Il Montepulciano d’Abruzzo diventa marchio collettivo nazionale
La decisione dell’Ufficio italiano marchi e brevetti metterà fine allo scontro tra Vino Nobile di Montepulciano e Montepulciano d’Abruzzo?
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 25/07/2018
In Abruzzo si canta giustamente vittoria per la notizia: il Montepulciano d’Abruzzo diventerà un marchio registrato. Così afferma senza mezzi termini il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che ha diffuso la nota dell’ Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM).
Dalla toscana si risponde che il marchio “Vino Nobile di Montepulciano” è stato registrato molto prima del marchio “Montepulciano d’Abruzzo”. Ma a dirimere la questione è stato l’Ufficio italiano marchi e brevetti che ha stabilito come le due denominazioni siano diverse, dal momento che il “Vino Nobile di Montepulciano” identifica l’area geografica di produzione – ossia la località toscana, Montepulciano, mentre nel marchio “Montepulciano d’Abruzzo”, la stessa parola contraddistingue esclusivamente il vitigno. Il provvedimento puntualizza che non esiste il rischio di confondere i consumatori.
Ma in Abruzzo i festeggiamenti superano le polemiche
Il primo ad essere soddisfatto è l’ex presidente del Consorzio, Tonino Verna, che aveva avviato l’iter di registrazione nel 2013.
Per Verna la registrazione come marchio collettivo del vino Montepulciano d’Abruzzo, «segna un passo decisivo per superare definitivamente la diatriba con il Vino Nobile di Montepulciano».
Valentino Di Campli: «Dopo 5 anni di battaglie a suon di carte bollate ora è arrivato il regalo»
Parla chiaro anche il Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli: «Dopo cinque anni di battaglie a suon di carte bollate, iniziate con il deposito il 15 gennaio 2013 della richiesta di registrazione di marchio nazionale collettivo Montepulciano d’Abruzzo per rivendicare nella classe 33 il prodotto vini», afferma Di Campli, «finalmente l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi potrà procedere nei prossimi giorni a rendere definitiva la Sentenza della Commissione Ricorsi e proseguire l’iter di registrazione a livello nazionale della nostra Doc come marchio collettivo. Non poteva esserci regalo migliore per il compleanno della nostra Denominazione che sta festeggiando i suoi 50 anni».
Per l’assessore regionale alle politiche agricole, Dino Pepe, si tratta di «un risultato molto importante che giunge in un momento di grande attenzione e interesse dei mercati internazionali verso i nostri vini, e in particolare al Montepulciano d’Abruzzo; basta guardare i dati dell’export vitivinicolo del 2017 per capire che oggi i nostri vini sono richiesti e apprezzati in tutto il mondo». L’impegno del Consorzio, spiega Pepe, porterà a partire dal prossimo dicembre «anche ad apporre la fascetta ministeriale sulle bottiglie delle nostre principali denominazioni, segnale molto forte da parte del mondo produttivo regionale poiché teso a rafforzare il concetto di origine e di qualità dei nostri vini».
Il 50° compleanno del Montepulciano d’Abruzzo festeggiato ad Ortona
La bellissima notizia è arrivata poche ore prima del 50° compleanno, festeggiato ad Ortona, nel giorno di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’anno 1968 del decreto di riconoscimento della prima denominazione di origine.
Un riconoscimento che segna il primo passo per la tutela della denominazione e dei produttori abruzzesi su tutti i principali mercati di riferimento.
Il Montepulciano d’Abruzzo rappresenta oltre l’80% del totale dei vini a denominazione
Il Montepulciano d’Abruzzo è il vino principe della Regione Abruzzo; da solo rappresenta oltre l’80% del totale dei vini a denominazione prodotti in Abruzzo ed è tra i primi tre vini DOC prodotti in Italia.
I vini abruzzesi, in generale, sono richiesti ed apprezzati in tutto il mondo grazie al lavoro di viticoltori e di oltre duecento cantine, tra privati e cooperative, che producono vini di straordinaria qualità.
I dati dell’export vitivinicolo dell’Abruzzo parlano chiaro: per il 2017 oltre 170 milioni di euro con un + 13,2% sul 2016. Dati che rivelano l’eccellente lavoro svolto dal “Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo” e dai tanti produttori vitivinicoli regionali che per 50 anni si sono impegnati nella valorizzazione, nella promozione, nella tutela e nella salvaguardia delle Doc abruzzesi.
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