita, con investimenti nello sviluppo delle rinnovabili, nella digitalizzazione delle reti e nell’elettrificazione dei consumi. È la sfida che stiamo portando avanti insieme a tutti i nostri stakeholder per raggiungere l’obiettivo di una piena decarbonizzazione entro il 2050”.

I dati del Rapporto attestano peraltro ancora una volta il grande favore degli italiani verso le energie rinnovabili: ben il 90% degli intervistati ritiene che il Paese, pensando al futuro, dovrebbe puntare sul solare (+1% rispetto alla precedente rilevazione), il 66% su quella eolica e si attestano solo intorno al 4% i sostenitori del nucleare e al 5% quelli dei combustibili fossili. Il 72% degli italiani è certo che il mercato dell’energia del futuro andrà verso le rinnovabili.

Secondo il sottosegretario Roberto Morassut, “Occorre consolidare questa tendenza positiva verso le rinnovabili, che il Rapporto conferma, attraverso riforme legislative e normative, un saggio uso della leva fiscale, che possa incentivare l’avvio di un nuovo corso dell’economia verso la sostenibilità, e attraverso investimenti. In relazione ad una politica fiscale e di incentivi per la sostenibilità, oggi l’attenzione si concentra sulla plastica, ma in un futuro non troppo lontano, lungo il percorso di costruzione di un Green New Deal duraturo, che sposti risorse verso politiche di sostenibilità, andrà affrontato il tema della carbon tax, che prima o poi si porrà in modo ineludibile”.

A cura di Cristina Latessa

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