Il Padiglione più bello dell'Expo è quello della Gran Bretagna - InformaCibo

Il Padiglione più bello dell’Expo è quello della Gran Bretagna

di Informacibo

Ultima Modifica: 04/10/2015

Milano Expo 2015. Sono stati gli architetti ad assegnare questo onore al padiglione della Gran Bretagna, come la più bella struttura di Expo 2015.. Promosso da IN/ARCH, ANCE, Consiglio nazionale degli architetti, Federcostruzioni e Oice è stato assegnato all’esposizione inglese il “Premio internazionale per le architetture di Expo Milano 2015“. Il riconoscimento è stato consegnato alla Triennale di Milano, nelle motivazioni della scelta il fatto che il padiglione rispondesse “alle attese di un’architettura comunicativa, leggera, innovativa, senza tralasciare dettagli costruttivi e interdisciplinarietà delle competenze coinvolte”, ed “è tra quelli che meglio hanno interpretato il tema di Expo “.
 
Per tutti i visitatori di Expo rimarrà nella memoria come il padiglione delle api  si innalza un cubo di 14 metri per lato che riproduce, attraverso 170mila pezzi unici in alluminio a forma di esagono un enorme alveare. Il tema legato alla salvaguardia della natura, è stato sviluppato dal team britannico, ideato dall’artista Wolfgang Buttress e dallo Studio BDP, e costruito dallo Studio Stage One di Londra.
 
All’interno si sente il ronzio delle api e si possono scoprire gli aspetti più intimi della vita delle api operaie e dell’ape regina. “Voglio che i visitatori di Expo vivano l’emozione di essere immersi in un alveare – aveva spiegato l’ideatore, riporta l’agenzia ANSA -. Il padiglione dovrà essere un’esperienza, un luogo che pulsa di vita, come un alveare. Le api sono state per me un’ispirazione: grazie all’impollinazione sono responsabili della metà del nostro cibo, ma sono continuamente minacciate dai pesticidi. Non sono una società propriamente democratica, ma lavorano per il bene comune in modo efficiente”.
 

IL PADIGLIONE
Quella della Gran Bretagna è un edificio che riproduce in 1910 metri quadri la struttura di un alveare. Anche la visita si ispira al movimento di un’ape: a partire da un frutteto, infatti, si passa per un prato fiorito fino al ritorno al favo. Il tutto accompagnato dai rumori e dagli effetti visivi registrati in un vero alveare del Regno Unito. Del resto il Padiglione è, come si legge nelle motivazioni della giuria, «un accorato inno alla salvaguardia della natura. In esso tecnologia ingegneristica e costruttiva, design, arte e architettura si sono incontrati in un dialogo poetico, sottile, ma capace di farci ancora sognare in un mondo migliore».

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