Letta incassa la fiducia parlando anche del nostro patrimonio enogastronomico
di Informacibo
Ultima Modifica: 03/10/2013
Parma 3 ottobre 2013. 235 si, 70 no al Senato. 435 voti favorevoli e 162 voti contrari alla Camera. Questi i numeri con cui il premier Enrico Letta ha incassato ieri la fiducia. Un passaggio senza sorprese dopo la decisione, inaspettata di Berlusconi di votare la fiducia a Palazzo Madama. Ma qui noi vogliamo scrivere delle parole che il Presidente del Consiglio ha dedicato all’Expo e al made in Italy.
Il presidente del Consiglio all’apertura delle comunicazioni in aula, in un discorso ad ampio raggio, ha citato anche il nostro patrimonio enogastronomico parlando dell’Esposizione Universale del 2015: “Il tema dell’Expo ‘Nutrire il Pianeta, energia per la vita’ è straordinario – ha osservato Letta – scritto proprio pensando a noi italiani, alla forza dell’ambiente, dell’agricoltura, dell’enogastronomia italiana, che anche nella crisi hanno trascinato il made in Italy nel mondo. Insieme possiamo nutrire l’Italia che fa crescere ogni giorno la ripresa”. Una doverosa sottolineatura in un momento in cui mentre buona parte del sistema industriale italiano è alle prese con una crisi senza precedenti per profondità e durata, c’è un comparto, proprio quello alimentare, che si sforza di contenere gli effetti della crisi. Ecco perchè il settore ha bisogno di scelte lungimiranti e coraggiose proprio a cominciare dal prossimo Expo.
Il sottosegretario Martina: “Governo, Regione e Comune hanno aperto una stagione di collaborazione senza precedenti nel passato sul tema Expo”
Proprio il tema dell’Expo e dei pericoli che esso correva con una crisi di governo si era fatto portavoce, nei giorni Maurizio Martina, sottosegretario all’Expo, reduce nei giorni scorsi dalla missione a New York insieme al commissario di Expo, Giuseppe Sala, e allo stesso Letta.
«Un’eventuale caduta del Governo sarebbe un disastro per l’Expo — aveva affermato il sottosegretario Martina —. L’evento ha bisogno di stabilità. In questi mesi abbiamo avuto un premier che si è speso ovunque andasse nell’interesse dell’Esposizione. Un premier che ha saputo restituire autorevolezza al nostro Paese e di riflesso all’evento. Governo, Regione e Comune hanno aperto una stagione di collaborazione senza precedenti nel passato dell’Expo. Oltre alla credibilità, si è ritrovato il gioco di squadra e a livello internazionale tutti hanno riconosciuto i nostri passi avanti. L’instabilità, specie se portata alle estreme conseguenze, non fa che vanificare questi sforzi».
E il sottosegretario aveva anche rilasciato una intervista al quotidiano L’Eco di Bergamo il 27 settembre scorso dal titolo eloquente: “La crisi sarebbe una mazzata” (QUI il testo dell’intervista).
La settimana scorsa Letta a New York al MOMA e a Eataly per promuovere l’EXPO 2015
La trasferta americana del presidente del Consiglio Letta è servita, oltre che a partecipare ai lavori della 68a Assemblea Generale dell’Onu, anche per puomuovere il made in Italy e in particolare l’Expo 2015, l’evento internazionale che per cinque mesi porra’ l’Italia alla ribalta mondiale.
Prima Letta s’e’ recato al museo newyorchese, Moma, per inaugurare la mostra di due delle sette statue del ‘Popolo del Cibo’ ad opera del maestro Dante Ferretti. Si tratta degli Archimboldo’s realizzati dal più’ grande scenografo vivente, con dieci nomination e tre premi Oscar, proprio per raccontare il tema della Esposizione Universale, ”Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. Poi lasciato il Moma, Letta ha raggiunto Eataly, il tempio della gastronomia made in Italy a New York. Qui ha trovato ad accoglierlo il padrone di casa, Oscar Farinetti.
Più’ tardi s’e’ aggiunto anche Renzo Piano, uno degli archistar più famosi al mondo, da poco nominato senatore a vita, che proprio a New York e’ di casa: qui ha uno dei suoi studi e qui ha realizzato tante tra le sue numerose meraviglie architettoniche. ”Prima di tutto – ha esordito Letta in un breve saluto – vorrei dedicare un applauso a Beppe Sala, il commissario di Expo. Sono testimone del fatto che c’ha creduto sin dall’inizio e se siamo qui a promuovere questa manifestazione così importante il merito e’ suo. E’ una grande occasione essere qui, oggi, nella capitale del mondo, per presentare un evento che per 5 mesi farà’ parlare tutto il pianeta del nostro Paese. Siamo arrivati qui – ha aggiunto – grazie a un’enorme gioco di squadra. Vorrei ringraziare anche il premio Nobel Oscar Farinetti – ha ironizzato Letta – per questa serata e per celebrare l’Italia del cibo e della cultura italiana. L’Italia per cui stiamo qui stasera e’ l’Italia che amiamo”.
Poi, in diretta dall’Italia Letta aveva appreso delle dimissioni dei ministri del Pdl col rischio della probabile crisi del governo e delle ripercussioni anche sull’Expo. Ora, dopo la fiducia di ieri, quei giorni sembrano lontani…
Ma se il pericolo della crisi è stato archiviato rimane il grande lavoro ancora da fare per la riuscita dell’Expo con due precisi obiettivi, farlo diventare l’Expo dell’Italia intera con un occhio aperto al mondo della ristorazione e del turismo e puntare ad arrivare al numero di 140 Nazioni presenti all’Esposizione mentre a oggi siamo ancora a quota 134. L’ultima adesione arrivata è quella di un Paese di gran peso: il Regno Unito.
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