Il mondo dell’ortofrutta festeggia i vent’anni del CSO Italy
Inaugurata a Ferrara la nuova sede del Centro Servizi, che associa 68 aziende ed è il vero tavolo tecnico dell’ortofrutta italiana
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 14/10/2018
Il Centro Servizi Ortofrutta Italy compie vent’anni, festeggia e mette in campo le strategie per il futuro.
Una nuova sede, prima di tutto, nel quartiere fieristico ferrarese, con spazi e dimensioni adeguate alle nuove sfide che attendono il Centro Servizi.
Il Centro Servizi Ortofrutta Italy è nato vent’anni fa proprio da una sfida della compagine sociale e della pubblica amministrazione che hanno creato un braccio operativo delle imprese associate. Una struttura snella e vicina alle aziende, al cui interno si sono delineate tre aree di intervento: la statistica e osservatorio di mercato, la promozione e valorizzazione delle produzioni e la sezione di osservatorio legislativo e sviluppo internazionale.
Alla compagine associativa della produzione si è aggiunta la filiera con l’ingresso delle aziende del settore packaging, tecnologie, logistica.
Oggi il CSO Italy associa 68 aziende ed è a tutti gli effetti, il tavolo tecnico dell’ortofrutta italiana
Opera sui principali fronti di discussione aperti in Italia e in Europa, dalla segreteria tecnica per la gestione dei dossier necessari per l’apertura dei nuovi mercati alla gestione dei dati sul settore, dai catasti alle previsioni di produzione alle analisi dei consumi.
CSO Italy è uno strumento di grande attualità per l’ortofrutta italiana come dimostra il coinvolgimento costante nei tavoli di discussione nazionali e internazionali.
L’analisi degli ultimi vent’anni con un calo significativo dei consumi di ortofrutta
In vent’anni l’ortofrutta italiana è cambiata molto, sono cambiati i numeri, le imprese, gli obiettivi aziendali. Vent’anni fa stava per arrivare la globalizzazione, c’era il problema delle eccedenze produttive e l’annosa questione della volatilità dei prezzi. In questi vent’anni il mutamento più significativo ha riguardato il calo dei consumi di ortofrutta delle famiglie italiane, scesi di circa 1 milione di tonnellate passando da 9,5 a 8,5 milioni di tonnellate. Il picco più basso dei consumi si è verificato nel 2013 con 7,6 milioni di tonnellate.
Parallelamente, in questi anni, sono diminuite le produzioni di ortofrutta destinata al fresco da 21,6 milioni di tonnellate a 19,2 milioni di tonnellate.
Si è al contempo sviluppato maggiormente l’export ortofrutticolo salito da circa 3,7 milioni di tonnellate a 4,1 milioni di tonnellate, crescita a cui si aggiunge l’enorme sviluppo dei biologico, dei piccoli frutti e dei prodotti ad alto contenuto di servizio come la IV Gamma.
Pertanto, oggi, con la globalizzazione a pieno regime e le profonde modifiche del panorama produttivo europeo gli obiettivi sono riconducibili a tre priorità: a) conoscere e monitorare con precisione le produzioni; b) aprire nuovi mercati per ampliare gli sbocchi commerciali; c) creare competitività per l’offerta italiana.
“Sono particolarmente orgoglioso – dichiara Paolo Bruni Presidente di CSO Italy – di ospitare il ventennale nella nostra nuova sede. Uno spazio che abbiamo cercato e messo a punto a nostra misura e che porterà sicuramente valore al nostro lavoro. I nuovi spazi di CSO Italy – prosegue Bruni – non rappresentano semplicemente una nuova veste ma contribuiscono a dare slancio e motivazione alla nostra mission. In questa fase di sviluppo e cambiamento – prosegue Bruni – è certamente un grande impulso l’ottimo risultato appena ottenuto dell’approvazione di 3 progetti europei di promozione dedicati ai mercati extra UE fondamentali per noi come la Cina, ma anche gli Usa, il Medio Oriente e alcuni paesi di Sud America a cui si aggiunge un progetto dedicato al biologico, un segmento in grande espansione.
L’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia Romagna, Simona Caselli, nell’augurare buon lavoro agli Amministratori ed a tutto lo staff, ha dichiarato: “Il Centro Servizi Ortofrutticoli svolge un ruolo essenziale per il settore, e la sua attività non va solo a beneficio della sola l’Emilia-Romagna, terra di fondazione e grande protagonista della produzione ortofrutticola italiana. Analisi di mercato, progetti europei di promozione dell’Ortofrutta e dei prodotti Dop e Igp di settore, dossier sulle barriere fitosanitarie all’export e progetti di innovazione nel settore sono le attività che qualificano CSO e lo rendono fondamentale per elevare la competitività della nostra Ortofrutta in tutto il Paese”.
A chiusura dell’iniziativa la Sottosegretaria alle Politiche Agricole Alessandra Pesce sottolinea: “Ho accettato con piacere questo invito rivoltomi mesi fa dal Presidente Bruni perché sono consapevole che il CSO ha fatto fare un salto di qualità al settore nel suo complesso e questo modello andrebbe esportato in tutto il Paese”.
Ai festeggiamenti erano presenti, tra gli altri, Paolo De Castro, Vice Primo Presidente Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e il Direttore Generale ISMEA Raffaele Borriello.
Condividi L'Articolo
L'Autore