L’Italia alza il sipario dell’Expo della ripresa – La festa rovinata dai black bloc
di Informacibo
Ultima Modifica: 01/05/2015
Milano 1 maggio 2015. Alle 10 in punto l’Italia ha alzato il sipario dell’Expo.
Tutto si è svolto regolarmente e senza problemi di sorta.
Dopo tanta attesa, tante speranze, tante polemiche abbiamo iniziato il viaggio tra i padiglioni con curiosità e attenzione, subito abbiamo notato che tutto era pronto, i bellissimi padiglioni dei paesi asiatici, l’immenso padiglione di "Cibus è Italia" con tutte le nostre eccellenze alimentari, le vie d’acqua, i ristoranti di Oscar Farinetti e di Identità Expo di Paolo Marchi, i cluster, il Salone del Biologico e il bianco Padiglione Italia con a fianco l’Albero della Vita.
Un avvio di successo quindi per questa Esposizione universale di Milano, che avviene a 109 anni dall’ultima edizione che in città ha lasciato come eredità il parco Sempione.
Un avvio che, al di là dei problemi e degli scandali che pure ci sono stati, ha reso felici gli #expottimisti e che Stefano Mauri, amministratore delegato di Longanesi & C., Garzanti Libri e Guanda, ha così felicemente riassunto: “Noi siamo pessimi nel pianificare e ottimi nel risolvere”.
Una conferma che tutto fila liscio è arrivata anche nell’inaugurazione ufficiale dell'Esposizione che si è svolta all’interno dell’Open Air Theater, il grande spazio aperto che ospiterà concerti e incontri ufficiali fino al 31 ottobre 2015.
La cerimonia, condotta da Claudia Gerini e Marco Maccarini è iniziata con un minuto di silenzio per commemorare le perdite di vite umane arrecate al Nepal colpita il 25 aprile dal terremoto.
Ed è terminata con il discorso del premier Matteo Renzi che ha iniziato riprendendo le parole del coro dei bambini che, chiamati a cantare l'inno nazionale, hanno cambiato il finale con un applaudatissimo: “L’Italia s’è desta, siam pronti alla vita, sì”.
Scontri e violenze nel centro di Milano
Ma poi nel pomeriggio, fuori dall’Expo nelle strade di Milano, è degenerato in violenza il corteo No Expo: Milano è stata messa a ferro e fuoco, le azioni più violente nella zona di via Carducci e corso Magenta, vicino alla stazione Cadorna. Decine di automobili, negozi e cassonetti incendiati. Bombe carta e vetrine di negozi e banche spaccate con spranghe, asce, martelli e bastoni, semafori distrutti. Bottiglie, pietre e sassi contro gli agenti, contro le pensiline dei mezzi pubblici e contro il cortile dell'università Cattolica a Milano.
Una brutta pagina che ha costretto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad esprimere la "ferma condanna della violenza teppistica" avvenuta nel corso della manifestazione di protesta a Milano. Violenza "tanto più esecrabile – ha detto il Capo dello Stato – in quanto rivolta contro un evento che ha come obiettivo la nutrizione del pianeta, la lotta alla fame e alla denutrizione e un ordine mondiale fondato su una maggiore equità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo". Mattarella, si legge in una nota del Quirinale, ha espresso "la sua piena solidarietà ai cittadini di Milano, vittime di pesanti danneggiamenti, e alle forze dell'ordine che hanno fronteggiato i violenti con responsabilità e grande senso del dovere".
Il discorso del premier Matteo Renzi
Expo con al centro i temi del cibo e della terra si apre regolarmente alle ore 10
La prima giornata di Expo
Arriviamo poco prima delle 10 e davanti ai tornelli dell'ingresso Fiorenza dove arriva la Metro, all'esterno, troviamo una manifestazione di protesta di una trentina di giovani del centro sociale Fornace e del Movimento No-Expo May Day. Il corteo pacifico è terminato dopo una mezz'ora.
Più tardi apprendiamo che in Metro c'è stato qualche momento di tensione quando i ragazzi hanno preteso ed ottenuto di passare senza il controllo dei biglietti.
Intanto i visitatori iniziano, all’interno di Expo, un lungo viaggio ricco di sorprese e di attrazioni nella cultura e nelle tradizioni di ogni Paese partecipante all’evento.
Alcuni Paesi (54) hanno costruito una struttura propria, altri sono presenti nei nove Cluster, i suggestivi Padiglioni collettivi in cui diversi Paesi partecipanti sono raggruppati secondo identità tematiche e filiere alimentari. All’interno di ogni Padiglione, i visitatori potranno avere un assaggio dei profumi e dei sapori dei Paesi del Pianeta.
Le parole del Papa: "I poveri siano i veri protagonisti"
Intervenuto in diretta alla cerimonia inaugurale di Expo 2015, Papa Francesco come sempre non le ha mandate a dire. Bergoglio ha invitato ogni persona che passerà a visitare l'Expo di Milano a pensare alla povertà come una "presenza nascosta che in realtà deve essere vera protagonista dell'evento, volti di uomini e donne che hanno fame e si ammalano e persino muoiono per alimentazione troppo carente o nociva".
Papa Francesco ha così richiamato il "paradosso dell'abbondanza", usato da Giovanni Paolo II parlando alla Fao, che "persiste ancora malgrado gli sforzi fatti e alcuni risultati raggiunti", "si obbedisce alla cultura dello spreco e dello scarto e non contribuisce a modello di sviluppo sostenibile".
L'invito di Bergoglio e a fare in modo che Expo "sia occasione di cambiamento di mentalità, smettere di pensare che nostre azioni quotidiane ad ogni grado di responsabilità abbiano impatto sulla vita di chi soffre la fame".
La cerimonia ufficiale ha visto inizialmente sul palco gli Ambassador per Expo Milano 2015 Javier Zanetti, Martina Colombari e Massimo Bottura.
“Ce l’abbiamo fatta”: così, tra gli applausi, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ha iniziato il suo discorso alla cerimonia di inaugurazione, mentre il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha detto: “Il grande giorno è arrivato, finalmente”.
Al termine ha preso la parola il premier Matteo Renzi che nel suo intervento dice: l’Expo è realtà. Non è ancora scommessa vinta, abbiamo 6 mesi per vincerla”.
Renzi ringrazia poi tutti coloro che hanno lavorato a Expo 2015, le istituzioni locali e i governi che lo hanno preceduto ma, nel suo discorso di apertura dell’Esposizione universale, rende grazie a due persone in particolare, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti: “Grazie al sindaco Letizia Moratti che ha avuto l’intuizione di questo evento e il desiderio di scegliere questi temi”, dice il presidente del Consiglio.
Le celebrazioni si sono concluse con le Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare che hanno sorvolato il Sito Espositivo al termine dell’intervento del premier Renzi.
Dopo aver firmato per primo la Carta di Milano, Matteo Renzi ha iniziato il proprio tour dell'Esposizione Universale insieme alla moglie Agnese e alla figlia Ester. A indicare l'itinerario al premier era il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, al fianco del ministro con delega a Expo, Maurizio Martina. "E' stata una cerimonia molto bella ed emozionante. Ora la mia giornata prosegue con l'inaugurazione del padiglione della Coldiretti e una visita all'intero sito", ha detto il premier.
Nel frattempo la Carta di Milano, il protocollo sull'alimentazione che tutti i visitatori potranno firmare, è stata portata al Padiglione Italia.
Sempre a Palazzo Italia si è tenuto il pranzo di gala, con Renzi insieme a un'altra quarantina di autorita' e rappresentanti delle istituzioni.
Il Menu del pranzo di gala in onore di Matteo Renzi
Panzanella di verdure all'olio, ravioli di pomodoro candito e melanzane con fonduta fredda di pecorino romano. A chiudere, tortelli con frutta fresca, brindisi italiano con spumante Ferrari by Fratelli Lunelli e caffe'' Lavazza.
E' il menu del pranzo di gala al Padiglione Italia e Segolene Royal; in tutto una quarantina di rappresentati delle istituzioni. Poco prima delle 15 Renzi è uscito dal Padiglione Italia. Accompagnato dal Commissario unico dell'evento Giuseppe Sala, si è quindi diretto a bordo di una piccola auto elettrica da golf verso il Padiglione del Nepal dove porterà la sua solidarietà e quella del Governo alla popolazione colpita il 25 aprile dal terremoto.
Il Ministro Maurizio Martina e il vice Ministro Carlo Calenda inaugurano alle ore 16 il padiglione di “CIBUSèITALIA” che INformaCIBO aveva visitato in anteprima la mattina.
Nel padiglione di Federalimentare e Fiere di Parma è presente la varietà e la qualità delle 12 filiere alimentari italiane. Al primo piano il Consorzio del Prosciutto di Parma e ParmaforExpo. (Qui il taglio del nastro di Cibus è Italia)
La Cascina Triulza ospita il Terzo Settore
La società Civile troverà ospitalità nella Cascina Triulza, un’antica istallazione rurale all’interno del sito espositivo che darà spazio a esperienze, dibattiti e confronti tra le Organizzazioni Non Governative e del Terzo Settore che, a vario titolo, si occupano del tema dell’alimentazione.
Circa 200mila circa i visitatori già entrati
La prima giornata di inaugurazione dell'Expo avrebbe già fatto registrare circa 200mila visitatori. Lo indicano fonti dell'organizzazione precisando tuttavia che non si tratta di stime ufficiali.
La capienza massima prevista per l'Expo è di 250mila visitatori al giorno. Al raggiungimento di tale cifra è prevista la chiusura dei tornelli.
D’ora in poi auguriamo a tutti Buon Expo!
L’inizio della manifestazione pacifica, nelle quattro foto inedite scattate da Daniela De Lorenzo che INformaCIBO ringrazia.
Video dello scontro tra forse dell’ordine e manifestanti (da ANSA)
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